Questo
mese ci sarà un’improvvisa impennata di colesterolo tra i membri dell’MTChallenge, amici e familiari fino al
4°grado.
Perché
questo mese ci si sfida sul cheesecake.
Quel dolce tipico anglosassone che prevede tanto formaggio cremoso, quello “full-fat”
mi raccomando. Nonché biscotti e burro. Più una bella glassa sopra. Nella versione
cotta ci sono pure le uova e non ci siamo fatti mancare nulla.
Per
carità esisterà pure una versione light, e sarà sicuramente ottima, ma se si
deve fare un peccato tanto vale commetterlo grosso.
Per
meno di 1500 calorie a fetta non mi ci metto neanche.
Poi
piangerò lacrime di coccodrillo sul rotolino che deborda dagli slip del costume
nuovo, ma pazienza.
A
sfidarci sul cheesecake sono stati Annaluisa
e Fabio del blog Assaggi di viaggio,
che hanno vinto la sfida precedente con dei biscotti che chiamarli tali è
riduttivo.
Ci
hanno proposto tre versioni da cui trarre spunto: il cheesecake dolce senza
cottura, ossia addensato con gelatina e messo direttamente in frigo tipo
semifreddo, la stessa versione ma salata e infine il New York Cheesecake, ossia
quello cotto al lungo in forno e poi messo in frigo. La base è sempre la
stessa: biscotti sbriciolati e burro, cracker per la versione salata.
Io
ho sempre fatto la versione “cruda”, quella da mettere direttamente in frigo.
Quella
cotta, tipicamente americana, l’ho assaggiata più volte ma non l’ho mai
preparata pur avendo numerose ricette.
Così
ho colto l’occasione al volo e mi sono voluta cimentare. La ricetta classica
prevede di aromatizzare la crema al formaggio semplicemente con scorza di
limone e/o vaniglia.
Per
iniziare potevo anche lasciare le cose così. Invece no, perché se non mi
complico la vita non son contenta.
Anna
Luisa e Fabio hanno preparato il loro N.Y Cheesecake al doppio cioccolato e già
questo ha ucciso la gara in partenza.
Mi
son venute in mente diverse idee, ma il tarlo che ho in testa da un po’ è una
salsa al caramello-caffè che ho visto su un libro, non uno di ricette ma un
romanzo dove la protagonista ad un certo punto affoga i suoi dispiaceri in una
torta al cioccolato con almeno un litro di questa salsa sopra.
Pensare
a quella e pensare al trio caffè-cacao-mascarpone dell’italico tiramisù è stato un attimo. Ho mantenuto la nota acida
del cheesecake originale sostituendo solo in parte il tipico formaggio cremoso
americano con il nostro mascarpone.
In
più ho aggiunto una nota alcolica, una crema al Whisky, che col caffè va a
nozze , ma questa può anche essere omessa.
Alcune
precisazioni doverose:
Per la ricetta del cheesecake ho seguito il procedimento di Annaluisa e Fabio, con uno sguardo
anche alle ricette di L.Evans,
M.Stewart, BBC Good Food e altri siti americani, ma poi ho fatto sostanzialmente
di testa mia, soprattutto per quanto riguarda le dosi, e me ne assumo le responsabilità. Se lo
provate fatemi sapere come vi è venuto.
Per la salsa al
caramello-caffè la ricetta viene da “Solo pane” di J.Hendricks ma le
dosi le ho tradotte a mio piacere (anche perché erano in tazze e in quantità
condominiali). Ne ho già parlato qui
dove ho anche preparato i “pecan and cramberry scones” con la ricetta presa da quel libro. Per il procedimento mi sono basata sui consigli di D.Bressanini da “La Scienza
della pasticceria”.
Per sapere la storia del
Cheesecake e dei suoi antenati, curiosità e approfondimenti sui vari formaggi
da usare, accostamenti dolci e salati, persino sul vino più adatto da servire,
vi rimando al sito di MTC, questo
mese la redazione si è scatenata se è possibile ancora di più.
