Girovagando
qua e la nel web ho infine incontrato i Karjalanpiirakat,
ovvero i pasticcini careliani. Cioè tipici della Carelia che ho scoperto essere
una regione della Finlandia ai confini con la Russia. Terra incantata di
foreste e laghi quasi selvaggi.
Questi
pasticcini sono molto semplici, sia negli ingredienti che nel procedimento ma
sono molto carini da presentare. Hanno un
gusto molto delicato perché devono essere accompagnati da salse e
alimenti più sapidi, come una salsa a base di burro e uova, o anche panna acida
e pesce affumicato.
Io
li ho accompagnati semplicemente con una salsina a base di yogurt greco ed erba
cipollina tritata e una italianissima fetta di crudo. Molto fusion, direi!
Devo
confessare che non mi sono venuti perfettamente perché il ripieno di riso
doveva forse essere più compatto e cremoso, cioè avrei dovuto cuocere molto di
più il riso nel latte fino ad ottenere una sorta di budino. Ma anche così non
erano per niente male.
Karjalanpiirakat –
pasticcini della Carelia.
Ingredienti:
120g
farina di segale,30g farina bianca,
1l di latte,
150g di riso,
sale,
burro.
Cuocere
il riso nel latte bollente leggermente salato, finchè il latte è quasi
consumato. (In un’altra ricetta ho trovato il latte mischiato ad acqua in parti
uguali). Scolare e aggiustare di sale, lasciar raffreddare.
Impastare
le farine con 1dl di acqua fredda e un pizzico di sale, deve essere un impasto
morbido ma sodo e omogeneo.
Dividetelo
in circa 18-20 palline, stendetele in sfoglie sottili e ovali, mettete su
ciascuno una cucchiaiata di ripieno. Piegate i bordi verso il centro,
pinzandoli tutto intorno con le dita.
Spennellateli
con acqua e burro fuso e infornate a 250° per 15-20 minuti. (io li ho
spennellati con olio e acqua, in realtà)
Metteteli
poi sul piatto e copriteli con un canovaccio pulito, fateli intiepidire così
per un paio di minuti in modo da ammorbidire la pasta.
Servite
calde con burro montato con uova sode sbriciolate, oppure con panna acida o con
un formaggio fresco e cremoso. Ma anche con salmone o aringhe affumicate.
Variante personale (giusto per non
smentirmi): ho aromatizzato il latte con una foglia di salvia fresca, un pezzo
di sedano e un cipollotto tritato finemente. Ho poi eliminato sedano e salvia,
mentre il cipollotto si è mischiato al riso.
Anche
questa versione non è male, forse incontra di più i gusti della mia famiglia ma
non è quella originale.
Chissà che buoni.. questi la mia amica finlandese di certo li conoscerà! <3 Vanno assolutamente provati, mi incuriosiscono molto! Complimenti, l'aspetto è ottimo e sono certa anche il sapore :)
RispondiEliminaGrazie. Sei sempre così carina a passare da me! non sai che piacere che mi fa sapere che ci sono delle fedeli lettrici e spero nuove amiche che mi seguono!
RispondiEliminaVisto che puoi avere informazioni di prima mano ne approfitto: chiedi alla tua amica se questa ricetta è giusta o no, soprattutto la cottura del riso non mi convince.
Poi fammi sapere. Sono sempre pronta a ricevere consigli e aiuti!
Un abbraccio e grazie di esserci.
Manuela sono stupendi, li volevo fare anch'io e adesso li farò, grazie ancora cara e a presto
RispondiEliminap.s. tu fai parte anche dell'iniziativa dei Quanti modi di...? se non ci sei te la consiglio, è divertente e solo una volta al mese, ti metto il link se ti va dacci un'occhiata
http://quantimodidifareerifare.blogspot.it/
Non conosco questa iniziativa vado subito a vedere. Grazie per aver pensato a me.
EliminaComplimenti Manu, anche se non è la ricetta originale mi piacciono le tue varianti..questi sono da provare assolutamente!
RispondiEliminaComplimenti
la zia Consu
Ciao Consu. Bentrovata. sai che sto lavorando per te? Avrai presto mie notizie!
EliminaManu, que receta interesante, la anoto, besos
RispondiEliminaSono contenta che ti piaccia. un abbraccio anche a te!
Elimina...che brava...questa è una di quelle iniziatve che guardo con curiosità, ma che mi sembra difficile da affrontare...la tua proposta mi sembra ottima..complimenti!!!
RispondiEliminaCiao carissima! Grazie per i tuoi complimenti. Mi fanno un enorme piacere. Sono contenta di averti conosciuta!
RispondiEliminaSono già andata a cercare qualche ispirazione in giro. Certo che anche questa tappa non è molto facile. Almeno per me che non so nulla dei paesi nordici! Comunque cercherò di partecipare anche questa volta. Ci vediamo in Svezia!
RispondiEliminaGrazie Rosa! Benvenuta! Sono felice di averti divertito un po'. Ora arrivo subito da te. Volo!
RispondiEliminama che particolarità....nella forma assomigliano ad un famoso dolce sardo...vero?
RispondiEliminabravissima per tutto il lavoro che hai fatto!!!