Quindi una profusione di scheletri, zucche, pipistrelli, mummie. In un orgia di pasta di zucchero e glasse varie.
Si vedono cose talmente fatte bene che è persino un peccato mangiarle.
Come al solito io non seguo la tendenza.
Non per snobismo. Sia chiaro.
Adoro tutte le feste. Soprattutto quelle che forniscono un’ottima scusa per mangiare schifezze varie. Ci mancherebbe. Questa non è da meno.
Anche se non è una festa italiana ormai l’abbiamo adottata checché se ne dica.
Più
che altro io sono distratta e pigra.
Non
ho voglia di girare per centri commerciali, o negozi di casalinghi, per cercare
il colorante alimentare del colore giusto o lo stampino a forma di mostro.
Anche
perché ogni volta che entro in questi luoghi di perdizione rischio davvero di
scomparire inghiottita da una pila di tortiere in silicone colorato. Se riesco
a uscirne viva poi arrivo a casa carica di cose inutili, magari senza ciò di
cui ero andata in cerca.
Poi
lo so che mi prenderà la smania dell’ultimo minuto e mi ritroverò venerdì a
infornare biscotti a forma di ragno, incalzata da mio figlio che brandisce il
lecca pentola come la spada di Aramir nel Signore degli Anelli.
Ma
oggi è solo lunedì. Quindi, tutto tace.
Oggi
invece propongo dei semplici biscotti della tradizione ligure. I canestrelli.
La
ricetta è della mia amica Francesca di Varazze, la ricetta della sua famiglia
per la precisione.
Sono
delle rotelline di delicata pasta frolla, ricche di burro. Di solito spolverate
con zucchero a velo. Molto semplici da fare.
Sono
leggermente profumate con buccia di limone, ma anche la vaniglia va bene, o
l’arancia, o l’aroma di mandorle.
Lo
stampino classico è rotondo, col bordo festonato, un po’ a fiore e col buco in
mezzo. Ma ognuno può ritagliarli come vuole. Per esempio si possono fare dei
biscottini natalizi.
A
pensarci bene: se mi fossi procurata prima quei benedetti taglia biscotti di
Halloween …
CANESTRELLI LIGURI.
500g
farina 00,300g burro,
150g zucchero semolato,
2 tuorli,
la scorza di ½ limone (non trattato) grattugiata,
un pizzico di sale.
Lasciate
ammorbidire il burro a temperatura ambiente per circa mezz’ora.
Setacciate
la farina e fate la fontana sulla spianatoia. Unite al centro tutti gli
ingredienti e impastate velocemente ma in maniera energica in modo da avere un
impasto omogeneo.Se occorre unite poco latte freddo o altra farina, a seconda di com’è la consistenza dell’impasto.
Avvolgete l’impasto in una pellicola per alimenti e mettete in frigo per almeno mezz’ora.
Stendete la pasta a uno spessore di ½ cm circa e tagliate i biscotti a piacere.
Per
i veri canestrelli ci vorrebbe il taglia biscotti a forma di fiore col foro al
centro, o al massimo tondo. Ma si possono ritagliare con forme a piacere.
L’importante che abbiano tutti più o meno la stessa dimensione così cuociono in
maniera regolare.
Disponete
i biscotti sulle placche leggermente imburrate o coperte di carta forno.Metteteli ancora in frigo per circa mezz’ora.
Infornate
a 200° per 10-15 minuti. Devono leggermente dorarsi.
Se
volete potete servirli cosparsi di zucchero a velo.
Io
non avevo il limone non trattato. Non avevo nemmeno i limone se è per questo,
così ho unito all’impasto tre cucchiai di limoncino. L’alcool in cottura si
disperde e rimane solo l’aroma.
La scoperta dell’acqua
calda:
se
avete dei tuorli da utilizzare (per
esempio se avete fatto meringhe o macarons e avete usato molti albumi)
potete preparare l’impasto dei biscotti e congelarlo. Quando serve si lascia
scongelare in frigo finchè è abbastanza morbido da poterla stendere col
mattarello. Poi si utilizza come quello fresco.
Potete
congelare i biscotti già fatti, sistemandoli in vassoi di carta. Una volta duri
metteteli nelle vaschette di alluminio, anche sovrapposti. Per cuocerli basta
lasciarli una mezz’oretta a temperatura ambiente, poi si infornano a 180° per
circa 15-20 minuti.
In
questo modo avrete una merenda veloce e sempre pronta.
In
realtà non mi è mai venuta in mente la possibilità di congelare la frolla o
addirittura i biscotti pronti da infornare. L’ho scoperto chattando con altre
food blogger. Non si finisce mai di imparare.
Anche
perché la frolla, in tutte le sue varianti, è davvero facile e veloce da
impastare. Però in effetti a volte ci si ritrova con dei tuorli da usare e poco
tempo per cuocere torte, biscotti, budini e quant’altro.
Non
si può nemmeno annegare nella crema pasticcera ogni volta che il cervello ha
bisogno di una scarica di adrenalina e decide che bisogna preparare i macaron
(del mio amore-odio per questi dolcetti ne ho già parlato QUI, ma credo che presto continuerò la storia … al peggio non c’è
mai fine!!)
Inoltre
i tuorli non resistono a lungo da soli, a differenza degli albumi che si
mantengono anche per qualche giorno in frigo se chiusi ermeticamente. I tuorli
vanno usati subito, al massimo il giorno dopo.
La
frolla è la soluzione migliore. Si impasta velocemente. Poi si congela. Finito.