Va ora in onda: “VIAGGIO IN ESTONIA” della serie web “ABBECEDARIO CULINARIO EUROPEO” . Ringraziamo per la gentile ospitalità LYNNE del blog Cafelynnylu.blogspot.it che ne curerà la regia fino al 17 Novembre.
Come “signorina buonasera” ho un futuro. Mi manca giusto la collanina di perle e la cofana di capelli a schiaffo. Ve le ricordate? Quelle eleganti signore che con voce calda, sorriso rassicurante e dizione perfetta ci annunciavano i programmi tv.
Quando questi non si inseguivano a raffica tra una pubblicità e l’altra e quando la prima serata finiva ad un’ora ragionevole e non si confondeva con la seconda e la terza …!
Ho
divagato come al solito, volevo parlare dell’Estonia, invece ho parlato di tutt’altro.
Ma ormai mi dovreste conoscere: io non ho filtro, quello che mi passa per la
testa immancabilmente esce dalla bocca e dalle dita.
Anche
perché io dell’Estonia non so proprio un bel niente. Sono dovuta persino andare
a cercarla sull’atlante. Fa parte di quegli stati europei che stanno li
incastrati tra la Russia e la penisola Scandinava.
Uno
di quei paesi di cui non si sente mai parlare. O comunque troppo poco. Come il
Molise o le Marche in Italia.
O
per restringere il campo verso qualcosa di familiare, la provincia di Savona:
fateci caso, quando in tv si parla della Riviera Ligure in realtà si parla
sempre e solo di Portofino e le Cinque
Terre, poi si salta direttamente a San Remo, ma solo durante i Festival. Posti
incantevoli certamente, ma di tutti gli altri meravigliosi km di costa con
paesi e cittadine nemmeno un accenno, come se fossero stati inghiottiti da un
buco nero. Mah.
Dunque
dicevamo dell’Estonia: è entrata a far parte della Comunità Europea nel 2004; seppur
le sue vicende storiche sono simili a quelle degli altri paesi baltici, la sua
lingua e cultura la accomunano alla vicina Finlandia. Anche la lingua russa è
molto diffusa.
La
cosa che mi ha colpito di più (fonte Wikipedia) è che è stata classificata
dalle Nazioni Unite ad un livello molto alto come indice di sviluppo umano,
democrazia, istruzione, libertà economica, politica e di stampa. Il paese è
anche uno dei primi al mondo per innovazione, diffusione e utilizzo delle nuove
tecnologie, tanto da guadagnarsi il soprannome di e-Stonia.
È
anche uno dei paesi dell’eurozona col più basso debito pubblico!
Queste
cose fanno davvero pensare! E venir voglia di trasferirsi a Tallin!
O
meglio: non si potrebbe fare un programma Erasmus per i nostri politici?
Ovviamente non a spese dello Stato, ci mancherebbe altro, li vedrei bene come
“ragazzi alla pari”: a spalare uranio nelle miniere!!!
Il
piatto che ho scelto per rappresentare questo Stato è una ricetta tradizionale
per il Martedì Grasso. È estremamente semplice, infatti ci sono solo tre
ingredienti, quattro se si conta anche l’acqua. Però è anche molto gustosa.
L’ho
presa dal blog nami-nami.blogspot.it , è in inglese ma l’autrice è estone e racconta un sacco di cose delle sue
tradizioni.
VASTLAPUDER-
Barley Porridge with Smoked Pork
(Orzo con maiale affumicato).
(Orzo con maiale affumicato).
Ingredienti:
100g
di pancetta affumicata o guanciale ( potrebbe anche andar bene lo speck),200g di orzo perlato,
1 litro abbondante di acqua o brodo vegetale,
sale.
Tagliate
la pancetta o il guanciale a dadini piccoli, fateli soffriggere in un tegame
finchè sono croccanti. Unite l’orzo e fate insaporire un paio di minuti.
Unite
l’acqua o il brodo bollente, abbassate il fuoco e fate cuocere coperto per
circa un’ora mescolando di tanto in tanto. L’acqua si deve asciugare e l’orzo
deve rimanere leggermente al dente, se occorre far cuocere a fuoco più vivo e
scoperto per gli ultimi minuti.Aggiustate di sale e servite.
Io ho preparato anche una mia versione aggiungendo anche dei broccoletti che avevo fatto lessare nel brodo e saltare in una padella con un cucchiaio d’olio extra vergine d’oliva e uno spicchio d’aglio. Li ho aggiunti all’orzo a fine cottura e ho mescolato velocemente.
Se piace si può insaporire con un pizzico di peperoncino.
Ovviamente questa è una versione apocrifa.
I miei genitori pensionati giramondo han fatto l'hanno scorso un viaggio di due settimane in Estonia, Lettonia e Lituania e, come ogni volta quando tornan dai viaggi, trascorriamo una serata a guardar le foto. Loro ne son rimasti entusiasti ed io ho capito che fan parte di quei luoghi ingiustamente sottovalutati. Il tuo piatto mi ricorda la zuppa d'orzo trentina
RispondiEliminauna ricetta buonissima e originale!complimenti...baci simona
RispondiEliminaOttimo questo porridge e quel blog è fantastico, l'ho scovato anch'io e ho pescato la zuppa che ho pubblicato, ma i piatti erano tutti molto invitanti! A presto Manu, buon we e un abbraccio
RispondiEliminaquante ricette fantastiche si imparano con questa rubrica! rimango estasiata ogni volta!!!
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