Dopo
la pausa estiva è ritornato l’MTChallenge.
Per
chi non lo conoscesse, per esempio chi negli ultimi due anni fosse stato in viaggio
all’estero (tipo sulla luna), si tratta di una sfida su una ricetta particolare
proposta dai giudici. Si può rifarla così come viene data o modificarla
rispettando alcune regole ferme.Chi vince farà parte della giuria e quindi
dovrà suggerire il piatto per la sfida del mese successivo.
Questo
mese la ricetta della sfida è quella dei Ravioli
del plin o meglio “Le raviòle del plin”,
piatto
della grande tradizione Piemontese proposto dalla vincitrice della gara di
Giugno: ELISA di Sapori di Elisa.Piemontese doc, anzi langarola, e bravissima in cucina, ha fatto un post davvero bello su questi ravioli, la loro storia, la sua terra e i suoi sapori. Per cui non starò ad aggiungere nulla, anche perché non potrei, quindi vi consiglio di fare un salto da lei per maggiori informazioni. Inoltre ha postato anche un video tutorial su come fare questo benedetto pizzicotto, il plin.
Si,
perché questi ravioli hanno una forma particolare: sono piccolini e un po’
ripiegati su se stessi. Per ottenere questa piega bisogna dare in pizzicottino
alla pasta mentre si chiudono i ravioli.
Non
è facile spiegarlo a parole ma è più semplice di quanto si crede. Andate a
vedere il video che è meglio.
L’unica
difficoltà l’ho avuta all’inizio, perché mi venivano troppo grossi. Invece
devono essere raviolini piccoli, di circa 2cm.
Io sono abituata a fare i ravioli a mano, non ho nemmeno lo stampo, ma
quelli classici quadrati.
In
questo caso mi mancava l’occhio: bisogna dosare bene il ripieno ma disporlo
anche alla distanza giusta, altrimenti rimane troppa pasta e il plin non viene
bene. Comunque pian piano mi sono venuti
della dimensione giusta. Basta un po’ di pratica.Come prima proposta per questa sfida mi sono attenuta alla ricetta indicata da Elisa.
Sebbene parlando con signore del paese sia saltato fuori, come al solito, un tripudio di consigli e varianti all’insegna de “io ci metto anche questo … io li faccio così!”
Non tanto per la pasta, su cui erano tutte d’accordo più o meno, quanto per il ripieno: di arrosto si, ma chi mischia arrosto di vitello e maiale, chi mette della salsiccia cotta, chi aggiunge una cipolla tritata e stufata in padella o un porro, chi unisce un pugno di riso bollito.
Tutte varianti che prima o poi sperimenterò, adesso che ho il plin nelle dita chi mi ferma più!
Ma questa volta ho seguito le indicazioni di Elisa.
La
ricetta ve la riporto per comodità, ma ripeto che è la sua, le varianti
virtuali le ho messe in corsivo:
RAVIOLI DEL PLIN.
Per la pasta:
200 g di farina di grano tenero 0,
1 uovo intero +2 tuorli,
Per il ripieno:
300 g di arrosto di vitello,
100 g di salsiccia,
400 g di biete,
1 noce di burro,
2 uova,
formaggio Grana grattugiato,
sale,
noce moscata.
Per fare l’arrosto:
200 g di farina di grano tenero 0,
1 uovo intero +2 tuorli,
Per il ripieno:
300 g di arrosto di vitello,
100 g di salsiccia,
400 g di biete,
1 noce di burro,
2 uova,
formaggio Grana grattugiato,
sale,
noce moscata.
Per fare l’arrosto:
500g di carne di vitello per arrosto (io
avevo un arrosto da circa 800g)
1 spicchio d’aglio,
1 rametto di rosmarino,
1 foglia piccola di alloro,
olio extravergine di oliva,
sale,
pepe,
brodo di carne (o in mancanza di questo, brodo vegetale).
Per il condimento:1 spicchio d’aglio,
1 rametto di rosmarino,
1 foglia piccola di alloro,
olio extravergine di oliva,
sale,
pepe,
brodo di carne (o in mancanza di questo, brodo vegetale).
sugo d’arrosto,
formaggio Grana grattugiato.
Oppure burro e salvia.
Innanzi
tutto bisogna preparare l’arrosto: legate la carne e fatela rosolare bene da
tutti i lati in una padella o in un tegame che vada anche in forno, con un filo
d’olio.
