Visualizzazione post con etichetta Gluten Free. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Gluten Free. Mostra tutti i post

venerdì 9 settembre 2016

CROSTATA AL COCCO, TAPIOCA GRANO SARACENO, SENZA GLUTINE PER CASO, PER AIFB.

Mi riferisco al Calendario del Cibo di AIFB, l’Associazione Italiana Food Blogger che vuole dare risalto agli ingredienti e i ai piatti tipici della cucina italiana.
Ogni giorno è dedicato a qualcosa di diverso e sempre molto goloso e ogni giorno ci viene presentato da un ambasciatore o ambasciatrice di eccezione, uno dei food blogger di AIFB.
L’ambasciatrice di oggi è Silvia De Lucas Rivera, del blog Silviapasticci che ci presenta appunto la crostata: un dolce che è apparso in ogni casa italiana almeno una volta, la merenda per eccellenza, quella che ci preparava a nonna, magari con la confettura fatta da lei stessa con la frutta matura di stagione.



venerdì 3 giugno 2016

CROSTATA SENZA GLUTINE CON CILIEGIE E RICOTTA PER IDEA MENÙ

Siamo di nuovo all'appuntamento con Idea Menù. 
Un pranzo virtuale che condivido con altre tre bravissime blogger, Carla, Consuelo e Linda.
Questa volta abbiamo pensato di proporre un intero menù senza glutine.
È sempre difficile parlare di intolleranza al glutine, celiachia, alimenti gluten free e quant'altro quando non si è toccati in prima persona dal problema.
Il rischio di dire inesattezze o farsi sfuggire imprecisioni è alto.
Per questo vi rimando a un sito molto bello curato da tante blogger “sglutinate” che certamente sapranno dare informazioni più sicure e valide.
Per quello che mi riguarda posso solo fare qualche piccola riflessione.




mercoledì 20 gennaio 2016

BUDINI AL LATTE DI RISO: dolce light, vegano, gluten free e senza lattosio.

Tutto insieme? In un unico dessert? Ma davvero?
Va bene che notoriamente non sono molto amante dei dolci. Io prediligo quelli semplici, poco inzuppati, non stucchevoli, che non ti si piazzano sullo stomaco per gli anni a venire insieme al rimorso per aver nuovamente interrotto la dieta.
Ma diciamoci la verità, certi rimorsi di coscienza non mi hanno mai fermata, non più di tanto.




venerdì 27 febbraio 2015

BUDINI DI ZUCCA E ROBIOLA CON FONDUTA AL PARMIGIANO E LA TESTA VUOTA.

Stasera ho la testa vuota.
In tv c’è Crozza che sta imitando Briatore. Un sciogno!!!
In un’altro canale c’è Will Smith che fa casino tentando di rimorchiare Carmen Elettra.
Probabilmente tra poco inizierà un’altra replica di Greys Anatomy.
La mia cagnolina dorme beata sul divano vicino a me. E russa pure.
Mio marito, con la scusa di andare a vedere se il bambino è andato sul serio a dormire, sta giocando con lui a qualche giochino sul tablet.
Io invece son qui che fisso lo schermo del PC.
Vorrei scrivere un post divertente e spiritoso.
Invece niente. Vuoto totale.
I pensieri mi sfuggono.
Scrivo una riga e poi la cancello.
La pagina Word mi fissa bianca e beffarda.
Blocco dello scrittore?
Blocco della blogger.
Allora mi concentrerò sulla ricetta. Che è quello che so fare meglio.
Su una ricetta che è nata così per caso. Qualche settimana fa.
Poi è rimasta li in archivio ad aspettare il momento buono.
Ed è arrivato.
E se sto ancora un po’ qui a cazzeggiare me lo perdo.
Perché oggi è il Gluten Free (Fry) Day. Ancora per poco.
E questa è una ricetta senza glutine.












BUDINETTI DI ZUCCA E ROBIOLA CON SEMI MISTI E FONDUTA DI PARMIGIANO.

Ingredienti per 12 budinetti:
600g polpa di zucca,
150g robiola di capra fresca,
1 uovo grande,
1 cucchiaio raso di amido di mais, riso o tapioca.
3 cucchiai di parmigiano grattugiato,
2 cucchiai di semi misti (zucca, papavero, girasole, lino),
noce moscata, sale affumicato,
olio e.v.o per ungere gli stampini.

Per la fonduta:
100ml panna,
70g parmigiano grattugiato.