E naturalmente c’è la Pagina degli sfidanti, con i
trigliceridi in formazione che nemmeno le frecce tricolori e in spiaggia ci
metteremo un pareo.
Irish (quasi) coffee
cheesecake
(Dosi per uno stampo da
18-20cm di diametro)
Per
la base:
160g
biscotti al cioccolato,
60g
burro fuso,
1/2
cucchiaino di caffè solubile.
Crema
al caffè:
200g
Philadelphia,
300g
mascarpone,
100g
yogurt bianco compatto,
150g
zucchero,
2
uova + 1 tuorlo,
2
cucchiai di cacao amaro,
1
cucchiaio di amido di mais,
1
tazzina di caffè ristretto,
12
cucchiaini di caffè solubile,
2
cucchiai di Baileys o crema al Whisky.
Per
la base: frullate i biscotti nel mixer e mescolateli al caffè e al burro fuso.
Rivestite il fondo e i bordi di uno stampo a cerniera di circa 18cm di
diametro. Compattate bene e mettete in frigo per almeno mezz’ora.
In alcune ricette, per
esempio in quelle di Martha Stewart e Laurel Evans, la base di biscotti viene
precotta in forno per qualche minuto e poi fatta raffreddare. In altre c’è invece il passaggio in frigo.
Visto che Anna Luisa e Fabio non l’hanno cotta io ho proceduto come da loro
ricetta.
Per
la crema: lavorate i formaggi, lo yogurt e lo zucchero con una spatola di
legno, unite il caffè e il liquore, le polveri setacciate (amido, cacao e caffè
solubile) e i tuorli uno alla volta. Infine unite gli albumi montati a neve.
Anche qui ho trovato
procedimenti diversi: alcuni uniscono le uova intere direttamente nell’impasto,
altri mettono prima i tuorli e poi gli albumi montati.
Indubbiamente utilizzando
gli albumi montati il composto è molto più soffice.
Versate
la crema nella base di biscotti e infornate.
Anche
sulla questione cottura ho ricette con procedimenti, tempi e temperature
diverse.
Io
mi sono attenuta a quello che hanno scritto Anna Luisa e Fabio, più o meno.
Innanzi
tutto occorre foderare la teglia all’esterno con della carta stagnola senza che
questa entri in contatto con la crema, questo perché la cottura deve avvenire a
bagnomaria e con la carta non si rischiano infiltrazioni di acqua.
Scaldate
il forno a 180°, mettete la teglia in una pirofila più grande e riempitela a
metà di acqua. Io l’ho messa fredda, ma in alcune ricette c’è scritto bollente.
Veramente ho trovato anche
chi fa cuocere la torta direttamente nel forno senza bagnomaria, ma Anna Luisa
dice che in questa maniera non si crepa la superficie e in effetti è vero.
Infornate
e dopo 5 minuti abbassate il forno a 160°C. Fate cuocere per circa 1 ora e 15
minuti, di più se la torta è più grande. La superficie deve essere liscia e
compatta ma ancora leggermente tremolante al centro.
A
questo punto spegnete il forno e lasciate la torta all’interno ancora per 2
ore. Io ho lasciato il forno chiuso, socchiudendolo leggermente la temperatura
cala più in fretta e la torta rimane più umida all’interno e meno compatta. Dipende da come vi piace, anche in questo caso
ci sono versioni discordanti. Io l’ho lasciata raffreddare quasi completamente
nel forno e mi è rimasta compatta e ma cremosa come un budino.
Lasciate
raffreddare bene il dolce fuori dal forno e mettetelo in frigo per una notte
intera.
Potete
servirla così com’è oppure con una spolverata di cacao amaro o zucchero a velo.
Ma
se volete una cosa veramente goduriosa vi consiglio di completare il tutto con
una salsa al caramello ancora calda.
Esagerando
anche un ciuffo di panna montata, ma esagerando neh. Ma a sto punto …
Note.
Come dice anche Annaluisa, non occorre lavorare la crema a lungo e con la frusta perché non deve incorporare troppa aria, si può mescolare con un mixer o direttamente con una spatola. NON usate il frullatore ad immersione, scalda troppo il composto e praticamente lo scioglie facendolo diventare liquido, a me è capitato perché come al solito pensavo di far prima ma poi ho dovuto aggiungere dell’amido e dopo la cottura rimane un po’ troppo asciutto.
