Ho deciso di riprendere
con la rubrica sulle mie letture.
Quando ho aperto il blog
mi ero ripromessa di parlare solo dei libri che mi son piaciuti e abbinare a
ognuno un piatto che in qualche modo mi è stato ispirato da quelle pagine.
Bene.
Stavolta la missione non è
compiuta del tutto.
Nel senso che il libro di
cui vi parlo mi è piaciuto nonostante alcune riserve e il piatto che ho scelto
non c’entra nulla o quasi con la storia che è narrata.
L’unico punto in comune,
se vogliamo, è l’estate, le vacanze e la voglia di leggerezza.
Il libro ci rientra
perché è uno di quelli facili e veloci
che si leggono bene in vacanza, sotto l’ombrellone quando fa troppo caldo per letture impegnate ma si ha voglia di
svagarsi un po’ e sorridere sulle disavventure altrui.
Categoria letteraria che
ultimamente cerco come l’oro, perché di paturnie personali ne ho d’avanzo e un
po’ di leggerezza ci vuole.