Confesso che della Finlandia so poco e
niente. È uno di quei posti mito che un
giorno forse visiterò.
Nel mio immaginario di bambina troppo cresciuta
rimane il paese di Babbo Natale e delle renne. Dei giocattoli di legno e dolci
alla cannella. Delle slitte trainate dai cani attraverso immense distese di neve e foreste selvagge.
Il paese degli gnomi!
Quando ho saputo che questa tappa si sarebbe
svolta li confesso che non sapevo cosa fare, non conosco molto la cucina di
quelle zone e purtroppo non ho nessun amico che provenga da li o che ci sia
stato. Nessuno che potesse darmi qualche ricetta originale e sicura, almeno.
Così mi sono messa in cerca sul web.
Ho trovato un sito vivafinlandia.com/ricette dove
c’è un’ampia sezione sulla gastronomia con tante ricette, ho ritrovato anche la ricetta di certi
dolcetti che avevo già mangiato non sapendo che fossero finlandesi (i Kaneli
Kovapuustit), me l’avevano spacciati per svedesi. Ma forse ci sono anche li, in
fondo sono paesi vicini.
Però i questi giorni devo stare molto attenta a
quello che mangio e la cucina nordica è piuttosto pesantuccia, ricca di panna e
burro, carne e pesce grasso.
Mi è venuto in mente il mio libro sul pane del
mondo (IL PANE FATTO IN CASA) da dove avevo già preso la ricetta per i Welsh
Pot. Infatti c’è una bella carellata di pane scandinavo, meraviglioso e
interessante, soprattutto per l’uso di cereali alternativi e integrali: segale,
avena, orzo, l’ideale per il mio nuovo regime alimentare.
Ho cercato anche conferma sul web, non che non mi
fidi di questo libro ma visto che le autrici non sono finlandesi … insomma un
po’ di ricerca non guasta. (Comunque ho avuto prova che il libro è abbastanza attendibile attendibile, alcune
volte si perde un po’ nelle spiegazioni ma credo sia anche dovuto alla
traduzione)
Alla fine ho trovato molte ricette di pani
all’orzo e alla segale. Ho seguito una ricetta che mi sembrava più semplice e
molto leggera.
Premetto che non so assolutamente il finlandese,
il nome lo riporto come l’ho trovato sul traduttore di Google. Speriamo di non aver scritto una
parolaccia!
OHRALEIPIÄ –
PANE ALL’ORZO.
200g farina di orzo,
160g farina bianca forte (io manitoba),20g di crusca d’avena (questa l’ho aggiunta io)
200ml acqua tiepida,
50ml latte,
½ bustina di lievito di birra secco o 15g di lievito fresco,
1 cucchiaino di sale,
1 cucchiaino di miele.
Sciogliete il lievito nell’acqua con il latte, il
miele e 150g delle due farine mischiate.
Fate riposare la pastella 20 minuti, devono
formarsi delle bolle in superficie.
Versate la pastella nelle farine rimanenti,
mischiate con il sale e impastare energicamente.
Io ho aggiunto all’impasto anche della crusca d’avena,
perché l’ho ritrovata in alcune ricette di pane nordico e poi mi piace il
sapore rustico che da.
Dovete ottenere un impasto morbido e non
appiccicoso. Lavoratelo a lungo, sbattendolo sul piano di lavoro, allargandolo
e ripiegandolo, almeno per 10 minuti.
Se occorre unite poca acqua o farina, a seconda se
l’impasto lo richiede.
Formate una palla e mettetela in una ciotola con
il coperchio, oppure copritela con una pellicola, in modo che la superficie non
si asciughi. Fate lievitare circa 2-3 ore, l’impasto deve raddoppiare.
Sgonfiate l’impasto e lavoratelo energicamente per
un paio di minuti, poi formate una pagnotta. Praticate delle incisioni sulla
superficie e ponetela nella placca coperta con carta forno, coprite con un telo
e fate nuovamente lievitare per un’ora circa.
A questo punto ero indecisa se fare una pagnotta
tonda o allungata o addirittura un pane
tondo e piatto col buco al centro. Le informazioni che avevo erano eterogenee.
Io ho scelto di fare una pagnotta ovale, allungata ma non un filone.
Dopo l’ultima lievitazione spennellate il pane con
acqua o latte e cospargetelo con poca farina d’orzo e crusca.
Infornate a 220°, forno già caldo, per 10 minuti.
Nel forno introducete una teglietta con acqua calda. Poi abbassate la
temperatura a 180° e cuocete ancora 20-25 minuti.
