domenica 27 ottobre 2013

TONNO O CONIGLIO?

Sono ancora viva eh! Non sono stata inghiottita da un buco nero, nemmeno mi sono trasferita nello Zimbawe. Anche se ogni tanto mi viene voglia di partire sul serio.
In questi giorni sono stata sempre indaffarata in qualcosa e la sera praticamente crollavo sul divano, con l’occhio sverso e un torpore pre-comatoso. Così conciata non avevo certo lo spirito di mettermi al PC, anche perché già sono una discreta frana quando sono completamente lucida!

E non posso nemmeno dire che i miei impegni quotidiani siano aumentati. Più o meno sono sempre gli stessi. Sono io che ho rallentato. Sarà stato il brutto tempo, la nebbia che opprimeva tutto, anche il mio metabolismo. Boh. Lo ignoro. Sta di fatto che ho faticato più del solito a stare dietro a tutto. Mi chiedo: se sono già così esaurita adesso, come farò quest’inverno quando inizierò a lavorare sul serio e starò fuori casa tutto il giorno?
Non lo so proprio, temo che il mio blog ne patirà parecchio.

La mia cucina non si è fermata, per carità, è solo che non ci pensavo nemmeno a allestire, apparecchiare, fotografare e quant’altro.
Io non so se capita anche ad altri, ma sta cosa di dover fare anche le foto mi sconvolge parecchio: fosse per me scriverei le mie quattro scemenze che la mia testolina alluvionata partorisce, la mia ricetta del giorno, anche quella di solito frutto dei miei esperimenti al limite del legale e bon, finita li.

Invece no, troppo facile, una blogger che si rispetti deve anche fotografare dato che ci vogliono le prove che tutta quella sbobba l’ha fatta davvero. Quindi ci si infila in un bel ginepraio perché poi ti prende la scimmia dell’impiattamento giusto, con la tovaglietta messa bene, con quel piatto che non usi nemmeno a Natale. Senza contare tutta la parte informatica: e scarica le foto, e sistema la luce spettrale al roastbeef, elimina la sfumatura verde alien del purè, scegli quale delle settantasette foto fa meno cagare, mettigli il titolo, perché non sia mai che qualcuno copi (vorrei vedere con che coraggio poi!), mettiti li a postare, linkare, prelevare banner, “spippolare variamente” con la tastiera, sperando che Blogger sia così gentile da non farti sparire tutto il post un attimo prima di averlo pubblicato!

Ma cosa pensavo quel giorno che ho deciso di aprire il blog? Non potevo andare a passeggio col cane? La verità è sotto sotto mi diverto parecchio, e mi da molta soddisfazione ogni volta che vedo pubblicata una mia “creatura” e ancor più quando vedo che ci sono state molte visualizzazioni. Ma ogni tanto fa bene anche prendersela comoda.

Per questo oggi vi parlerò di una ricetta di repertorio.
Di questo piatto ho già accennato QUI e QUI. Senza mai darvi la ricetta.
So che siete rimasti in spasmodica attesa per tutto questo tempo. Probabilmente non avrete dormito divorati dalla curiosità.
Sono stata crudele, nel lasciarvi nell’incertezza fin’ora, me ne rendo conto, ma adesso è venuto il momento di parlare.

Mettetevi comodi, spegnete i telefoni, perché questa è una ricetta che cambierà la vostra vita e quella delle vostre famiglie.

Se non siete piemontesi.
Se lo siete, probabilmente la conoscete già e la cosa vi lascerà bellamente indifferenti.

A parte gli scherzi, questo è un piatto molto semplice da fare. Si può preparare in largo anticipo, anche qualche giorno prima di usarlo, cosa di non poco conto.
Ma soprattutto fa fare bella figura con gli ospiti perché si presta ad essere presentato in tanti modi carini e sfiziosi.
Beh, se non è una bella scoperta questa, non so che dire.
Naturalmente la stessa ricetta si può rifare anche con un bel pollo o una gallina ruspanti.

 


 
 
 
 

TONNO DI CONIGLIO.

1 coniglio,
1 cipolla,
2 carote,
2 coste di sedano
1 foglia di alloro,
olio extra vergine d’oliva,
aromi a piacere (alloro, rosmarino, timo, aglio, peperoncino, scorzetta di limone, ecc.),
sale, pepe in grani.

Tagliate o fatevi tagliare dal macellaio un coniglio in pezzi. Se siete lui è bravo e voi siete convincenti, fatevi anche disossare la sella o schiena. Le zampe non occorre perché poi si disossano facilmente da cotte, ma già che c’è!!

Fate bollire una capace pentola d’acqua con sedano, carote, cipolla e alloro ben lavati. Salate leggermente. Lavate il coniglio con acqua corrente, immergetelo nella pentola, cuocetelo per un’ora circa, dalla ripresa del bollore, spegnete il fuoco e lasciatelo raffreddare nell’acqua.
Scolatelo, asciugatelo e tagliatelo a pezzetti eliminando con molta cura ossa e cartilagini.

Mettete via via i pezzi in due vasi di vetro da ½ chilo, alternandoli con aromi a scelta: spicchi d’aglio spellati, grani di pepe, chiodi di garofano, bacche di ginepro, rosmarino, timo alloro, peperoncino, scorzette di limone. Quelli che preferite, non troppi naturalmente.
Premete un po’ la carne per compattarla, versate l’olio fino a coprire, aspettate mezz’ora che l’olio si assesti poi rabboccatelo. Deve coprire bene la carne.






