Abbiamo
anticipato per ragioni editoriali, visto che la rivista più famosa del web ha
in serbo un sacco di articoli uno più bello dell’altro e si è rischiato
l’overbooking.
Comunque
sempre del Club del 27 si tratta, stesso gruppo di golosi impenitenti che si
“sacrificano” a testare ricette di libri, riviste o chef famosi.
Questa
volta però ci siamo dedicati ai fiori, o meglio al fiore per eccellenza, la
rosa.
Che
diventa protagonista in cucina sia con i suoi petali che sotto forma di
confetture, sciroppi, essenze.
La
redazione quindi ci ha fornito una serie di ricette con questo fiore tra gli
ingredienti, prese qua e la sul web e sulle riviste, tutte firmate da chef
prestigiosi.
Il
nostro compito è quello di rifarle cercando di rispettarle il più possibile.
Sinceramente
all’inizio avrei voluto saltare il giro, l’idea dell’essenza di rosa nel cibo
mi lasciava piuttosto perplessa. Anche perché l’unica volta che ho avuto modo
di assaggiarla non è stato un successone: si trattava di un dolce, che già di
per se era molto zuccherato, in più l’aroma molto forte dell’essenza di rosa
gli conferiva un sapore un po’ stucchevole. Se dico che mi è sembrato di
masticare una saponetta, rendo sufficientemente l’idea?
Magari
era proprio QUEL dolce a non essere ben riuscito.
Le
amiche del club, quelle più avvezze ad usare questo ingrediente, mi hanno
assicurato che è tutta una questione di dosi, per evitare l’effetto sapone.
Questo
consiglio e il fatto che le ricette scelte dalla redazione erano una più golosa
dell’altra, mi sono convinta a provare, a dare un’altra chance alla rosa e al
suo aroma.
Convinta
di me stessa sono partita ala ricerca dello sciroppo o dell’acqua di rose.
Cercare
il Sacro Graal è più facile.
Almeno
qui da me, nelle montagne monregalesi.
Ho
cercato ovunque: nel reparto etnico dei grandi supermercati, di quelli medi e
di quelli piccoli. Nei negozi bio-salutisti-vegan-naturopati. Niente.
Nei
dintorni non ci sono nemmeno negozi etnici. Pare che qui gli immigrati
preferiscano acquistare Toma e Raschera. Magari gli ingredienti più particolari
se li fanno mandare dai parenti rimasti al paese. D’altronde li capisco, mia
madre mi spediva il pesto quando abitavo in Calabria.
Lo
sciroppo di rose oltre che tipico dei paesi arabi è anche un presidio Slow Food
della Val Scrivia, sopra Genova. Ma non potevo andare né a Genova per cercarlo,
né a Torino per cercare un negozietto turco.
Comunque
la mia amica Ilaria, genovese doc,
sul suo bog ha la ricetta dello sciroppo di rose originale, io sono già andata
a copiarmelo. Se vi va lo trovate QUI.
Però
bisogna anche trovare rose fiorite e non trattate, cioè edibili.
E
visto che per ora qui non ci so o ancora, rimanderò a data da destinarsi.
Ma
una cosa alla fine l’ho trovata: la confettura di rose della Turchia. Sarò
sincera, non mi piace, è troppo dolce e stucchevole per i miei gusti. Non la
riuscirei a mangiare da sola, spalmata sul pane. Magari in abbinamento a
qualcosa di acidulo o speziato.
Devo
fare delle prove. Comunque mi è servita per superare l’impasse e realizzare
questo dolce. Grazie al consiglio di Giuliana,
ho ricavato una sorta di sciroppo di rose a partire dalla confettura e la
ricetta per il club è salva.
Io
ho scelto delle mini cheese cake ai lamponi e aroma di rosa, fresche e delicate,
della food blogger inglese Urvashi Roe, concorrente di Great Britain Bake Off. La ricetta è pubblicata su GreatBritish Chef ma lei ha anche un blog
molto bello dove ho trovato la ricetta per la pasta frolla con cui preparare le
tartellette. Vi scrivo le ricette così come sono in originale, nelle note metto
le mie modifiche che ho dovuto apportare per la mancanza dello sciroppo di rose.
Prima di andare avanti con la ricetta vi invito a dare un occhiata all'articolo di oggi di Mag About Food dove ci sono tutte le ricette del Club, davvero da non perdere.
