Mi accorgo di questo scorrere via veloce del tempo quando noto come adesso sta diventando sempre più autonomo, più aperto al mondo. Ovviamente quando non gli conviene ridiventare ancora piccolo!!
Ci sono sere che non ne vuole sapere di dormire e mi chiama in continuazione con mille pretesti e io sbuffo un po’ perché magari sono stanca, ho ancora mille cose da fare prima di potermi concedere un po’ di relax sul divano o c’è un film in tv che non vorrei proprio perdermi. Poi però mi viene in mente che siamo alle soglie di quell’età terribile in cui il bacio della buona notte diventa superfluo se non addirittura sgradito, quindi mi godo il più possibile questi attimi di dolcezza.
Ma
il momento esatto in cui una mamma ha la percezione della crescita del figlio è
nei cambi di stagione, soprattutto quando si passa dall’estate all’autunno: dai
pantaloni corti a quelli lunghi!
Quando
si tirano fuori dagli armadi i pantaloni e le tute che in primavera andavano
benissimo e adesso invece sono più corte di 3cm buoni. Nel passaggio inverso si
nota meno.Ma quei pantaloni che sembra che abbiano litigato con le scarpe proprio non si possono guardare! Non può mica andare in giro come Sbirulino!
Così
si parte a fare shopping. Credetemi se vi dico che preferirei andare a zappare.
Prima
di tutto perché mi ritrovo in giro per il centro commerciale con un condannato
al patibolo alle calcagna, perché questa è l’esatta espressione di mio figlio
(e anche di mio marito se viene). Si trascina sbuffando e protestando,
esasperante e noioso come un moscone. Ogni tanto devo persino controllare che
sia ancora dietro a me o invece non abbia deviato verso l’immancabile negozio
dei videogiochi. Secondo me lo mettono apposta, così se un genitore perde di
vista il figlio va direttamente li e lo trova
a colpo sicuro.Io per fortuna ho anche un’altra opzione: ogni volta mi faccio strapare la promessa di fare un salto in libreria o in edicola … e qualcosa di bello da comprare si trova sempre! Del resto da qualcuno avrà pur preso!
Quest’anno
il pensiero del rinnovo guardaroba mi innervosisce un po’ di più: siamo nell’anno
dispari! Ora spiego per quelli che magari non hanno figli. Chi ha figli di età
superiore ai 18 mesi capirà.
Fino
ai 18-24 mesi, tutto fila liscio. Le taglie di solito si dividono con intervalli
di 3 mesi. Quindi è facile trovare abiti che vadano bene al proprio pargolo.Poi non si sa per quale ragione, il 90% delle ditte di abbigliamento per bambini decidono che le taglie devono seguire la tabellina del 2,gli anni pari quindi.
Io vorrei tanto sapere qual è quella mente geniale che ha stabilito questo. Perché ormai quasi tutte le marche si sono uniformate in questo andazzo.
Ma
non lo sapete che i bambini crescono e molto da una stagione all’altra
figuriamoci in due anni? Noi adulti in due anni cresciamo solo in circonferenza,
purtroppo.
Per
i bambini due anni sono tanti, anche un anno se è per questo, a volte vuol dire
3cm di gamba in più. Ci sono coetanei che hanno altezze e corporature diverse.
Qualcuno sembra già più grande e qualcuno anche più piccolo di quell’età.
Ma
perché se mio figlio, che ha 9 anni ed è di altezza e corporatura media per l’età,
ha bisogno di pantaloni, devo scegliere tra la taglia 8 anni, che è piccola o
nelle migliori delle ipotesi è giusta giusta , e quella da 10 anni che però
ovviamente è ancora un “filino” grande? E non è una questione di orlo, che si
accorcia, si tratta di vestibilità.
Va
bene, compriamo pure roba più comoda così magari dura una stagione in più, in
tempi di crisi è meglio non sprecare, ma non è sempre così facile fare questi
calcoli, perché a volte crescono meno, a volte di più, o semplicemente la roba
si consuma e necessita di essere cambiata (avete mai visto come arrivano a casa
i maschi dopo aver giocato al campetto?).