Tagliate la zucca a dadini e cuocetela a vapore o in forno avvolta nell’alluminio, finchè è bella tenera. Schiacciatela con una forchetta e mettetela in una ciotola.
Unite l’uovo, l’amido, il parmigiano e la robiola e lavorate per amalgamare. Aggiustate di sale e insaporite con la noce moscata. Unite anche i semi.
Ungete leggermente con l’olio 12 stampini da muffins e riempiteli fino all’orlo con il composto.
Infornate a 180°, forno statico e già caldo, per circa 20 minuti, devono essere belli dorati in superficie. Lasciateli ancora 5 minuti nel forno spento nella parte più bassa in modo che si cuociano bene anche sul fondo, poi toglieteli dal forno e fateli intiepidire leggermente per poterli sformare facilmente.
Nel frattempo stemperate il parmigiano (o grana) grattugiato con la panna e portate a bollore mescolando. Cuocete a fuoco dolce per circa 2 minuti mescolando in modo che la crema si addensi un po’.
Servite i budini tiepidi con la crema ben calda e spolverateli di semini.
Potete servirli anche decorati con una acciuga sott’olio.
















ilove-gffd1


venerdì 23 gennaio 2015

RISOTTO AL BAROLO CON CIPOLLE BRASATE ed è di nuovo venerdì.

Stavo quasi per dimenticarmene. 
Oggi è il GlutenFree (Fry) Day
Una splendida iniziativa di sensibilizzazione sulla celiachia che coinvolge un sacco di foodblogger. Celiaci e non.
Io seguivo questo progetto da un po’ ma sempre da spettatrice. Poi venerdì scorso mi sono decisa a prendervi parte.
Se non l’ho fatto prima non è perché non sia abbastanza interessata, tutt’altro. Pur non essendo celiaca conosco chi invece soffre di questa grave intolleranza. Tuttavia riconosco che sono ancora troppo poco ferrata sull’argomento. Noi “glutinati” spesso ci fermiamo a quelle poche informazioni che si possono trovare sui giornali, ma niente di più.
Ogni volta ammiro quelle persone che si sono trovate improvvisamente di fronte a questo problema ma che non si sono perse d’animo, hanno dovuto cambiare molte abitudini che sembrano ovvie, ma non lo sono.
Perché anche un semplice aperitivo con gli amici può diventare un problema.
Però ce la fanno e col sorriso sulle labbra.
Così anche questo venerdì voglio cucinare “sglutinato” anch’io.
In realtà il mio giorno gluten free è il giovedì, data la mia prontezza e abilità nel fare foto, scaricarle, sceglierne un paio che non facciano troppa pena, scrivere post, ricetta, pubblicare … 24 ore mi ci vogliono tutte.
Così ieri ho cucinato, fotografato, spazzolato tutto e oggi vi mostro il risultato.
In realtà è un piatto molto semplice e comune: il risotto.
Perché non bisogna pensare che sia così complicato cucinare senza glutine o che ci vogliano chissà quali ingredienti rari e introvabili.
Ci sono alimenti già di per se adatti allo scopo. Come appunto il riso. Un buon vino rosso corposo che da colore e allegria. Un goloso formaggio. Una bella cipolla rossa come il vino.
Semplice.
E la cena è servita. Per tutti.














RISOTTO AL BAROLO CON RASCHERA E CIPOLLE BRASATE.

Ingredienti per 4 persone:
300g riso Carnaroli,
1 cipolla rossa grande,
brodo vegetale (fatto con sedano, carota e cipolla e un mazzetto di odori),
2 bicchieri di Barolo (o Nebbiolo o altro vino rosso corposo),
100g Raschera DOP,
grana padano grattugiato,
1 cucchiaino di amido di riso,
burro,
sale, noce moscata.

Affettate finemente la cipolla, fatela rosolare con una noce di burro in un pentolino a fuoco dolce. Quando è quasi trasparente unite un mestolo di brodo caldo e continuate a cuocere per 10 minuti. Unite un bicchiere di Barolo, portate a ebollizione e fate sobbollire a fuoco molto dolce per circa 30 minuti. Il liquido si deve ridurre della metà e le cipolle devono risultare morbide. Unite un pizzico di sale e una macinata di noce moscata. Stemperate l’amido di riso con poco liquido di cottura delle cipolle in modo da non avere grumi. Unitelo al composto insieme a un cucchiaino di burro e fate legare la salsa.
Nel frattempo tostate il riso in una pentola senza alcun condimento. Quando il riso è ben caldo e traslucido, sfumate con un bicchiere di vino e fate evaporare pian piano  l’alcool.
Unite a poco a poco il brodo caldo e portate a cottura. Il riso deve essere all’onda: cioè cremoso, legato da un po’ di sughetto ma ancora ben sgranato. Aggiustate di sale.
Mantecate con il formaggio tagliato a dadini molto piccoli.
Distribuite il riso nei piatti, completate con il composto di cipolle al vino e guarnite con cialde di grana.

