sabato 22 giugno 2013

FERRARI, FERRARA E LE MELANZANE ALLA BRACE


Sono tornata!

Mi sono assentata qualche giorno perché sono andata via con la mia famiglia. Veramente sono partita col proposito di postare anche in viaggio, raccontando i luoghi e le cose che andavo a vedere, volevo fare un vero reportage con tanto di recensioni di hotel e ristoranti, come uno di quei racconti di viaggio che tanto mi piacciono, ma non ce l’ho fatta: prima di tutto perché è stato veramente un tour de force, non ci siamo fermati un attimo, abbiamo sfruttato ogni singolo minuto, nonostante il caldo torrido; poi devo confessare che armeggiare col telefono per me è una scocciatura, già ho qualche problema col computer!!!

Così i miei buoni propositi di brava ed efficiente blogger sono andati in fumo. Ma vedrò di rimediare subito.

L’idea iniziale era quella di andare un paio di giorni a Ferrara a trovare degli zii di mio marito: i suoi nonni materni sono originari di Ostellato e lì hanno ancora dei fratelli.

Durante il viaggio però ci siamo fermati a Maranello al Museo della Ferrari, praticamente un pellegrinaggio religioso: mio figlio era eccitatissimo e mio marito non da meno.
Devo ammettere che è stato davvero entusiasmante: c’erano tutte le auto costruite dalla Ferrari, dagli esordi fino all’ultima nata (“La Ferrari”), con tanto di progetti, prototipi, motori in bella vista. Poi naturalmente le auto da corsa, tutte quelle che hanno vinto, i caschi dei piloti, le coppe … c’era persino la ricostruzione dei box e il simulatore!!

Mio figlio si è preso l’incarico di fare il reportage fotografico: circa 200 foto, praticamente ha fotografato tutto quello che c’era, anche il più piccolo bullone, forse ha saltato solo gli estintori …  forse!!

Il museo si trova proprio in centro a Maranello, che è un paese proprio carino, mentre la fabbrica rimane un po’ fuori. Prenotando in anticipo, tramite il sito internet, è possibile visitare parte della fabbrica e la pista, ma si viene accompagnati su un pulmino, ovviamente non si può scendere e meno che mai fotografare. Ma è comunque interessante.

 
 
 



 

 

 Nel tardo pomeriggio siamo arrivati a Ferrara, l’albergo era un po’ in periferia, in una zona commerciale, con tanti supermercati e concessionari. Era un palazzone imponente con un nome altrettanto imponente: Best Western Palace Inn Hotel. Faceva molto periferia di Dallas,  accanto c’era pure un mega fast food- barbeque-grill… ma eravamo nel delta del Po. L’esterno era un tantino scialbo: un parcheggione con aiuole spoglie… ma appena entrati … un altro pianeta: hall moderna e elegante, camera grande con lettone king size e terzo letto vero, non una branda, bagno spazioso, tutto nuovo e pulitissimo, infine una colazione da favola! Erano persino convenzionati con una SPA, ma noi non ne abbiamo approfittato, sarà per la prossima volta!

Si perché abbiamo passato due giorni a far visita agli zii, siamo dovuti andare a cena o a pranzo da ognuno di loro pena la scomunica … ma è uno sporco lavoro che qualcuno deve pur fare ;-)  In fondo lo faccio per dovere di cronaca …

E allora si inizia con la grigliata a casa dello zio Guerrino detto Cicci, un’orgia di costine di maiale e salsiccia … per passare dallo zio Emmio detto Pancho, con la zia Germana che ha fritto qualsiasi cosa le capitasse a tiro … per concludere con l’inossidabile Soraya, alias zia Eva, che all’età di 90 anni, tra un mese per carità, ci ha rimpinzato di salame all’aglio, cotechino e salama da sugo … robina leggera e rinfrescante!

Nonostante le libagioni e l’abbiocco post pranzo siamo riusciti anche a visitare Ferrara, che è una cittadina davvero bella: ha un meraviglioso centro storico circondato da mura rinascimentali ancora quasi intatte che si possono percorrere interamente, compiendo un giro di 9km. Consiglio vivamente di procurarsi una bicicletta, che è l’ideale anche per visitare il centro visto che alcune zone sono ZTL. Qui tutti girano in bici!

