Seconda
proposta per il contest del Parmigiano Reggiano.
Contest
che vede più di 200 food bloggers di tutta Italia sfidarsi alla corte di una
delle nostre eccellenze gastronomiche senza esclusione di colpi.
Basta
andare sul sito 4cookingparmigianoreggiano.com e sfogliare le centinaia di ricette che sono state raccolte. Una più golosa
dell’altra.
Le
regole del gioco sono poche e semplici, come semplice ed essenziale deve essere
la cucina che dobbiamo rappresentare.
Si
tratta, come vi avevo già raccontato, di creare un piatto con soli 4
ingredienti di cui uno deve essere ovviamente il Parmigiano. Sono concessi come
ingredienti ausiliari solo acqua, olio, aceto, sale, zucchero, spezie ed erbe
aromatiche, insomma i condimenti.
Non
è facilissimo come potrebbe sembrare. Anche perché si tratta anche di creare qualcosa
di goloso, stuzzicante e originale. Che riesca a conquistare i membri della
giuria.
Io
non so se la mia proposta sia così originale ma di sicuro è golosa.
Sono
partita dall’idea di creare un primo piatto, la pasta si sposa benissimo col
parmigiano si sa, e mi sono orientata verso la pasta fresca ripiena.
Potevo
utilizzare la pasta fresca all’uovo pronta, considerarla come se fosse un
ingrediente unico, il regolamento lo avrebbe permesso, ma ho voluto andare più
all’essenzialità e preparare la pasta solo con acqua e farina. Un po’ come
nella mia tradizione ligure.
Per
il ripieno ho accompagnato al Parmigiano altri due ingredienti d’eccellenza del
nostro paese: i pomodori datterini e il pane di Lariano.
Lariano
è un paese dei castelli romani, le bellissime colline che circondano Roma, il suo prodotto tipico è un pane saporitissimo
e profumato che viene preparato e cotto ancora con metodi antichi: acqua,
farina semi-integrale, lievito naturale, lunga lievitazione, cottura in forni a
legna, con legna di castagno
Quando
avrò più tempo dedicherò un post alle mie ultime ferie enogastronomiche, ma vi
dico subito che una delle mie tappe è stato Lariano, in caccia di questo famoso
pane.
E
mai fermata fu più felice. Poi vi dirò cosa ho comprato in quel forno, o meglio
cosa non ho comprato, forse farei prima.
Ho
scelto il Parmigiano a stagionatura 24 mesi, perché ha un gusto abbastanza
deciso e sapido da sostenere egregiamente gli altri ingredienti ma nello stesso
tempo non li copre.
Insomma
i 4 ingredienti ci sono: Parmigiano, pomodorini, pane e semola di grano duro.
Aggiungendo
solo acqua e pochi condimenti il piatto è pronto.
Ho
pensato di aggiungere un tocco di Piemonte, giusto per completare il giro
d’Italia, dando ai ravioli il “plin”, il pizzicotto che viene dato in chiusura
per dar loro la tipica forma un po’ ripiegata. Li ho fatti solo un po’ più
grandi del normale.
Mentre
li preparavo e mio figlio mi stava intorno cercando di rubarne qualcuno crudo,
mi sono messa a pensare a quando anch’io lo facevo da piccola, mentre mia nonna
o mia zia confezionavano i classici ravioli alla ligure, rischiando così clamorosi
mal di pancia.
Spesso
mia nonna ne preparava qualcuno un po’ più grande e me lo faceva cuocere sulla
stufa a legna se era inverno o altrimenti lo friggeva. Era una merenda
deliziosa.
Questo
ricordo mi ha fatto venire l’idea di presentare questi ravioli fritti, belli
caldi, come antipasto, aperitivo o stuzzichino. Insieme a una crema fatta con
parmigiano, poco olio, acqua tiepida e un pizzico di paprika dolce.
Veramente
li abbiamo provati in entrambe le versioni, bolliti e fritti, e devo dire che
ci hanno soddisfatto tutti e due.
Quindi
fino all’ultimo sono stata indecisa quale variante presentare al concorso. Alla
fine ha vinto il fritto. Perché il fritto è sempre il fritto. Perché forse,
dico forse, di pasta ripiena al concorso ce n’era già a sufficienza … forse,
perché la pasta ripiena non è mai troppa.
