lunedì 16 novembre 2015

LA TORTA DI RICOTTA AGLI AMARETTI E CAFFÈ DI ELENA.

Innanzi tutto chi è Elena.
Elena è una blogger di quelle serie, di quelle vere.
Almeno per come intendo io essere una food blogger.
Perché quello che salta subito agli occhi andando nel suo blog (Zibaldone Culinario) è la passione vera per il cibo e per la cucina. Che si manifesta in un elenco lunghissimo di ricette vere, collaudate, che spaziano dai piatti di casa sua, alla cucina tradizionale italiana fino alla cucina etnica.





Senza stare a perdersi dietro alle mode del momento, alle ricette tormentone, quelle che se non le posti non sei nessuno, quelle che magari si prestano a essere impiattate e fotografate in maniera fighetta. Per dire, da lei ci sono i muffins ma anche il cinghiale in umido.
Trovi i biscottini di Natale ma anche la pasta fatta in casa.

Oggi parlo di lei perché è la protagonista di un gioco carinissimo inventato da un’altra blogger di quelle vere, Flavia di Cuocicucidici. Il gioco in questione è The Recipetionist ed è una sorta di scambio di ricette: ogni mese viene indicato un blog che deve mettere a disposizione le sue ricette e chi partecipa deve sceglierne una o più e rifarla, può leggermente modificarla, personalizzarla ma mai stravolgerla, deve rimanere il più fedele possibile all’originale. Chi vince diventerà poi protagonista del mese successivo.

Ogni mese mi riprometto di partecipare, anche perché tra le “concorrenti” ci sono un sacco di blogger che stimo e che a rotazione si sono succedute a fare da padrone di casa. Ogni mese per una cosa o per l’altra, passo. È vero che, come dice Flavia, si deve pur cucinare tutti i giorni, ma a volte gli impegni quotidiani sono così tanti che ti ritrovi a cucinare giusto una fettina impanata, un piatto di pasta al burro o il minestrone, altro che food blogger.

Però a pensarci bene è proprio questo lo scopo di avere un blog di cucina: dare idee e ricette a chiunque ci viene a trovare e la più grande soddisfazione è sapere che poi queste ricette vengono rifatte sul serio. Ed è anche un po’ lo scopo di questo gioco.
Stavolta tocca a Elena e ho deciso che non potevo certo passare la mano.

Poi qualche sera fa siamo andati a cena da amici e io mi sono offerta di portare il dolce, così sono andata subito nel blog di Elena per avere qualche idea. 
Ho avuto letteralmente l’imbarazzo della scelta, ha davvero fatto di tutto. La scelta è stata dura: c’era una torta al cioccolato morbida e fondente, che però avevo già fatto simile altre volte, una strepitosa torta al limone, ma non avevo i limoni bio oppure una torta alla ricotta con cioccolato, amaretti e caffè … fermi tutti … cioccolato, amaretti, caffè … trovata! È questa, non ci sono dubbi.
Oltre tutto questa è proprio una ricetta della sua famiglia, che lei mangiava da bambina e che adesso prepara per suo figlio e i suoi compagni. Una torta da condividere con gli amici quindi perfetta per l'occasione.

Ho rispettato quasi fedelmente le indicazioni di Elena: ho solo aumentato la quantità di cioccolato e forse ho usato gli amaretti morbidi invece che quelli secchi, ma per me gli amaretti sono quelli di Sassello, morbidi e poco amarognoli.
Questa è davvero ottima per un dopo cena, accompagnata da una salsa calda al caffè e cioccolato, una salsa mou o una crema inglese.
Ma è ancora più buona il giorno dopo al mattino per colazione con il classico cappuccino.
Vi ho fatto venire l’acquolina? Allora pronti con la ricetta.










TORTA DI RICOTTA E AMARETTI di Elena

Ingredienti
250g di farina                                                                                                                 
220g di zucchero                                                                                                         
250g di ricotta
80g di burro                                                                                                                
50g di cioccolato fondente a tocchetti o gocce di cioccolato (io ne ho usati 70g di quello amarissimo al 70 % di cacao)                           
1 bustina di lievito per dolci
2 uova                                                                                                                             
10 amaretti*
caffè e /o rum
zucchero a velo

*Elena non specifica se amaretti secchi o morbidi, credo siano quelli secchi guardando le sue foto, ma io ho usato quelli morbidi di Sassello, perché ho trovato quelli e perché mi piacciono tantissimo.

Preparate una caffettiera da due tazze di caffè, versatelo in una ciotolina e fate raffreddare.
Non occorre zuccherare. Potete aggiungere al caffè una spruzzata di rum o altro liquore.
Io ho usato solo caffè ma la prossima volta voglio provare a mischiarlo col Baileys.
Lavorate lo zucchero col burro morbido, unite la ricotta e incorporate le uova intere una alla volta, amalgamandolo bene prima di aggiungere il secondo.
Unite poco a poco la farina setacciata con il lievito continuando a mescolare bene, aggiungete le gocce di cioccolato o il cioccolato fondente tritato non troppo finemente. Io ho tritato parte del cioccolato un po’ più finemente in modo che in cottura si potesse sciogliere leggermente.