A metà cottura togliete la teglia con l’acqua così
non si forma una crosta troppo spessa e croccante.
Il pane è cotto quando è ben dorato, anche il
fondo deve essere compatto e dorato e deve risuonare come vuoto se colpito con le
nocche.
Fate raffreddare il pane coperto con uno
strofinaccio. In questo modo la crosta diventa più soffice. Si conserva in un
sacchetto di plastica per alcuni giorni.
Il pane sta molto bene in accompagnamento ovviamente a salmone e panna acida ma anche a
salumi e formaggi, sia saporiti che più delicati. Io, causa dieta, l’ho provato
con bresaola e fiocchi di latte e mi è piaciuto molto.
Ma come posso non accettare un invito così speciale?! E' un pane meraviglioso e vorrei tanto, tanto assaggiarlo. :) Sei stata bravissima! Ho un'amica finlandese, sai? E' una bellissima terra da quanto mi raccontava.. Ti abbraccio forte, un bacione! <3
RispondiEliminaCiao. Che bella cosa avere amici in giro per il mondo. È una gran ricchezza. E poterli anche raggiungere... magari!
Eliminaciao Manu, grazie della tua ricetta, il libro ce l'ho anch'io e il tuo pane è davvero bello, mi piace il pane d'orzo, lo rifarò presto, un abbraccio... ti aspetto ancora
RispondiEliminaAnche a me, come ho scritto, la Finlandia affascina, i suoi boschi, che immagino popolati di gnomi, folletti e elfi sono uno dei luoghi che vorrei visitare, mi piace questo paese, che cura in modo particolare, la cultura e l'ambiente, ecco, soprattutto questo...ciao carissima
RispondiEliminaCiao. Dovremmo imparare a essere più rispettosi delle nostre risorse. In questo siamo indietro anni luce.
EliminaPer il pane non ho seguito la ricetta del libro ma ce ne sono alcune che farò di sicuro. Grazie. Ciao.
hola, he visita tu blog y me quedo por aqui, me encanto, seguimos en contacto. Te invito a visitar el mio http://madamenaroa.blogspot.com/, saludos desde Uruguay
RispondiEliminaCiao. Benvenuta! Sono felice di conoscerti. Verrò di sicuro a trovarti nel tuo blog. Mi spiace ma non so scrivere in spagnolo però lo capisco. Quindi teniamoci in contatto. Così imparo! Ho dei cugini a Punta del Este. Spero un giorno di visitare il tuo paese. Ciap a presto
EliminaDavvero interessante questo pane..io non conosco bene la Finlandia (anzi x niente..) ma questa ricetta è proprio da provare!
RispondiEliminaBravissima!
la zia Consu
Ha un gusto particolare. Sta bene col salato ma anche con un velo di marmellata...magari di fichi. Cpme la tua! Facciamo merenda insieme?! ;-)
EliminaCiao. A presto.
MAGARI!!!!
Eliminaciao! ti ho conosciuta grazie a on line link party..troppo bello il nome del tuo blog! ahahah!!nuova follower, se ti va, passa da me
RispondiEliminahttp://biologicamentebio.blogspot.it/
a presto! :)
Ciao. Grazie di essere passata. Verrò a trovarti con piacere e sarò felice di diventare tua follower. Il nome del blog rispecchia la mia vita: tanti buoni propositi ma poi... ;-).
EliminaOra sto rispondendo col cellulare. Appena ho una connessione decente col pc arrivo da te.
ma che bella questa ricetta, grazie anche delle spiegazioni accurate!un bacione simona
RispondiEliminaGrazie, sono contenta che ti piaccia. un bacione anche a te
EliminaCiao sono Isabella, ti conosciuta attraverso l'iniziativa on line link party... nella lista dei blog mi ha colpito il nome del tuo blog....ma fai solo ricette dietetiche, oppure non è possibile fare la dieta e si rimanda sempre al lunedì?
RispondiEliminaOra sono una tua followers se ti va passa a trovarmi nel mio blog che ... non ha nulla di dietetico....http://leviedelladolcezza.blogspot.it/
A presto Isabella.
Ciao Isabella piacere di conoscerti. Il titolo del mio blog è una presa in giro a me stessa: mi riprometto di stare un po' a dieta, anche solo un po' più equilibrata, ma quella promessa è sempre rimandata a data da destinarsi... a parte adesso che sono costretta a stare attenta per motivi di salute...ma finirà questo periodo di penitenza!;-) Intanto arrivo subito da te! Anche il tuo blog ha un nome davvero accattivante!
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