Ma una cosa l’ho preparata. Con l’aiuto di tutta la famiglia. Perché è molto semplice da fare ma richiede un po’ di impegno logistico. E un paio di mani in più.
La casetta di Pan di Zenzero.
O meglio si dovrebbe dire Pan di Spezie. Perché non
c’è solo zenzero, ma anche cannella, noce moscata e chiodi di garofano.
Di
ricette sul web ce ne sono migliaia. Si rifanno tutte ai biscotti speziati di origine
nord europea. Poi diventati famosissimi anche negli Stati Uniti e di recente
anche da noi.
Forse
i capostipite della serie sono i biscottini di Natale scandinavi: i Pepparkakor
svedesi, detti Piparkakut in Finlandia e che diventano Pepperkaker in Norvegia.Che però sono presenti, poco dissimili, anche in Belgio. Sono gli Speculoos o Speculaas, a seconda della dizione franco- tedesca o fiamminga. Questi li avevo già preparati QUI, ed avevano avuto un successone. Anche a Pasqua.
Nei paesi anglosassoni, Stati Uniti specialmente, si chiamano Ginger snaps o Ginger nuts, ma sono ancora più conosciuti col nome di Gingerbread man: gli Omini di pan di zenzero delle filastrocche dei bambini e dei cartoni animati.
Con l’impasto di questi biscotti, un po’ meno burroso, si può preparare la Casetta di pan di Zenzero, la Gingerbread House.
Come
dicevo le ricette sono moltissime. Tutte più o meno simili ma anche con qualche
peculiarità. Differisce magari la quantità di burro, per esempio sono molto più
burrosi i biscotti di origine belga che quelli scandinavi. Differisce la
proporzione di spezie, ma quella credo dipenda anche dal gusto personale.
Insieme
allo zucchero possono comparire a seconda del fuso orario: il miele, Golden
Syrup, melassa, sciroppo d’acero, Brown Sugar o Cassonade o ancora semplice
zucchero di canna.In alcune ricette, soprattutto in quelle americane, compare anche il cacao amaro.
Io
alla fine ho preso una ricetta da un bellissimo sito finlandese (www.finskis.com) e l’ho leggermente
modificata secondo i miei gusti personali. Ho aggiunto infatti poco cacao amaro
che al gusto non si ente ma da un profumo meraviglioso e colora la pasta di un
bel marrone; inoltre ho aggiunto un pizzico di paprika dolce, perché trovo ci
stia benissimo.
Chissà
cosa ne penserebbe Babbo Natale di questi piparkakut italici?
Babbo
Natale. Tra pochi giorni arriverà. L’avete scritta la letterina?
Lui
in questo momento è la al Polo Nord, con i suoi elfi, e sta ultimando gli
ultimi preparativi, in un turbine di giocattoli, carte da pacchi e nastri
colorati. La slitta viene lustrata e lucidata e anche le renne stanno avendo
una bella strigliata. Sua moglie Anya (non lo sapevate? Ebbene si esiste una
Mamma Natale) sta stirando la sua giacca rossa, mentre in forno cuociono
biscotti speziati, magari come questi.
Come
faccio a saperlo? Ma perché ho letto un libro bellissimo e suggestivo che
racconta la vera storia di Santa Claus, Babbo Natale. Di chi era, di come è
arrivato al Polo Nord dagli elfi, di come ha fatto a diventare l’amico di tutti
i bambini del mondo. Soprattutto racconta di quella volta che l’elfo Toppa
decide di scappare dal Polo Nord, dopo aver combinato un guaio nella fabbrica
de giocattoli, e cercare fortuna a New York, dove combinerà altri guai.
Allora
babbo Natale dovrà intervenire di persona per rimediare.
Questo
libro si intitola semplicemente “Santa
Claus. La storia di Babbo Natale”. Sperling & Kupfer Editori. È un vecchio
libro di quando ero piccola, tratto dall’omonimo film.
L’ho
trovato nella libreria dei miei genitori e mi sono un po’ commossa nel
rileggerlo.