Per le cialde: su una piccola padellina antiaderente ( circa 10cm di diametro) distribuite due cucchiai di grana grattugiato in modo da ricoprire bene il fondo. Fate scaldare la padella a fuoco moderato, lasciate sciogliere il formaggio che creerà una sorta di crespella morbida.
Appena inizia a dorare levatela dalla padella e datele subito ma delicatamente la forma voluta, per esempio arrotolatela a cannoncino. Dovete procedere velocemente perché una volta che la cialda si raffredda non si può più piegare altrimenti si sbriciola.
Procedete allo stesso modo formando altre cialde.







Ricordo che nel caso di veri celiaci a tavola occorre evitare il più possibile le contaminazioni: tenere lontani gli ingredienti gluten free dagli altri, non usare gli stessi utensili e pentole per preparare i cibi. Pulire sempre molto bene tutto. Piccoli accorgimenti ma che fanno la differenza. Nel sito Gluten Free Travellerand Living troverete un sacco di consigli utili.




Oggi sono proprio di corsa perché questa sera finalmente io e mio marito lasciamo figlio e cane con la nonna che è arrivata in aiuto e ci concediamo una serata per noi, a ballare.
Potrebbe nevicare di brutto.

Se riesco mi collego domani per un saluto e una visitina alle mie colleghe e amiche blogger, glutinate e non. Buona serata a tutti!




ilove-gffd1

venerdì 9 gennaio 2015

TORTA CIOCCOLATO MASCARPONE E COCCO SENZA GLUTINE

Oggi è venerdì. Quindi oggi è il Gluten Free(Fry) Day.
Vi chiederete cosa centri con me.
Io non sono celiaca e nemmeno qualcuno dei miei famigliari.
Ma ho amici che lo sono, amichetti di mio figlio, conoscenti. Quindi mi è capitato almeno una volta di dovermi preoccupare di quello che mettevo in tavola.

Preparare una semplice merenda per bambini può essere insidioso se non si conosce a fondo la materia. Perché non basta escludere la farina. Ci sono tanti alimenti, soprattutto se confezionati che “possono contenere tracce di …” , addirittura il prosciutto.
Ma non solo, bisogna fare molta attenzione a non usare stoviglie “contaminate”, cioè con cui si ha già toccato alimenti glutinosi.
Però non è così difficile in realtà. Basta un po’ di informazione. Un po’ di accortezza. Un briciolo di organizzazione.
Inoltre sono davvero tanti gli ingredienti già di per se senza glutine: patate, riso, carne, pesce, verdure, frutta. I miei adorati formaggi.

Ma soprattutto bisognerebbe informarsi bene, anche per non parlare a vanvera.
Perché dire intollerante al glutine e basta, non significa proprio nulla. Come per tutte le altre intolleranze alimentari del resto.
Oggi si fa un gran parlare di intolleranze e allergie. Spesso a sproposito. Appena uno ha un po’ di mal di pancia salta fuori questo spauracchio. Anzi per alcuni è diventato quasi una moda. Per  altri un business.

Così a rimetterci sono proprio quelli che intolleranti lo sono davvero.

Perché vengono guardati con fastidio. Perché se è vero che adesso ci sono tanti prodotti gluten free a disposizione questo non necessariamente vuol dire che siano più a buon mercato.
Intanto il pressapochismo dilaga.
Ma la celiachia, come altre intolleranze alimentari, è una cosa seria. Fa star male sul serio.

Io ne so ancora pochissimo, certo. Forse perché non ne sono colpita personalmente. Per questo non me la sono mai sentita di parlarne. Per non aumentare il cumulo di cavolate che circolano su questo argomento.
Ma grazie ad alcune blogger, che invece conoscono personalmente la materia, ho iniziato a chiarirmi le idee.
Inoltre è più frequente di quello che si pensa cucinare senza glutine. Pensiamo alle patatine fritte, alla polenta con il sugo di salsiccia, al risotto in tutte le sue declinazioni, alle frittate.
La farinata ligure!

