Primo giorno di Dicembre.
Adesso si. Adesso posso
finalmente scatenarmi con i preparativi per il Natale.
Io sono sempre un po’
restia a iniziare troppo presto e ultimamente c’è la tendenza di tirar fuori
gli addobbi dell’albero mentre ancora si mettono via sdraio e ombrelloni.
Un filino presto. Forse
si.
Io faccio la gnorri, la
superiore, la snob, però poi in realtà inizio a pensare a cosa fare per
rinnovare le decorazioni, a cosa cucinare per i vari pranzi e cene, a cosa
regalare ad amici e parenti, cercando anche di ricordarmi cosa ho regalato
l’anno precedente e cosa ho ricevuto per evitare figure barbine.
Diciamo che mi trattengo
fino ai Santi, poi mi prende la sindrome dell’Elfo di Babbo Natale e comincio a scartabellare libri e riviste di
cucina e cucito.
Si perché ogni anno mi
viene voglia delle decorazioni fai da te e quindi da bauli e cassettoni compare
una moltitudine di nastrini, stoffine colorate, pezze di feltro e pannolenci,
perline, aghi e fili. Ovatta che vola ovunque e colate di colla a caldo.
Il salotto viene invaso da
pile di riviste di cucito creativo che ho collezionato negli anni alla ricerca
di qualche idea. Adesso sono più tecnologica e mi affido pure ad internet.
Poi ogni anno non riesco a
fare mai tutto quello che mi prefiggo.
Perché mi sembra sempre
troppo presto per iniziare.
C’è tempo. Siamo solo a
Novembre.
Non è vero.
Novembre, per qualche strana
ragione è cortissimo. Son trenta giorni ma secondo me durano meno ore. Perché
in un attimo ti ritrovi alla Vigilia di Natale.
Per fare tutto quello che
mi è venuto in mente quest’anno avrei dovuto cominciare a pensarci a Ferragosto,
minimo.
Forse dovrei fare come gli
stilisti di alta moda, che preparano la collezione non dico la stagione prima,
ma addirittura un anno per l’altro. Adesso, per dire, staranno già pensando
all’Autunno-Inverno 2017-1018. La stagione estiva 2017 è già pronta da mesi.
Certo, così si perde un
po’ della poesia, ma è l’unico modo per star dietro a tutto.
Anche perché io tendo a
farmi prendere un po’ la mano, non mi limito a un paio di idee o progetti,
diciamo che spazio.
Perché io sembro una
signora sobria e amante del basso profilo, della festa intima e spirituale, ma
in realtà nel mio cuore e nella mia mente si nasconde una vera fan del Natale e
di tutto quello che ne comporta. Caciara pacchiana compresa.
Sotto la patina da Grinch
cova una decoratrice d’interni scappata direttamente da un set di un film di
Natale americano.
Avete presente come
prendono sul serio il Natale gli americani, almeno tutti quelli in possesso di
un giardino? O i nord europei? Ecco, più o meno così. O almeno vorrei.
Quest’anno mi sono messa
d’impegno, rubando tempo anche al blog.
Se tutto va bene tra
qualche giorno farò vedere cosa ho combinato. Cioè se riesco a finire tutto
almeno prima dell’Epifania.
Ho tralasciato il blog,
che tanto è già in coma farmacologico da mesi, ma non la cucina.
Perché da brava
food blogger la sindrome "elfica-natalosa" si riversa anche sul cibo.
E cosa fa un elfo di Babbo
Natale a Natale quando non incarta pacchetti o non cuce vestitini per bambole?
Ma che domande. Biscotti.
E io potevo iniziare il
Calendario dell’Avvento senza un biscotto?
C’è solo l’imbarazzo della
scelta. Ho tante di quelle riviste e libri sul tema che potrei seppellire di
dolci tutto il Polo Nord, renne comprese.
Anche qui gli americani
hanno una marcia in più: riescono a far biscotti con qualsiasi ingrediente,
possibilmente non più di tre per volta e senza nemmeno impastarli.
Praticamente buttano tutto
a casaccio in una teglia e oplà, ecco i biscotti.
Martha Stewart docet.
Nemmeno Harry Potter ne
sarebbe capace.
Dopo aver consultato le varie
Nigella, Martha, Lorraine e compagnia varia, dopo aver litigato con le
traduzioni degli ingredienti, la conversione tra cups e tablespoon in grammi,
dopo essermi scervellata su come sostituire degnamente il light-brown sugar e
la double cream con prodotti reperibili anche a Mondovì, alla fine mi sono
affidata alla cara, seria e attendibile Ada.