È
del 1985. Io avevo l’età di mio figlio adesso e come lui ero nella fase in cui
volevo disperatamente credere in Babbo Natale. Mi auto convincevo.Non ricordo quando è stato che ho smesso di farlo, cosa mi abbiano detto i miei genitori per darmi spiegazioni. Come l’ho presa. Sono cose che poi passano di mente. È la vita, si cresce e si superano. Non credo sia stato poi così traumatico.
Solo
che adesso sto vivendo la cosa da mamma e mi rendo conto che l’infanzia finisce
proprio quando un bambino smette di credere a Babbo Natale. Come si fa a dirgli
la verità?
Soprattutto
quando. Qual è il momento giusto?Quando bisogna rispondere con sincerità ai suoi dubbi e lasciar perdere la favola?
Io me lo sto chiedendo e per adesso ringrazio il cielo che lui abbia smesso di fare domande, forse proprio per godersi ancora un po’ a questa magia.
Intanto
insieme abbiamo preparato la Christmas Gingerbread House, caso mai qualche elfo
di Babbo Natale passasse di qui. E insieme leggeremo questo libro divertente.
Se
dovete fare un regalino a qualche bimbo cercatelo. Magari lo si può ancora
trovare su internet. Ne vale la pena.
Per
la base di biscotto:
500g
farina 00,150g burro morbido,
80g zucchero semolato,
80g zucchero di canna integrale,
2 cucchiai di miele di castagno,
1 cucchiaio di cacao amaro in polvere (facoltativo),
2 uova,
1 cucchiaio cannella in polvere,
1 cucchiaio zenzero in polvere,
1 cucchiaino di noce moscata in polvere,
1 cucchiaino di chiodi di garofano macinati,
1 cucchiaino di paprika dolce (facoltativa),
1dl succo d’arancia.
Tenete
fuori dal frigo il burro per circa mezz’ora perché si ammorbidisca. In una
ciotola lavorate il burro con il miele e gli zuccheri, unite anche le uova e le
spezie.
Potete
usare anche il mixer con la lama di plastica per impastare.Unite la farina, il cacao e il succo d’arancia. Lavorate energicamente ma rapidamente per ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola per alimenti e mettetela in frigo per almeno un’ora.
Disegnate
la sagoma della casetta su dei fogli di cartoncino o meglio ancora su dei fogli
di acetato, ritagliateli con le forbici. Basta disegnare la parte davanti con
la porta e una finestra, un muro laterale e un lato del tetto. Poi le
ritaglierete due volte nella pasta e avrete tutti i pezzi della cassetta.
Stendete
quindi la pasta a uno spessore di circa 1cm, non di meno altrimenti la casetta
rimane fragile. Appoggiate i disegni e ritagliate con un coltello pesante ben
affilato. Con un coltellino o degli stampini da biscotti ritagliate la porta e
la finestrina sul davanti.
Nei
muri laterali e dietro se volete potete anche non ritagliare finestre ma
disegnarle con la glassa o con cioccolato fuso.
Nel
disegnare il tetto cercate di farlo largo abbastanza che copra anche lo
spessore dei muri e che esca almeno 1,5cm in fuori dalle facciate della casa.
Perché, quando lo andrete a decorare, la glassa non vi coli sui muri
rovinandovi tutto. Inoltre una parte deve essere un po’ più alta dell’altra
perché si andranno a sovrapporre sulla sommità.
Disponete
tutti i pezzi su delle placche foderate di carta forno e infornate a 200° per
10 minuti. Fate raffreddare e procedete con la decorazione.
Per la decorazione:
200g
circa di zucchero a velo,1 limone,
confettini di zucchero colorati o argentati,
codette colorate,
confettini di cioccolato colorati,
cioccolato fuso, bianco o fondente,
cocco grattugiato.
Cominciate
a decorare i singoli muri. Preparate una glassa con metà dello zucchero a velo,
3 gocce di succo di limone e due cucchiaini di acqua fredda. Unite i liquidi
poco per volta, se occorre unitene ancora. Dovete avere una consistenza come la
colla vinilica. Se fosse troppo liquida basta aggiungere dell’altro zucchero.
Riempite
di glassa una penna da decorazione (sono in plastica morbida o silicone, si
trovano nei casalinghi o nei supermercati). Se non l’avete formate un cartoccio
a imbuto con della carta forno, fermatelo con un pezzetto di nastro adesivo
riempitelo con la glassa e tagliate la punta ricavando un buchino di 1mm circa.