Chiudete bene i vasi e mettete in frigo per almeno una notte, meglio per 24 ore prima di mangiarlo. Conservatelo in frigo controllando che sia sempre ben coperto d’olio e consumatelo entro una decina di giorni.

Pare che una volta questo “tonno” si facesse nelle fattorie per consumare i conigli anziani e mantenere la carne a lungo. Presumo che per conservarlo a lungo occorra sterilizzare i vasetti ben chiusi, facendoli bollire in acqua. Io non l’ho mai fatto e non saprei dire come viene. Se qualcuno l’avesse già fatto me lo faccia sapere.

Questo coniglio è già buono al naturale, ma può essere utilizzato in tanti modi.

Io per esempio l’ho servito come antipasto in una insalata di finocchi, olive taggiasche, pinoli e aglio sott’olio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Avete letto bene: si tratta di aglio nuovo, fresco, fatto scottare con aceto e vino bianco, asciugato e messo sott’olio, come i funghi. Vi assicuro che non rinviene. Ma io sono ligure e forse non faccio testo!





Ma con un po’ di fantasia si prepara in mille modi:

-      con sedano, mele verdi e noci,

-      con peperoni e cipolle all’agro,

-      con funghi sott’olio,

-      con finocchi, grana e fettine di agrumi,

-      con un misto di verdure a vapore,

-      con la caponata di melanzane e zucchine,

-      con la ratatuja ligure tiepida,

-      con verdure grigliate miste,

-      inoltre tutti questi mix saporiti possono diventare anche ottimi condimenti per insalate di pasta, riso e cereali vari,

Vi bastano come idee o devo continuare? È o non è una preparazione furba?

 

Adesso vado a curiosare i miei blog preferiti. Se non mi si incrociano troppo gli occhi.

13 commenti:

  1. buonissima questa tua ricetta!hai ragione orni tanto bisogna anche prendersela comoda....ma le tue ricette sono originali e buone!buon lunedì magari con un bellissimo sole!baci simona

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    1. Si, finalmente oggi è spuntato un timido sole! Mi sono sentita rinascere!! Ciao Simo, buona settimana anche a te!

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  2. ma che ideona!! oggi vado a comprare un bel coniglio e provo, poi ti faccio sapere!

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    1. Prova e poi mi dici. Vedrai come è facile!

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    2. Il barattolo è pronto, in frigo, aspetto il primo novembre che ho amici a cena e lo proviamo....

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    3. Missione compiuta!!! Ottimo suggerimento, ho anche fatto un post sul mio blog con tanti ringraziamenti!! http://lakambusadimammacocci.blogspot.it/2013/11/tonno-di-coniglio.html

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  3. Ciao Manu, leggerti mi mette di buon umore, è così, rassegnati, perché qualunque cosa tu racconti, lo fai con la leggerezza di chi sa prendersi in giro, dono preziosissimo e raro! La tua ricetta la conosco e la preparo anche (sai gli amici piemontesi di cui ti ho parlato mi istruiscono!) ma grazie per tutti i suggerimenti per sfruttarla in pieno. Buona settimana, carissima, e a presto

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    1. Ciao Carla! Sono contenta quando riesco a far sorridere gli altri. in realtà sono molto ipercritica di me stessa così preferisco buttarla sul ridere che farmi del nervoso. Da quando sto in Piemonte ho scoperto cose che voi umani... ;-) !!!

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  4. ahahah...sempre troppo simpatica ^_^
    Io invece adoro (oltre ovviamente cucinare) anche tutto quello che sta dietro un post, dall'intero, alla ricetta per passare dalle foto..ti assicuro che strada facendo ti verrà così naturale che anche quelli che ti stanno intorno non si sconvolgeranno + se nel bel mezzo della cena ti metti a fotografe il tuo piatto (spesso anche quello degli altri :-O)!!!
    Intrigante ricetta, non ho mai provato ma sono davvero curiosa di sentirne il sapore..
    Buon inizio settimana!
    la zia Consu

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    1. Per ora ho risparmiato il resto dei parenti e amici, anche perchè ancora non lo sanno che ho un blog... non l' ho ancora detto... fin'ora ho preferito confrontarmi con persone che condividono questa mio hobby. A parte marito e figlio e un paio di amici cavie! Spero in futuro di sveltirmi di più col PC, ora sono una frana!! Ciao, un abbraccio.

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  5. Manu sei fortissima!! Mi piace un sacco il tuo modo di scrivere e penso che tu abbia fatto bene ad aprire il blog e a non uscire con il cane!!!!:)
    Io adoro preparare il "set fotografico", abbinate i colori, fotografare...soprattutto se posso farlo con calma, tipo in un dolce o in un piatto freddo!!:) e se il piatto è caldo, qualche foto decisamente più in fretta...ma ca bene lo stesso!
    Ho sentito parlare di questo piatto tante volte ma non l'ho mai assaggiato, penso sia buonissimo!!!!!:)
    Un bacione cara! Buona serata!

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    1. Eh ho visto come li prepari tu i set fotografici!! Già i tuoi piatti sono belli di per sè !!Mannaggia a te, mi fai un'invidia!! Ma di quella buona però! Io passo a trovarti, curioso e ... magari imparo!! Ciao.

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  6. Manu, tu post es muy original de principio a fin, y el plato exquisito, besos

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