Primavera.
In teoria.
Perché
in pratica qui da me non si è ancora decisa ad arrivare sul serio.
Si,
qualche fugace apparizione. Uno sprazzo di sole in mezzo a nuvoloni grigi.
Una
improvvisa impennata al termometro che non si sa se sia la temperatura esterna, il raffreddore cronico o un inizio di caldane.
Domenica
scorsa c’erano 24 gradi. E io ero imbacuccata come Messner al Polo.
Con
tutti gli Husky sulle spalle. E sudavo anche come un cane da slitta.
Il
giorno dopo c’erano 10 gradi. Ovviamente ho deciso di uscire col mio bellissimo
golfino di filo nuovo. A momenti svengo. Almeno ero blu in nuance con il golf.
Saranno
queste le mezze stagioni?
Nel
senso che per metà giornata siamo in inverno e nell’altra in piena estate?
Almeno
in cucina la Primavera non si è fatta pregare e ci sta dando qualche prezioso
regalo, sebbene a rilento.
Le
prime zucchine, i piselli, le fave, erbe aromatiche a volontà.
Quest’anno
ho deciso di ripristinare il mio orto aromatico sul balcone.
Ho
acquistato di tutto: prezzemolo, salvia, rosmarino, origano e maggiorana
ovviamente, ma anche menta, finocchietto, erba cipollina, erba limoncina e
borragine. E basilico, quello vero, quello ligure.
Mi
sono fatta prendere da uno slancio agreste in un tiepido pomeriggio di sole. Ho portato
a casa le piantine, tanti bei vasi nuovi, terriccio. Tutto pronto per essere
trapiantato di buona lena il mattino dopo.
Già.
Peccato che il mattino dopo abbia grandinato.
E
quello dopo pioveva a dirotto e quello dopo ancora peggio. Oltretutto c’era una
nebbiolina plumbea che avrei giurato potesse nevicare.
Volevo
quasi andare a tirar fuori gli addobbi di Natale e decorare l’abete. Altro che giardinaggio.
Così
ho tenuto le mie piantine qualche giorno riparate in casa, poi in un momento di
tregua le ho messe a dimora. Imprecando contro il freddo che mi pungeva il naso
e le dita.
Non
chiedetemi mai più perché io non ami il giardinaggio per cortesia.
Contro
ogni aspettativa, a dispetto del tempo ballerino e del mio pollice nero, le
piantine sono ancora vive. Anzi sembrano godere di ottima salute.
E
mi stanno regalando tante soddisfazioni in cucina, visto che le sto usando a
piene mani praticamente ovunque. Un tocco di menta qua, un’aggiunta di timo là.
Uno
di questi piatti capita a proposito per far parte di Idea Menù di oggi dedicato
alla Verde Primavera.
Io
mi devo occupare del primo e ho pensato a un delicato orzotto con fave e
zucchette, aromatizzato con un tocco di menta, finocchietto e maggiorana.
Una
generosa spolverata di pecorino romano completa il tutto.
Il
resto del menù lo trovate da Consuelo, Carla e Linda.
Sullo
stato di salute delle mie piantine vi terrò aggiornati.
Si accettano scommesse.
Primo: Orzo con fave zucchette e cipollotti.
ORZO CON FAVE, ZUCCHETTE E
CIPOLLOTTI.
Ingredienti
per 4 persone:
300g
orzo perlato,
3-4
cipollotti freschi,
300g
fave fresche pulite,
1
zucchetta trombetta piccola o 2 zucchine chiare,
brodo
vegetale,
erbe
aromatiche fresche a piacere (menta, maggiorana, finocchietto, qualche foglia
di ognuna)
olio
extravergine d’oliva,
pecorino
sardo di media stagionatura,
sale.
Cuocete
l’orzo nel brodo vegetale per circa 10 minuti, comunque calcolate la metà del
tempo di cottura. Scolatelo tenendo il brodo
Nel
frattempo sbollentate le fave in acqua bollente salata per un paio di minuti,
scolatele ed eliminate la pellicina. Questa operazione non occorre se le fave
sono molto fresche e piccole.
Lavate
la zucchetta e affettatela a rondelle.
Tagliate
a rondelle molto sottili anche i cipollotti, rosolateli con due cucchiai di
olio in una padella. Quando iniziano a essere trasparenti unite le zucchette e
le fave e fate rosolare un paio di minuti.
Unite
l’orzo scolato e due mestoli di brodo caldo. Fate terminare la cottura
dell’orzo a fuoco moderato, aggiungendo se occorre poco brodo alla volta. Ci
vorranno altri 10-15 minuti. Alla fine tutti gli ingredienti devono essere
cotti ma non sfatti e il brodo deve essersi asciugato.
Quasi a fine cottura unite le foglie aromatiche spezzettate con le mani.
Potete anche tritarle finemente e aggiungerle all’ultimo per mantecare l’orzo. Aggiustate di sale.
Mantecate
con un filo d’olio e poco pecorino grattugiato.
Servite
con altro pecorino a scaglie.
Se avete i fiori di zucchina freschi potete aggiungerli spezzettati con le mani all'ultimo momento. Anche direttamente sui piatti. Devono appena scottarsi col calore dell'orzo.
Se preferite un gusto più delicato potete mantecare con un pecorino fresco o un formaggio di capra o pecora cremoso, tipo robiola.
Metodo veloce:
Lessate
l’orzo nel brodo fino a completa cottura, scolatelo leggermente al dente. Nel
tegame a parte cuocete le verdure bagnandole con poco brodo. Alla fine mettete
l’orzo nel tegame e fatelo saltare a fuoco vivo con qualche cucchiaio di brodo
di cottura.
Servite
con scaglie di pecorino.