Lavorando delicatamente con una spatola viene meglio.
Salsa al caramello-caffè:
200g
zucchero,
50ml
acqua,
1
tazzina di caffè,
50ml
panna,
2
cucchiai di crema al Whisky (facoltativa)
Mettete
lo zucchero in un pentolino dai bordi molto alti e col fondo pesante. Unite l’acqua
fredda e mescolate per bagnare tutto lo zucchero. Deve diventare tipo sabbia
bagnata.
Mettete
il pentolino sul fuoco e portate ad ebollizione, fate sobbollire dolcemente
finché l’acqua si sarà quasi asciugata e lo zucchero sciolto avrà un bel colore
nocciola scuro.
Non
dovete mai mescolare lo zucchero in questa fase altrimenti cristallizza, se
succede aggiungete poca acqua e continuate.
Potete
pulire gli schizzi di caramello sulle pareti del pentolino con un pennellino da
pasticcere bagnato.
Quando
lo zucchero ha raggiunto il colore giusto e una temperatura di circa 160°C
potete unire la panna e il caffè., fuori dal fuoco. Se aspettate troppo il
caramello diventa molto scuro e avrà sicuramente un gusto un po’ più
amarognolo.
Aggiungete
la panna e il caffè a filo e fate attenzione perché il caramello inizierà a
bollire violentemente e a schizzare. Appena si sarà “calmato” potete rimettere
il pentolino sul fuoco bassissimo e farlo addensare 2 minuti mescolando.
A
piacere potete unire anche 2 cucchiai di Baileys o altra crema al Whisky.
Lasciate
intiepidire la salsa giusto il tempo che si addensi leggermente e non sia
troppo calda e versatela sulla torta o sulle singole fette.
Caspiterina che bomba di bontà!
RispondiEliminaE a legger così non mi pare nemmeno srucchevolmente dolce, quindi meno male che non me li hai offerto, perché io lo avrei mangiato pur non essendo una patita di dolci
Insomma: da acquolina!
Ps Comunque il pareo lo metto lo stesso perché sono ingrassata solo a leggere
RispondiEliminami piace tutto ... sarà che adoro il cioccolato all'ennesima potenza, sarà che il topping è veramente "oltre" non posso che concludere dicendoti: "Ma perchè non mi hai invitato?". Baciotti e ronron Helga e Magali
RispondiEliminaeh, però mi fa una gola...prossima festa faccio questo!
RispondiEliminaEffettivamente la ricetta di questo mese ha spostato un po' più in là la prova costume, però anche tu ci hai messo del tuo facendola veramente in versione golosastri che non rinunciano a quelle calorie in più a fronte del gusto. Mi piace l'aggiunta della nota alcoolica che va ad equilibrare il tutto.
RispondiEliminaGrazie!
Fabio
Quest'estate mi porterò sulla coscienza molti rotolini, ma purtroppo me ne porterò molti anche sui fianchi ;-)
RispondiEliminaIl cheesecake che hai preparato è a dir poco godurioso e quella salsa caramello e caffè mi fa impazzire :-P
Grazie per questo momento di estasi
Anna Luisa
Tralasciando rotolini... che mi miei fanno invidia ai rotoloni Regina... la tua Cheesecake mi stra-piace!!! Te lo devo dire! Solo a vederla le papille gustative sono partite per la tangenziale... Bravissima!!! Marianna
RispondiEliminaMa chissene dei rotolini.. davanti a questa bontà, spariscono!! ;)
RispondiEliminaAppena l'ho vista me ne sono innamorata.. c'è tutto ciò che mi piace! ;)
E' lunga e piena di cose da fare quindi essendo io schifosamente pigra non la farò mai, ma ha tutti gli ingredienti che adoro: caramello, caffè, mascarpone, philadelphia, biscotti al cioccolato...oddio dev'essere buonissima!!! Complimenti Manuela, la tua ricetta è superlativa! <3
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