Quando
ha una bella crosticina dorata, salate e pepate la carne e mettetela nella
teglia con 2 cucchiai di olio, l’aglio e gli aromi (io di solito metto un mazzetto guarnito con rosmarino, alloro, salvia e
timo; sedano e cipolla a rondelle).A questo punto infornare a 180°. Io bagno la carne con un bicchiere di vino bianco caldo, lo faccio evaporare 10 minuti e poi bagno con poco brodo.
Elisa suggerisce di mettere l’arrosto in forno e bagnare soltanto col brodo dopo 10 minuti di cottura. Poi si prosegue la cottura per circa altri 40-45 minuti.
L’arrosto è pronto quando, bucandolo con una forchetta al centro e premendo ne esce un liquido chiaro, se è rossastro cuocete ancora 10 minuti.
Nel
frattempo lavate le bietole e fatele stufare in padella con il burro e un
pizzico di sale.
(Qui si poteva procedere anche così: tritate
finemente una piccola cipolla o un porro, fatelo rosolare in padella, unite 2
cucchiai di acqua e 1 d’olio e fate stufare finchè non diventa morbida. Dopo
unire le bietole tritate e lasciarle appassire. Questa è una variante che mi è
stata indicata dalle mie vicine di casa)
Dopo
di che preparate la pasta: impastate la farina setacciata con un pizzico di
sale, l’uovo e i tuorli. Lavorate la pasta finchè non diventa liscia e
omogenea. Avvolgetela nella pellicola e fatela riposare per una mezz’ora.
Infine tritate finemente l’arrosto con le
biete. Io ho usato il mixer. Unire la salsiccia sbriciolata, le uova, il grana
e un pizzico di noce moscata. Mescolare bene.
A
questo punto bisogna preparare i ravioli: tirare la pasta molto sottile o a
mano o con la macchina (se usate la macchina fatela passare anche nell’ultimo
spessore).
È
meglio fare le sfoglie poche alla volta perché tendono ad asciugarsi. Mantenete
la pasta sotto a un canovaccio umido.Con l’aiuto di uno o due cucchiaini, o anche a mano, formare delle piccole palline di ripieno e disporle sulla sfoglia, a poca distanza l’una dall’altra. Per fare questi ravioli piccolini come da tradizione bisogna fare delle palline piccole, più o meno una nocciolina, distanti non più di 1cm l’una dall’altra.
Piegare la sfoglia, sigillarla bene nel verso della lunghezza, premendo molto vicino al ripieno. Ritagliare la striscia di ravioli in modo che ci rimanga solo un piccolo bordo di pasta e pizzicare la pasta tra una pallina e l’altra. Dopodiché tagliare i ravioli con la rotella.
Man mano che sono pronti disporli su dei vassoi di carta o dei tovaglioli infarinati.
Lo so, detto
così sembra difficile, ma vi assicuro che non lo è, dopo averne fatto qualcuno
e aver sbagliato le misure, poi vengono. È che non so spiegarmi meglio.
Comunque, se
volete vederlo, c’è il video di Elisa
che da una spiegazione pratica.
Lessate i
ravioli in abbondante acqua bollente salata, scolateli e conditeli con il fondo di cottura dell’arrosto, che avrete
ridotto in un pentolino, e una bella spolverata di grana grattugiato.
Sono
deliziosi anche semplicemente burro e
salvia. Qualcuno li condisce con del buon vino rosso corposo. Elisa sconsiglia
i sughi con il pomodoro che sono troppo aggressivi. Ma io li ho assaggiati
anche con il ragù e non mi sembravano affatto male, anzi (Eresia ? ).
In realtà
una volta si servivano al naturale, sopra un tovagliolo, così si sente meglio
il sapore del ripieno. In effetti …
Questa
è la mia prima ricetta per l’MTC. Ne ho un’altra in cantiere, spero di riuscire
a prepararla in tempo. Vedremo.
Ciao, ho visto il tuo commento ...sopra al mio e subito sono venuta a curiosare...complimenti per la manualità, sono bellissimi! Brava, brava, brava!
RispondiEliminami stavo dimenticando...aspetto la prossima....e benvenuta all'MT, ora che sei nel giro è come una droga...non è facile uscirne..eheheh!
RispondiEliminagrazie!! All'inizio mi veniveno troppo grandi ma poi pian piano ci sono riuscita! Hai ragione! Queste sfide coinvolgono sempre di più. Anche quando non mi viene in mente nulla di originale. Ma qualcosa devo fare perchè a me piace proprio essere con voi.
EliminaOra vengo a vedere cosa hai postato tu. a presto
Complimenti Manu! Che bellissimi ravioli!! :D Sei stata straordinaria, davvero! Un abbraccio di bene e una giornata felice! <3
RispondiEliminaEly, grazie! Sai sempre trovare parole carine e gentili! Ti auguro un buon W.E. Bacioni e a presto.
