Innanzi tutto chi è Elena.
Elena è
una blogger di quelle serie, di quelle vere.
Almeno per come intendo io essere una food blogger.
Perché quello che salta subito agli occhi andando nel
suo blog (Zibaldone Culinario) è la
passione vera per il cibo e per la cucina. Che si manifesta in un elenco
lunghissimo di ricette vere, collaudate, che spaziano dai piatti di casa sua,
alla cucina tradizionale italiana fino alla cucina etnica.
Senza stare a perdersi dietro alle mode del momento,
alle ricette tormentone, quelle che se non le posti non sei nessuno, quelle che
magari si prestano a essere impiattate e fotografate in maniera fighetta. Per
dire, da lei ci sono i muffins ma anche il cinghiale in umido.
Trovi i biscottini di Natale ma anche la pasta fatta
in casa.
Oggi parlo di lei perché è la protagonista di un gioco
carinissimo inventato da un’altra blogger di quelle vere, Flavia di Cuocicucidici.
Il gioco in questione è The Recipetionist ed è una sorta di scambio di ricette: ogni mese viene
indicato un blog che deve mettere a disposizione le sue ricette e chi partecipa
deve sceglierne una o più e rifarla, può leggermente modificarla, personalizzarla
ma mai stravolgerla, deve rimanere il più fedele possibile all’originale. Chi
vince diventerà poi protagonista del mese successivo.
Ogni mese mi riprometto di partecipare, anche perché
tra le “concorrenti” ci sono un sacco di blogger che stimo e che a rotazione si
sono succedute a fare da padrone di casa. Ogni mese per una cosa o per l’altra,
passo. È vero che, come dice Flavia, si deve pur cucinare tutti i giorni, ma a
volte gli impegni quotidiani sono così tanti che ti ritrovi a cucinare giusto
una fettina impanata, un piatto di pasta al burro o il minestrone, altro che
food blogger.
Però a pensarci bene è proprio questo lo scopo di avere
un blog di cucina: dare idee e ricette a chiunque ci viene a trovare e la più
grande soddisfazione è sapere che poi queste ricette vengono rifatte sul serio.
Ed è anche un po’ lo scopo di questo gioco.
Stavolta tocca a Elena e ho deciso che non potevo
certo passare la mano.
Poi qualche sera fa siamo andati a cena da amici e io
mi sono offerta di portare il dolce, così sono andata subito nel blog di Elena
per avere qualche idea.
Ho avuto letteralmente l’imbarazzo della scelta, ha
davvero fatto di tutto. La scelta è stata dura: c’era una torta al cioccolato
morbida e fondente, che però avevo già fatto simile altre volte, una strepitosa
torta al limone, ma non avevo i limoni bio oppure una torta alla ricotta con cioccolato, amaretti e caffè … fermi tutti … cioccolato, amaretti, caffè …
trovata! È questa, non ci sono dubbi.
Oltre tutto questa è proprio una ricetta della sua famiglia, che lei mangiava da bambina e che adesso prepara per suo figlio e i suoi compagni. Una torta da condividere con gli amici quindi perfetta per l'occasione.
Ho rispettato quasi fedelmente le indicazioni di
Elena: ho solo aumentato la quantità di cioccolato e forse ho usato gli
amaretti morbidi invece che quelli secchi, ma per me gli amaretti sono quelli
di Sassello, morbidi e poco amarognoli.
Questa è davvero ottima per un dopo cena, accompagnata
da una salsa calda al caffè e cioccolato, una salsa mou o una crema inglese.
Ma è ancora più buona il giorno dopo al mattino per
colazione con il classico cappuccino.
Vi ho fatto venire l’acquolina? Allora pronti con la
ricetta.
TORTA DI RICOTTA E
AMARETTI di Elena
Ingredienti
250g di farina
220g di zucchero
250g di ricotta
250g di farina
220g di zucchero
250g di ricotta
80g
di burro
50g
di cioccolato fondente a tocchetti o gocce di cioccolato (io ne ho usati 70g di
quello amarissimo al 70 % di cacao)
1 bustina di lievito per dolci
2 uova
10 amaretti*
caffè e /o rum
zucchero a velo
1 bustina di lievito per dolci
2 uova
10 amaretti*
caffè e /o rum
zucchero a velo
*Elena non specifica se amaretti secchi o
morbidi, credo siano quelli secchi guardando le sue foto, ma io ho usato quelli
morbidi di Sassello, perché ho trovato quelli e perché mi piacciono tantissimo.
Preparate
una caffettiera da due tazze di caffè, versatelo in una ciotolina e fate
raffreddare.
Non
occorre zuccherare. Potete aggiungere al caffè una spruzzata di rum o altro
liquore.
Io
ho usato solo caffè ma la prossima volta voglio provare a mischiarlo col Baileys.
Lavorate
lo zucchero col burro morbido, unite la ricotta e incorporate le uova intere
una alla volta, amalgamandolo bene prima di aggiungere il secondo.