Ada Boni del Talismano
della felicità, che sulla piccola pasticceria ha scritto un intero capitolo del
suo tomo, con ricette tradizionali, semplici e rassicuranti.
Come questi biscotti che
vi vado a presentare
Sugli esiti delle mie
incursioni nella pasticceria anglosassone vi terrò aggiornati in un altro post,
la questione merita un discorso a parte.
Per oggi ha vinto Ada. Ha
proprio vinto, perché son riuscita a seguire a sua ricetta praticamente alla
lettera.
BISCOTTI AL MIELE dal Talismano della felicità di Ada Boni.
Ingredienti per circa
30-35 biscotti:
300g farina 00,
100g miele,
35g burro,
1 uovo medio,
½ tazzina (da caffè) di latte,
1 cucchiaino di
bicarbonato (io lievito per dolci).
In più io ho aggiunto:
1 pizzico di sale,
½ cucchiaino di zenzero,
½ cucchiaino di cannella,
cioccolato fondente per guarnire.
Fare una fontana con la
farina (io ho unito sale e spezie), versare al centro l’uovo leggermente
sbattuto, il miele e il burro sciolti e lasciati intiepidire e il latte in cui
avrete sciolto il bicarbonato o il lievito per dolci.
Impastate energicamente
come per la pasta frolla, stendete la pasta molto sottile, 3-4mm circa, e
ritagliate i biscotti nella forma a piacere.
Io ho lasciato prima
riposare la pasta una mezz'oretta in frigo avvolta nella pellicola, una volta
stesa e ritagliati i biscotti li ho disposti nelle teglie foderate con carta
forno e rimessi in frigo nuovamente per ancora mezz'ora o anche un’ora. A
questo punto li ho infornati a 180°C per circa 10 minuti. Sfornateli appena
iniziano a dorare.
Una volta freddi potete
lasciarli così o decorarli con cioccolato fondente fuso, che contrasta con la
dolcezza del miele.
Note:
Questi biscotti rimangono più morbidi rispetto ai normali frollini, vuoi
per la presenza del lievito, vuoi per il miele liquido al posto dello zucchero,
anche per la scarsa quantità di burro.
Credo anche che la consistenza più compatta e soffice e meno friabile
sia anche dovuta al tipo di impasto: burro e mele fusi e tiepidi invece del
burro freddo (E qui si spiega anche perché ho scelto stampini di forma
semplice: dopo la cottura renne e angioletti non avrebbero avuto un aspetto
tanto riconoscibile).
Il sapore del miele è marcato, sebbene non stucchevole, anche perché io
ho usato un miele di castagno, quello che ho in casa, l’unico che uso.
Consiglio quindi di usare un miele più delicato tipo quello di acacia o di
agrumi.
Le spezie sono una mia aggiunta, si possono omettere totalmente.
A presto proverò a sostituire il miele con lo sciroppo d’acero.
Altra modifica che proverò quanto prima è sostituire il latte con il
caffè, diminuire leggermente il miele e aggiungere poco burro.
Vi terrò informati sui risultati, tanto ormai sono entrata nel tunnel
del biscotto natalizio.
Ahahah Manu, sei proprio uno spasso ! Ti sei descritta così bene che mi par di vederti in azione. Pure io mi son rifiutata di postare sul blog qualcosa di natalizio prima dell'inizio ufficiale dell'Avvento. Concordo, novembre è cortissimo. E dicembre lo è ancora di più però. Quanto ai http://www.dolcementeinventando.com/2016/11/natalizia-il-menu-delle-feste-con.htmlbiscotti americani...beh...ho scritto da tempo che in fatto di pasticceria gli americani hanno moooolto poco da inseganrci. I libri delle "tizie" che hai citato, dimmi pure che son prevenuta (ma neppure più di tanto perchè ricette tratte da quei libri negli anni ne ho viste più d'una nei vari blog) non li scambierei con nessuno di quelli dei nostri grandi professionisti. Meglio il talismano della felicità ..anche perche con un titolo così...il successo è assicurato Ti segnalo che questa ricetta è perfetta per questo contest: http://www.dolcementeinventando.com/2016/11/natalizia-il-menu-delle-feste-con.html
RispondiEliminaahahah...sei uno spasso Manu! Io invece quest'anno sono stata impossessata dalla sindrome da Grinch..non credo nemmeno addobberò la casa! In compenso sono dietro a pandori e panettoni da regalare..la cucina non sto dietro agli umori di nessuno, nemmeno i miei U.U
RispondiEliminaI tuoi biscotti al miele devono essere profumatissimi con tutto quel miele e le spezie..l'aggiunta del cioccolato fuso è una vera chicca :-)