EliminaManu....BRAVISSIMA!!!!!!!!!!:) sono perfetti!!!!
RispondiEliminaIo con la pasta fresca non ci so proprio fare!! Un bacione!
e meno male che qualcosa in cui non ci sai fare c'è...;-) a parte gli scherzi, tu fai già tante cose splendide!! Hai un gusto impeccabile. Va bene così.
EliminaTesoro mio ma che meraviglia :-D Complimenti davvero e sono certa che con le tue varianti diventeranno ancora + gustosi :-D
RispondiEliminaSono appena tornata a casa dal corso e sono stanchissima ma dopo 2 giorni di latitanza non potevo non passare a trovarti..ho letto il tuo commento e ti dico che non devi essere invidiosa perché se vuoi al prox rinfresco te ne spedisco un panetto ^_* (e ti avverto che se lo vuoi è bene che te lo dia subito perché non so quanto riuscirò a mantenerlo in vita..sono un po' pessimista O_o)!!!
Puoi contattarmi ibiscottidellazia@gmail.com
Ti auguro una buona notte <3
la zia Consu
Grazie Consuelo sei davvero un'amica. E non è una cosa tanto per dire. La mail me la segno volentieri perchè mi piacerebbe proprio fare due chiacchiere fra noi. Il lievito madre mi fa una gola pazzesca... ma quanto durerebbe nelle mie mani??
EliminaGrazie a te Manu e quando vorrai scrivermi sarà un vero piacere..anche solo x le chiacchiere ^_^
EliminaIl lievito madre l'ho rinfrescato ieri sera..speriamo bene! Stamani è già bello gonfio ma non come quello di Sara Papa :-(
Un bacio amica mia <3
E io spero davvero di vedere un 'altra versione- e un altro post: perchè sei bravissima, non solo nella parte manuale, ma anche nel tuo modo di scrivere e di raccontarti. Hai un approccio alla cucina lieve, simpatico, autoirinico, che, fra tutti, è quello che preferisco e che mi porta a cliccare sui lettori fissi e a seguirti con allegria. Grazie davvero!
RispondiEliminaGrazie a te. sono davvero onorata di averti tra i miei lettori. Sono contenta di piacerti per come sono: un po' frivola, un po' giocherellona... non riesco mai a prendermi troppo sul serio, magari a qualcuno può dar fastidio. Ma sono così non posso farci niente. Quando cucino non sono seria ma faccio sul serio, per come riesco e per come son capace. Pronta ad imparare, ma senza pretendere troppo. A presto.
EliminaSembrano difficili ma in realtà non lo sono. Come tutte le cose occorre allenamento.Certo, quelli che fa mia madre in un'ora io li faccio in tutto il pomeriggio...ma son dettagli!
RispondiEliminabrava per tutto in toto!!!! :-)
RispondiEliminaGrazie di essere passata a trovarmi e per i complimenti!
EliminaIl bello di questa ricetta è proprio quello che racconti delle signore del paese: come ho detto nel mio post, le varianti sono infinite, in base a esigenze, gusti e tradizioni che cambiano di casa in casa. Grazie per aver provato la mia variante ed ora attendo le altre versioni, perché vista la tua manualità son sicura che saranno ottime proposte ;)
RispondiEliminaOrmai non mi fermo più!! ;-) Grazie a te per avermi insegnato!
EliminaQuesta cosa del tovagliolo me la ricordo, me ne parlò un caro amico tanti anni fa e da allora li ho sempre voluti provare questi ravioli. Proverò anche io la versione classica mi sa.
RispondiEliminaIo l'ho scoperta leggendo il post di Elisa, prima non la sapevo. Ma in effetti così al naturale risalta il gusto del ripieno! Ciao a presto e grazie di essere passata.
EliminaIn effetti coi primi si fa un po' di esperienza, po si capisce la tecnica. Ottimo piatto.
RispondiEliminaFabio
Ciao Fabio, Mi fa piacere conoscere te e Anna Luisa. Sono passata da voi e avete fatto due versioni dei plin davero fantastiche. Questa edizione dell'MTC mi ha divertito parecchio e confesso che mi sono annotata un sacco di ricette!!
RispondiEliminaCiao. grazie della visita, tornate quando volete, mi fa piacere.
Mi stava sfuggendo questa versione...anche tu sei rimasta pul piccino..molto carini e buoni!!
RispondiEliminaBrava!!!
ti sono venuti una meraviglia, nonostante fosse la prima volta!
RispondiEliminabravissima!!!!
Grazie :-)))
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