Giusto ieri ho preparato una torta. Avevo del mascarpone aperto da un paio di giorni che doveva essere utilizzato e non a crudo. Della frutta secca, un rimasuglio di cocco rapè. Montagne di cioccolato delle calze befanesche.
Ho preparato una torta. Ma ho sostituito la farina con l’amido di mais. Semplice. Non è poi così difficile preparare una merenda gluten free. Che la possano mangiare tutti senza discriminazioni. Anche questo aspetto non è da sottovalutare. Specialmente se si tratta di bambini. Non è per niente bello che si sentano esclusi solo perché non possono mangiare certe cose, quando basterebbe un minimo di organizzazione.

La torta si può fare in due versioni. Una veloce alla “Fast and furious”, dove praticamente si mescolano gli ingredienti e via in forno. Rimane più friabile e leggermente più asciutta, con le nocciole e il cocco che si sentono sotto i denti.
L’altra versione è più morbida e umida, con una consistenza un po’ più fine. Più da dopo cena con l’accompagnamento di crema inglese o zabaione caldo. Che guarda caso sono anch’essi normalmente sglutinati, perché privi di farina.

Certamente nel caso di celiaci a tavola occorre verificare che tutti gli ingredienti (maizena, cacao, lievito, anche il cioccolato!) siano davvero a spiga barrata, senza la famosa dicitura “potrebbe contenere tracce …” e consentiti dal prontuario dell’AssociazioneItaliana Celiachia. Ma basta solo far più attenzione al supermercato. Leggere bene le etichette. Usare utensili perfettamente puliti e qualche altro accorgimento. Ma su questo vi rimando a chi ne sa più di me, per esempio Stefania e Gaia, tanto per dirvene due. Ma sul sito Gluten Free Travel and Living ne troverete altre.

Intanto buona merenda sglutinata. A tutti.

 
 
 
 

TORTA SENZA GLUTINE AL MASCARPONE CIOCCOLATO E COCCO (in due versioni).
Ingredienti:
3 uova medie,
200g cioccolato fondente (quello consentito),
150g mascarpone,
120g zucchero,
100g maizena (consentita),
80g cocco rapè,
80g mandorle pelate o nocciole,
1 cucchiaio di cacao amaro (consentito),
1 cucchiaino di lievito per dolci (facoltativo, piuttosto usate un pizzico di bicarbonato)
un pizzico di sale.

Controllate sempre che tutti gli ingredienti siano consentiti ai celiaci, che abbiano cioè il marchio spiga barrata.

Versione n°1: torta morbida e umida.
Spezzettate il cioccolato e fatelo fondere a bagnomaria mescolando, fatelo intiepidire.
Frullate finemente le mandorle o le nocciole con un cucchiaio di zucchero fino ad avere un composto il più fine possibile. Unite anche il cocco e dare ancora una frullata.
Lavorate a crema soffice le uova con lo zucchero rimasto, incorporate il mascarpone e un pizzico di sale. Unite le nocciole macinate con il cocco e il cioccolato fuso tiepido.
Infine incorporate la maizena e il cacao setacciati col lievito.
Versate in una tortiera di circa 30cm di diametro e infornate a 180° per 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 170° circa e continuate a cuocere per altri 20 minuti.
La torta deve avere una bella crosticina dorata ma essere ancora leggermente umida all’interno, ma non molle altrimenti è cruda.
Servitela fredda o tiepida spolverata di zucchero a velo e cocco rapè.






Versione n°2: torta friabile. Che poi è quella che ho fatto io.
Spezzettate grossolanamente il cioccolato e frullatelo con le nocciole e 1 cucchiaiata di zucchero fino ad avere un composto granuloso come sabbia.
In una ciotola lavorate le uova con lo zucchero, un pizzico di sale e il mascarpone fino ad avere una crema spumosa. Unire la maizena, il cocco, il cacao, il levito e il composto di cioccolato. Amalgamare bene con una spatola e versare in una teglia di circa 30cm di diametro foderata con carta forno umida.
Infornate a 180° per 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 160° e proseguite per altri 30 minuti circa. Dentro rimane comunque un pochino umida per via del cioccolato fondente.
Una volta fredda spolveratela con zucchero a velo e cocco.