Imburrate o foderare di carta forno una teglia diametro 22cm (io l’avevo da 24cm, la torta rimane un filo più bassa ma viene bene lo stesso), versate poco più della metà dell’impasto nella teglia, disponete gli amaretti dopo averli bagnati nel caffè, ricoprite con il resto del composto cercando di livellarlo delicatamente.
Io ho usato gli amaretti morbidi di Sassello (ho trovato quelli) e forse li ho inzuppati un secondo di più, quindi nel ricoprirli con l’impasto tendevano a rompersi, anche perché la pastella è molto soda e non si allarga da sola. Consiglio quindi di non inzuppare eccessivamente gli amaretti, farli affondare leggermente nell’impasto premendo con delicatezza e distribuire la pasta rimanente a cucchiai iniziando prima a riempire gli spazi vuoti e poi ricoprendo gli amaretti. Battete leggermente la teglia per assestare il composto.
Cuocete in forno caldo a 180°C per circa 35-40 minuti.
Ho già avuto modo di dire che il mio forno è un po’ particolare, fa un po’ come vuole lui, quindi per cuocere impasti che devono gonfiare devo abbassare la temperatura drasticamente dopo i primi 5-10 minuti e aumentare un po’ i tempi. Altrimenti non mi si lievita nulla. Quindi per i primi 10 minuti a 180°C poi ho abbassato a 160°C per altri 40-45 minuti.
Sformare quando si è raffreddata e spolverizzare con zucchero a velo.









Confesso che ero molto scettica della riuscita: avevo usato una teglia più larga, l’impasto era decisamente denso e ho fatto fatica a distribuirlo, gli amaretti mi si sono sbriciolati un po’.
Donna di poca fede: le ricette di Elena riescono sempre. Infatti la torta è cresciuta bene e si è cotta alla perfezione, rimanendo umida e morbida, soprattutto nel punto dove ci sono gli amaretti al caffè.




La superficie non si è livellata in modo uniforme, forse per la presenza degli amaretti o delle scaglie di cioccolato che hanno cambiato la consistenza dell’impasto, ma devo proprio dire che mi piace un sacco anche così. Sembra più rustica e soffice, inoltre mettendo lo zucchero a velo questo si deposita negli avvallamenti rendendola più golosa.
Come al solito cerco di dare un senso logico ai miei pasticci.
Elena per favore reggimi il gioco ;-P




NOTA: per un dessert o un goloso dopo cena accompagnare la torta con una salsa calda al cioccolato, al caffè o al caramello, magari con una spruzzata di liquore.



Con questa ricetta partecipo a The Recipetionist:


7 commenti:

  1. Ciao Manu ela, a me piace molto la tua torta e mi ispira anche il contest .. vado a vedere, ma torno eh! ;) A presto!
    Marina

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  2. Questi gioco è davvero divertente e permette di conoscere dei blog stupendi ed interessanti!
    Hai scelto una torta che è il top..non sai come ne vorrei una mega fetta ora :-P
    Buona settimana cara e a presto <3

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  3. prima di tutto sono qua tutta rossa ...sono davvero imbarazzata da tanti complimenti... e poi devo dire che ti è venuta magnificamente.
    Hai ragione sul dire che gli amaretti che ho usato erano quelli secchi, perchè qui si trovano soprattutto quelli, con i morbidi sarà ancora più buona, ne sono sicura. Quanto alla superficie, è proprio così che deve venire, non liscia ma con qualche cunetta dovuta agli amaretti... sei stata bravissima! e sono molto contenta che sia piaciuta, è una torta rustica, senza pretese, ma ottima per la colazione e anche per un fine pasto se abbinata con la crema giusta... grazie! un bacione!

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    1. Al posto della ricotta posso usare il latte? Quanto?

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  4. Semplicemente meravigliosa e tanto ma tanto golosa....complimenti a te e a Elena

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  5. Beh mia cara innanzittuo mi fa un enorme piacere averti al THE RECIPE-TIONIST, e hai iniziato alla grandissima, un dolce che sa di casa, ma di casa con tanto calore e bontà!! Sulla riuscita della torta, conoscendo la fonte, non avevo il minimo dubbio, mi piace anche l'idea che avendola provata tu stia già pensando a qualche variante per personalizzarla...hai preso in pieno lo spirito del gioco e mi rende "orgogliona"!!! Grazie mia cara, buona serata Flavia
    P.S. anche tu eh sei una vera food blogger ;)!!

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  6. in questa torta hai unito due ingredienti che adoro nei dolci: ricotta e amaretti, per cui che dire scusa ma te la copio!
    baci
    Alice

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