Comunque
io vi do la ricetta per farli entrambi. Anche perché è la stessa, varia solo la
cottura finale.
Ravioli del plin al
Parmigiano, pane e pomodori confit con crema di parmigiano e paprika. In due
cotture diverse.
Ingredienti per 4-6
persone:
300g
semola fine,
200g
Parmigiano Reggiano stagionato 24 mesi grattugiato
più 3 cucchiai per le cialde,
100g
mollica di pane casereccio raffermo,
300g
pomodorini datterini.
Olio
extra vergine d’oliva,
acqua
qb,
origano
secco,
paprika,
sale,
zucchero.
Scottate
i pomodori in acqua bollente, eliminate la pelle e tagliateli a metà, salateli
leggermente, cospargeteli di origano e un pizzico di zucchero e fateli cuocere
a 80°c per circa 2 ore, finché sono asciutti.
Riducete
la mollica a cubetti piccolissimi e inumiditela con dell’acqua fredda.
Tenete
3 cucchiai di pomodorini da parte e frullate il resto con il pane strizzato, un
cucchiaio d’olio e metà del parmigiano grattugiato fino ad ottenere un composto
omogeneo e sodo. Se fosse troppo molle unite poco pangrattato.
Impastate
la farina con due cucchiai di olio, un pizzico di sale e acqua fredda q.b. per
ottenere una pasta morbida e omogenea.
Tirate
la pasta sottile con l’apposita macchina e
distribuite delle palline di ripieno un po’ più grosse di una nocciola.
Chiudete la pasta a raviolo. Potete dargli la forma che volete, classica
quadrata, a triangolo, mezzaluna, a fagottino o tortellino.
Io
ho dato la forma dei “raviolini al plin”, tipici piemontesi, cioè con la
pieghina o pizzicotto. Li ho fatti un po’ più grandi di quelli originali.
Disponeteli
man mano su vassoi di carta cosparsi di farina. Teneteli in luogo fresco.
Si
possono preparare anche il giorno prima, coprire i vassoi con sacchetti di
carta e tenerli in frigo. (Oppure si possono congelare, sempre sui vassoi e una
volta duri conservarli in un sacchetto di plastica in freezer.)
Per la salsa al Parmigiano
e paprika:
preparate una crema facendo sciogliere i parmigiano rimasto con un cucchiaio di
olio d’oliva e poca acqua tiepida. Insaporite con paprika dolce a piacere.
Per
le chips di parmigiano: distribuite
su una padella antiaderente il parmigiano grattugiato a cucchiaini formando dei
cerchi più o meno uguali. Scaldate la padella finché il formaggio comincia a
fondere e formare delle crespelle. Appena iniziano a dorare e il bordo a
sollevarsi staccatele con una paletta, adagiatele su un piccolo mattarello in
modo da dargli la forma e fatele raffreddare. Procedete velocemente perché le
cialde tendono a raffreddarsi subito.
Assemblare il piatto.
A
questo punto si possono utilizzare in due modi: come divertente stuzzichino,
magari come aperitivo, antipasto o per un buffet. Oppure come primo piatto
gustoso.
Nel
primo caso bisogna friggete i ravioli in abbondante olio di semi, scolateli su
carta assorbente e serviteli ancora caldi con la salsa al parmigiano e paprika,
i pomodorini rimasti e le cialdine di parmigiano.
Con
questo piatto partecipo al #PRchef2015.
Nel
secondo bisogna semplicemente lessare i ravioli in abbondante acqua leggermente
salata. Scolateli al dente, conditeli con la salsa la parmigiano (in questo
caso ometterei la paprika) e accompagnateli con i pomodorini confit rimasti e
le chips di parmigiano.
Voi
provate tutti e due i piatti poi fatemi sapere quello che avete preferito.
Che proposta sfiziosa ed originale..questo contest sta riempiendo la rete di ricette strepitose..complimenti!!!
RispondiEliminaIn bocca al lupo e vinca il migliore..io non saprei proprio scegliere :-P