Noi abbiamo visitato la Cattedrale, con una bellissima facciata in stile romanico e gotico. Di fronte  si può ammirare il Palazzo Municipale, ex Palazzo Ducale, che risale al 1243 ed è stato la residenza degli Estensi fino al XVI secolo, quando si trasferirono nel Castello.









Naturalmente è d’obbligo la visita al Castello Estense, proprio nel cuore della città,circondato da un profondo fossato, è stato costruito nel 1385  inizialmente come una fortezza militare a protezione degli attacchi della vicina Venezia, del Vaticano, ma soprattutto dalle rivolte della popolazione stessa. In seguito divenne la residenza della corte subendo trasformazioni e abbellimenti. Lo si può visitare quasi interamente, compresa parte delle prigioni sotterranee.







Dal Castello, percorrendo Corso Ercole I d’Este, si incontrano moltissimi palazzi tutti risalenti al 1300 e 1400, tutti attribuibili alla famiglia estense, quasi tutti oggi sede di musei; uno per tutti il famoso Palazzo dei Diamanti, chiamato così perché è rivestito interamente da 8500  pietre sbozzate a diamante. Oggi è sede della Galleria d’Arte Contemporanea.

Altro luogo suggestivo è la Via delle Volte, il cuore della parte medievale della città, chiamata così perché i palazzi sono collegati da passaggi aerei che formano arcate e volti, appunto. Da vedere inoltre la Piazza Ariostea, che prende il nome dal famoso poeta, la cui statua svetta sulla colonna centrale: è di forma ovale, un po’ ribassata, è la piazza del Palio di S. Giorgio, nell’ultima domenica di Maggio.

 

 



 

Poco distante da Ferrara si trova Comacchio, una cittadina lagunare davvero deliziosa, attraversata da canali anche navigabili: ci si può infatti far accompagnare da qualche barcaiolo per un breve giro molto suggestivo; una meraviglia i Trepponti, un ponte seicentesco simbolo della città.
 
 



 
 

Venendo via da Ferrara abbiamo percorso la statale Romea verso Venezia che attraversa il Parco del Delta del Po, fermandoci per una breve visita all’Abbazia di Pomposa capolavoro di arte romanica. La comunità benedettina possedeva una delle più vaste biblioteche del tempo qui fu inventata la moderna trascrizione musicale.

 

 

Parlare della cucina tipica ferrarese in poche parole non è facile.  Non saprei da dove cominciare. Per cui farò come al solito che mi faccio trascinare e da una cosa ne penso un’altra con associazioni di idee a volte iperboliche.

Durante la mitica grigliata a casa dello zio Cicci ho mangiato anche delle semplici melanzane alla brace, ma non le classiche melanzane grigliate, tagliate sottili, queste erano un po’ diverse.

Si prendono delle belle melanzane grosse e si affettano, senza sbucciarle, spesse 3-4cm.
Si fanno dei tagli a scacchiera, si salano e si ungono con olio d’oliva, a piacere si infilano nei tagli dei filetti di aglio spellato. Poi si cuociono sulla griglia, meglio se sulla brace.
Alla fine diventano morbide e saporite.

 


Mentre le mangiavo ho pensato che con le stesse melanzane si può preparare il Purè di melanzane alla turca. Si elimina la pelle e si lascia sgocciolare la polpa di tre melanzane. Si schiaccia la polpa con la forchetta unendo a filo 3-4 cucchiai di olio e il succo filtrato di un limone, aggiustare di sale e pepe e servire con prezzemolo tritato.

Che poi è simile al Baba ghanouch mediorientale (Claudia Roden perdonami!): basta unire due spicchi d’aglio tritati (meglio spremuti), 3-4 cucchiai di tahina e qualche seme di cumino. Frullare tutto ed è fatta.

Ricette lette sul libro di A.Bay (Le ricette degli altri), ça va sans dire!

Come associazione di idee non è male!

Nessun commento:

Posta un commento

Spero vi siate divertiti qui da me. La mia porta è sempre aperta a tutti quelli che vogliono condividere con me la passione per la cucina e i libri. In amicizia e serenità. Sarò felicissima se mi lascerete un commento, un'opinione, un consiglio ...anche solo un saluto! Fa davero piacere avere un segno del vostro passaggo qui.