Mini rose and raspberries cheesecake ( ricetta di Urvashi
Roe presa QUI)
200g
mascarpone,
200g
formaggio fresco spalmabile,
6 cucchiai
di zucchero a velo,
2 cucchiai
di sciroppo di rose,
12 lamponi
freschi,
12 petali di
rose freschi,
12 piccole
tartellette di frolla.
Lavorate a
crema i due formaggi con lo zucchero e lo sciroppo di rose. Se volete dare un
tocco di colore unite qualche goccia di colore rosa per alimenti. Io non l'ho fatto.
Con l’aiuto
della tasca da pasticcere riempite le tartellette. Guarnite ogni cheese cake con un lampone e un
petalo di rosa (che io non avevo).
Nota: se non volete usare il colore per alimenti, potete
schiacciare un paio di lamponi e filtrarne il succo attraverso un colino. In
questo modo si ottiene un colore rosato naturale e non si altera il gusto della
crema.
Le mie
tartellette erano piuttosto piccole e con quella quantità di crema ne ho
riempite il doppio.
Non ho trovato lo sciroppo di rose o l’acqua di
rose, invece ho trovato la confettura. Ho così seguito il consiglio di Giuliana
e ho diluito due cucchiai di confettura con 4-5 cucchiai di acqua, ho portato
ad ebollizione, ho eliminato i pezzi di petali filtrando con un colino. Ho ottenuto
una sorta di sciroppo molto zuccherato. Ne ho usato due cucchiai scarsi. A questo punto andrà ricalcolata la
quantità di zucchero nella crema. Aggiungetelo pian piano dopo aver messo lo sciroppo e sentite assaggiando quanto ne basta. Io per esempio ne ho messi solo 5 cucchiai.
Per le
tartellette (ricetta di Urvashi Roe presa QUI):
200g farina
00,
100g burro
freddo,
2 cucchiai
di zucchero a velo,
1 uovo
grande,
1 cucchiaio
di acqua fredda,
½ cucchiaio
di succo di limone,
un pizzico
di sale.
Impastate
nel mixer il burro a dadini con la farina, il sale e lo zucchero, azionate il
mixer a impulsi ottenendo delle briciole. Potete fare anche a mano lavorando
velocemente con la puta delle dita.
Unite
l’uovo, l’acqua fredda e il succo del limone, azionate ancora il mixer fino ad
ottenere un impasto omogeneo, raccoglietelo in una palla e avvolgetelo nella
pellicola. Fate riposare in frigo per
almeno un’ora.
Stendete la
pasta a uno spessore di circa 3mm, tagliate dei dischi e foderate degli
stampini da mini tartellette imburrati. Bucherellate il fondo con i rebbi di
una forchetta. Infornate per circa 10 minuti a 180°C, devono essere leggermente
dorate.
Nota: per evitare che in cottura si accartoccino o si gonfino,
lasciate la pasta leggermente uscire dai bordi e mettete gli stampini in frigo
per circa mezz’ora prima di infornare. Se avete i pesetti da pasticceria
usateli, o usate dei fagioli secchi.
bellissime, le ho fatte anche io e mi sono piaciute un sacco!
RispondiEliminaNon vado matta per le cheesecake, ma questi bocconcini sono proprio deliziosi...bravissima!
RispondiEliminache belline <3 brava cara
RispondiEliminaQueste tortine mignon sono deliziose ed invitanti. Un abbraccio e buon fine settimana.
RispondiEliminaQueste sono carinissime e pericolose, così piccine ... gnamme! Spariscono in un attimo ahahah
RispondiEliminaQueste mini tortine sono bellissime e deliziose.
RispondiEliminaBuon fine settimana :)
Ecco vedi, di sicuro con questa tua versione, il profumo di rosa si sente meno... non ci ho pensato!! Appunto la ricetta e le provo ;)
RispondiEliminaMeravigliose...viene voglia di addentarle... però poi mi sa che non ci si ferma ad una sola ;-)
RispondiEliminaBelle, da farci un pensierino!
RispondiEliminaIn effetti utilizzare erbe e fiori in cucina non è così semplice, bisogna saper bilanciare al milligrammo per evitare effetti indesiderati! Ma sono felice che tu abbia dato una seconda chance alle rose e queste tartellette devono essere divine..peccato non poter fare anche l'assaggio :-P
RispondiEliminaBuon we <3
Sai che sono proprio invitanti?
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