Decorate
i muri a piacere, disegnando porte e finestre, ghirigori, cuoricini, stelline.
Completate mettendo confettini colorati a vostro gradimento. Fatelo quando la
glassa è ancora umida, così si attaccano. È divertente lasciar fare le
decorazioni ai bambini.
Lasciate
asciugare perfettamente le decorazioni.Se volete potete già decorare il tetto disegnando le tegole con la glassa o cioccolato fuso e applicando piccoli confettini.
Una
volta che le decorazioni sono asciutte dovete montare la casetta.
Preparate
altra glassa con pochissima acqua. Questa volta è meglio che sia più densa,
quasi come un dentifricio. Con un pennello o con la penna da decorazione,
spalmate una generosa striscia di glassa sui due bordi laterali della facciata,
all’interno. Applicate i due muri laterali. Teneteli fermi in piedi per qualche
minuto. Cementateli dall’interno con altra glassa.La glassa, per quanto sia densa, tende a colare in basso, sul piano di lavoro. Non preoccupatevi, quando è asciutta si gratta via col coltello.
In questa fase è meglio farsi aiutare da qualcuno, così mentre questi tiene i muri in posizione voi potete spalmare la glassa che cola con una piccola spatolina mettendola bene sulle giunture, lavorate sempre dall’interno così da fuori non si nota. Con lo stesso procedimento “incollate” anche il retro.
Attenzione: cercate di pulire
delicatamente la glassa che esce dalle giunture verso l’esterno, così non si
rovinano le decorazioni. Inoltre nel tenere fermi i muri cercate di non mettere
le dita sulle decorazioni esterne altrimenti si staccano e si sciolgono.
Quando i quattro muri sono ben solidi procedete con il tetto. Stesso procedimento. Se lo avete già decorato state attenti a non rovinare le decorazioni.
Io
non ho decorato il tetto perché volevo creare un effetto nevicata: una volta
incollato l’ho spalmato di glassa (densa) partendo dalla sommità perché
comunque tende a colare, ho ripetuto l’operazione più volte.
Infine
ho cosparso tutto con cocco grattugiato a pioggia, anzi a neve.
Come
dicevo, per fare una nevicata di questo tipo occorre che il tetto sia un po’
più largo dei muri, sia sul davanti che sul retro, e che scenda giù dalle parti
almeno di 2cm. In questo modo la glassa non cola sui muri rovinando le
decorazioni.
Lasciate
asciugare la casetta per almeno un paio d’ore. Staccatela delicatamente dal
piano di lavoro, aiutandovi con un coltello affilato e disponetela sul vassoio
di portata.
Potete
incollarla anche direttamente sul vassoio se è bianco, anche se la glassa cola
non si vede, anzi sembrerà decorativa se la spolverate di cocco, come neve.
Con
questa dose ho preparato anche degli omini, delle renne, stelline e alberelli. Con
bastoncini di pasta cotti ho fatto dei piedistalli, che ho incollato con la
glassa per far stare in piedi renne e abeti. Ho decorato tutto con glassa,
cioccolato bianco fuso e confettini.
I
biscottini si cuociono separatamente perché sono più piccoli della casetta,
bastano 180° per circa 8 minuti.
Ma è bellissima O_O complimenti, siete stati bravissimi ^_^
RispondiEliminaGrazie x il titolo del libro, stavo giusto pensando a qualcosa extra x il mio nipotino e quel titolo mi sembra perfetto ^_^
Goditi ancora quest'anno di infanzia che il tempo vola...ma a Babbo Natale si può credere anche da adulti, giusto???
Buone feste se non ci risentiamo <3
ma quanto è bella!stupenda!bravissimaaa!!!
RispondiEliminabuona giornata simona:)
Che bello questo post, ricco di ricordi, tradizioni e curiosità.
RispondiEliminaLa casetta di pandispezie è un classico nella mia famiglia ma purtroppo quest'anno non sono ancora riuscita a prepararla...chissà, magari nei prossimi giorni... La mia però è sempre un po' sbilenca e pericolante, mentre vedo che a te è venuta perfetta.
Un augurio di buone feste e a presto