Quindi
se uno è negli anni dispari ed è cresciuto per la taglia precedente, ma ancora
poco per quella dopo, è rassegnato ad andare in giro con le maniche arrotolate e i bragoni molli e
cascanti che ci sta dentro anche il compagno di banco. Che poi magari già sono un
po’fatti così di loro, perché anche a 6 anni si deve andare in giro col sedere
di fuori e l’elastico delle mutande in vista.
Si
perché quelle menti brillanti hanno deciso che anche i piccolini devono
indossare i pantaloni a vita bassa, o larghi stile rapper del Bronx o stretti e
aderenti come la calzamaglia di Diabolik. Vorrei sorvolare su quello che
propongono per le bambine!
Ai
bambini non dovrebbe interessare la moda. A parte scegliere tra la maglietta di
Sponge Bob e quella di Ben 10, tra i pois e le pailettes, poi per il resto
devono solo stare comodi e liberi di muoversi. Possibilmente con vestiti della
loro taglia.Come al solito mi sono lasciata prendere la mano. Però adesso mi consolo perché ho appena finito di preparare dei dolcetti con il mio bambino. Che nonostante il tempo che vola ha sempre voglia di cucinare con la sua mamma.
Questi dolcetti sono nati così, con quello che avevo in casa e per utilizzare degli albumi avanzati. Lui è stato bravissimo, ha praticamente fatto tutto da solo. Infatti le manine che vedrete sono le sue.
TORTINE CON RICOTTA E
ALBUMI AL CIOCCOLATO.
Ingredienti
per circa 16 tortine:
100g
ricotta,100g farina00,
100g amido di mais,
170g zucchero,
1 uovo+2 albumi,
½ limone,
1 bustina di lievito,
1 pizzico di sale,
gocce di cioccolato fondente.
Aggiungere il succo di mezzo limone e infine gli albumi montati a neve con un pizzico di sale.
Riempire fino a 3/4 i pirottini di carta disposti sulla placca del forno, è meglio metterli dentro gli stampini d’alluminio usa e getta, così tengono meglio la forma.
Se non li avete riempite direttamente gli stampini di alluminio leggermente imburrati.
Cospargete la superficie delle tortine con le gocce di cioccolato.
Infornate a 160° per circa 20 minuti. Aspettate almeno che siano tiepidi per mangiarli.
Mi
sono proprio divertita a coinvolgerlo nel blog, infatti penso che lo faremo più
spesso e magari potrebbe diventare un appuntamento fisso. Proprio lui mi ha
suggerito l’idea di una pagina dedicata alle “sue” ricette. Mi piacerebbe.
Vedremo se gli impegni scolastici ed extra lo permetteranno.
Intanto
voglio ringraziare Simona perché mi ha fatto l’onore di scegliermi per questo
premio:
E
ringrazio sempre Simona e anche Consuelo che entrambe mi hanno regalato un
altro premio che mi ha fatto molto piacere:
Io
le ringrazio e prometto che appena riuscirò cercherò di onorarli e girare
questi premi ad altre blogger, anche se non sarà facile per me scegliere.
Intanto li dedico a tutti quelli che in questi pochi mesi mi hanno fatto il
piacere di una visita.
Le devo assolutamente provare!!!! Bellissime quelle manine! grazie 1000 per i ringraziamenti un abbraccio Simona
RispondiEliminaGrazie ancora a te!!
EliminaCiao cara!!! Innanzitutto complimenti per la vittoria del colors & food!!!!:)
RispondiEliminaIo mi prendo una di queste delizie per festeggiare!!!! Un bacione!!!!!!!
Accomodati pure ma sbrigati perchè sono quasi finite!! ;-)
EliminaAvevo notata anch'io questo problema delle taglie quando sono andata a fare "shopping" con mio nipote..lui però ha avuto meno problemi perché è + piccolo della media..ma l'ho trovata una cosa piuttosto stramba!
RispondiEliminaDetto questo faccio tantissimi auguri al tuo piccolo ometto e complimenti x questa collaborazione in cucina..da replicare ^_*
Buona domenica <3
la zia Consu
Credo proprio che replicheremo presto...mi sa che mi prenderà il posto da foodblogger ;-)
EliminaCiao Manu, quanti problemi questi figli che crescono, ma quanta felicità! Complimenti al piccolo cuoco e anche a te, sei una mamma super, lo so! Ti abbraccio a presto
RispondiEliminaGrazie Carla per il sostegno. A volte non mi sento tanto super...mi va bene già la sufficienza!!!
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