Unite
poco a poco la farina setacciata con il lievito continuando a mescolare bene,
aggiungete le gocce di cioccolato o il cioccolato fondente tritato non troppo
finemente. Io ho tritato parte del
cioccolato un po’ più finemente in modo che in cottura si potesse sciogliere
leggermente.
Imburrate
o foderare di carta forno una teglia diametro 22cm (io l’avevo da 24cm, la torta rimane un filo più bassa ma viene bene lo
stesso), versate poco più della metà dell’impasto nella teglia, disponete
gli amaretti dopo averli bagnati nel caffè, ricoprite con il resto del composto
cercando di livellarlo delicatamente.
Io ho usato gli amaretti
morbidi di Sassello (ho trovato quelli) e forse li ho inzuppati un secondo di
più, quindi nel ricoprirli con l’impasto tendevano a rompersi, anche perché la
pastella è molto soda e non si allarga da sola. Consiglio quindi di non
inzuppare eccessivamente gli amaretti, farli affondare leggermente nell’impasto
premendo con delicatezza e distribuire la pasta rimanente a cucchiai iniziando
prima a riempire gli spazi vuoti e poi ricoprendo gli amaretti. Battete
leggermente la teglia per assestare il composto.
Cuocete in forno caldo a 180°C per circa 35-40 minuti.
Cuocete in forno caldo a 180°C per circa 35-40 minuti.
Ho già avuto modo di dire
che il mio forno è un po’ particolare, fa un po’ come vuole lui, quindi per
cuocere impasti che devono gonfiare devo abbassare la temperatura drasticamente
dopo i primi 5-10 minuti e aumentare un po’ i tempi. Altrimenti non mi si
lievita nulla. Quindi per i primi 10 minuti a 180°C poi ho abbassato a 160°C
per altri 40-45 minuti.
Sformare
quando si è raffreddata e spolverizzare con zucchero a velo.
Confesso
che ero molto scettica della riuscita: avevo usato una teglia più larga,
l’impasto era decisamente denso e ho fatto fatica a distribuirlo, gli amaretti
mi si sono sbriciolati un po’.
Donna
di poca fede: le ricette di Elena riescono sempre. Infatti la torta è cresciuta
bene e si è cotta alla perfezione, rimanendo umida e morbida, soprattutto nel
punto dove ci sono gli amaretti al caffè.
La
superficie non si è livellata in modo uniforme, forse per la presenza degli
amaretti o delle scaglie di cioccolato che hanno cambiato la consistenza
dell’impasto, ma devo proprio dire che mi piace un sacco anche così. Sembra più
rustica e soffice, inoltre mettendo lo zucchero a velo questo si deposita negli
avvallamenti rendendola più golosa.
Come
al solito cerco di dare un senso logico ai miei pasticci.
Elena
per favore reggimi il gioco ;-P
NOTA:
per un dessert o un goloso dopo cena accompagnare la torta con una salsa calda
al cioccolato, al caffè o al caramello, magari con una spruzzata di liquore.
Con questa ricetta partecipo a The Recipetionist:
Ciao Manu ela, a me piace molto la tua torta e mi ispira anche il contest .. vado a vedere, ma torno eh! ;) A presto!
RispondiEliminaMarina
Questi gioco è davvero divertente e permette di conoscere dei blog stupendi ed interessanti!
RispondiEliminaHai scelto una torta che è il top..non sai come ne vorrei una mega fetta ora :-P
Buona settimana cara e a presto <3
prima di tutto sono qua tutta rossa ...sono davvero imbarazzata da tanti complimenti... e poi devo dire che ti è venuta magnificamente.
RispondiEliminaHai ragione sul dire che gli amaretti che ho usato erano quelli secchi, perchè qui si trovano soprattutto quelli, con i morbidi sarà ancora più buona, ne sono sicura. Quanto alla superficie, è proprio così che deve venire, non liscia ma con qualche cunetta dovuta agli amaretti... sei stata bravissima! e sono molto contenta che sia piaciuta, è una torta rustica, senza pretese, ma ottima per la colazione e anche per un fine pasto se abbinata con la crema giusta... grazie! un bacione!
Al posto della ricotta posso usare il latte? Quanto?
EliminaSemplicemente meravigliosa e tanto ma tanto golosa....complimenti a te e a Elena
RispondiEliminaBeh mia cara innanzittuo mi fa un enorme piacere averti al THE RECIPE-TIONIST, e hai iniziato alla grandissima, un dolce che sa di casa, ma di casa con tanto calore e bontà!! Sulla riuscita della torta, conoscendo la fonte, non avevo il minimo dubbio, mi piace anche l'idea che avendola provata tu stia già pensando a qualche variante per personalizzarla...hai preso in pieno lo spirito del gioco e mi rende "orgogliona"!!! Grazie mia cara, buona serata Flavia
RispondiEliminaP.S. anche tu eh sei una vera food blogger ;)!!
in questa torta hai unito due ingredienti che adoro nei dolci: ricotta e amaretti, per cui che dire scusa ma te la copio!
RispondiEliminabaci
Alice