Non so voi ma io vivo perennemente di corsa. In
continuo affanno per riuscire a far tutto.
Anche perché ho sempre un miliardo di cose da fare e
altrettante me ne vengono in mente.
Ho un bel programmare, stilare liste, decidere
priorità, appiccicare post-it ovunque.
Eppure qualcosa mi sfugge ogni volta.
Forse dovrei semplicemente smetterla di voler avere
tutto sotto controllo e fare delle scelte.
Comunque adesso, mentre scrivo ho in forno ancora una
teglia di biscotti.
Quando saranno pronti dovrei anche riuscire a
fotografarli prima che sia troppo buio per farlo e magari postarli. Tutto
questo entro la mezzanotte di stasera.
Perché a mezzanotte scade il termine ultimo per
partecipare alla tappa ecuadoriana dell’ABCCulinario Mondiale, ospitato da Alessandra del blog Ricettedi Cultura. Poi basta, si cambia paese e continente, ci si ritroverà tutti
in Nord Africa, in Marocco.
In realtà avevo ben tre settimane di tempo per cercare
e preparare una ricetta ecuadoregna, non è che avessi proprio i minuti contati.
Ma tant'è sono riuscita a ridurmi all'ultimo minuti anche stavolta.
Anzi, mai come stavolta sono davvero in lotta contro
il tempo. Mai mi è successo che stessi scrivendo il post mentre la ricetta è
ancora in divenire, senza nemmeno una foto fatta, che quello è il meno.
Pensate che adesso sto scrivendo col PC sul tavolo di
cucina, in un angolo, con ancora la spianatoia e gli stampini dai biscotti
infarinati nell'altro e con gli occhi che vanno dallo schermo al forno, perché
è un attimo che mi si brucia tutto.
Tutto questo perché ultimamente ho saltato qualche
tappa di questo bellissimo gioco che coinvolge un sacco di blogger e non voglio
saltarne ancora.
L’Ecuador è uno stato che mi attira molto perché fa
parte dell’America Latina e io mi sento molto legata a quei luoghi, a quella
cultura. Si trova, come dice il nome stesso, a cavallo dell’equatore, ma
contrariamente a quello che si può pensare ha un clima e un territorio molto
differenziati: si va dal clima mite della costa alle foreste della cordigliera.
La cucina è molto varia, influenzata dalla mescolanza
di popolazioni indigene e immigrate da ogni parte del mondo che si sono
susseguite in questi territori e dall'abbondanza di prodotti locali.
Avevo già cercato notizie e ricette sull'Ecuador per
un altro post di poco tempo fa, quando ho parlato di un romanzo ambientato alle
isole Galapagos, che fanno parte di questo stato.
Allora avevo postato i Llampigachos, piccole frittelle di patate e formaggio. Avrei potuto riproporre quelle,
pubblicando nuovamente foto e ricetta, ma non volevo ripetermi. Così ho cercato
altro, a parte qualche piatto con ingredienti non facilmente reperibili dalle
mie parti, c’era veramente l’imbarazzo della scelta.
Infatti non sono stata capace di decidermi fino all'ultimo. Poi come succede a volte sopraggiungono altri impegni e mi son
ritrovata al pomeriggio della domenica che non avevo ancora fatto nulla. Cosa
potevo fare di domenica pomeriggio, di facile e veloce e con ingredienti già
presenti in dispensa. Biscotti, ovviamente.
Ho trovato la ricetta delle Galletas rellenas, i
biscotti ripieni. Ma non crediate che sia filato tutto liscio, perché di ricette
non ne ho trovata solo una, ma centinaia tutte diverse, anche perché questi
biscotti sono presenti un po’ in tutto il Sud America.
Gli ingredienti sono sempre quelli: burro, farina,
amido di mais, zucchero e uova. Cambiano le proporzioni, le quantità, chi ci
mette limone, chi cocco disidratato, chi farcisce col dulce de leche (che ho
fatto QUI), chi confetture varie,
chi non farcisce affatto.
Io come sempre ho cercato di fare una media del tutto
empirica delle ricette che ho trovato.
GALLETAS
RELLENAS – Biscotti ripieni ecuadoriani.
200g farina bianca,
150g burro,
60g amido di mais,
80g zucchero semolato,
30g cocco disidratato,
1 limone non trattato,
1 uovo intero grande,
confettura di fragole o altra frutta o dulce de leche.
Impastare le farina, l’amido, il cocco, lo zucchero
con l’uovo sbattuto e il burro morbido a pezzetti, unire anche la buccia di
limone grattugiata.
Formare una palla, avvolgerla nella pellicola e farla
riposare in frigo per almeno mezz’ora.
Stendere la pasta a circa 4mm di spessore e tagliare a
cerchi o a fiori. Possibilmente fate metà biscotti con un buco al centro.
Metteteli nella placca foderata con carta forno e mettete in frigo mezz’ora.
Infornate a 200°C per circa 10 minuti, appena sono
leggermente dorati tirateli fuori dal forno e fateli raffreddare. Accoppiateli
due a due (uno con il buco e uno senza) farcendoli con la confettura. Servite
cosparsi di zucchero a velo.
Si possono fare anche senza buco sopra. Possono anche
essere serviti semplici senza ripieno.
Se vi siete persi i Llampigachos potete trovarli QUI.
ciao Manuela, grazie per il tuo bellissimo commento.....sono felice che ti piacciono i miei lavori e io ti dico complimenti per i tuoi, i biscotti ottimi come tutte le tue ricette:)
RispondiEliminati abbraccio e i auguro una buona settimana
simona
Molto interessante questa sfida :-)
RispondiEliminaUn po' tutti facciamo fatica a stare dietro a mille cose, ma con l'impegno e la passione si fa un po' tutto, si va per priorità ovviamente.
Ottimi i biscotti.
Fabio
mi piace moltissimo questo gioco perchè permette di scoprire piatti davvero particolari. I tuoi biscotti sono davvero molto carini e immagino buonissimi!
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