Oggi è il compleanno di un’amica, Alessandra.
Amica di web, di blog, di social network e compagna di
avventura in questo mondo di pazzi e golosi impenitenti che è l’MTChallenge, di cui è ideatrice e
coordinatrice.
Quindi è anche la principale responsabile di tutte le
nostre paturnie culinarie mensili, con annesse tragedie dell’assurdo familiari,
negozianti portati all’esasperazione, allestimenti di set fotografici al limite
del surreale, minacce di divorzio, figli che vogliono trasferirsi in collegio
“almeno li non si deve aspettare le fotografie per mangiare che neanche a un
matrimonio!!”, ma anche riappacificazioni davanti a una nuova ricetta
sperimentata con successo.
È anche colei che ci ha trascinato con entusiasmo
nella splendida avventura dei libri dell’MTC.
Purtroppo non ho ancora avuto il piacere di conoscerla
personalmente. Per ora.
Non voglio fare un post melenso e magniloquente.
Non ne sono capace, non è nella mia natura e forse non
so nemmeno se lei lo apprezzerebbe davvero. Per quel poco che ho potuto capire
di lei.
Anche perché lei è ligure come me e se questo conta
qualcosa allora vuol dire che è una donna pratica, diretta, poco avvezza alle
smancerie.
Più portata a una sana ironia, che tutto purifica e
niente risparmia.
Ironia che per i liguri come me non significa sempre
nella battuta aperta e vivace di un romano o di un toscano, a volte è solo una
mezza parola, un mugugno, un’alzata di sopracciglio, ma c’è dentro tutto, non
serve aggiungere altro.
Quindi da donna diretta e franca non posso dire che
siamo amiche, almeno non nell’accezione tipica del termine: non ci siamo mai
viste ne parlate direttamente se non attraverso il PC e in tempi abbastanza
recenti. Della sua vita e della sua famiglia conosco solo quello che lei ci
racconta nel blog.
Però ho trovato una bella affinità di pensieri, gusti
e modi di fare.
E questo il più delle volte basta e avanza per farti
considerare amica una persona.
Anche perché a volte l’amicizia passa per vie
traverse. Si rivela la dove uno non si aspetta.
Basta una parola detta al momento giusto. Una frase.
Un incoraggiamento.
Per festeggiare il compleanno della Ale, tutti i
membri della community dell’MTChallenge si sono organizzati in un party
virtuale. Anche e soprattutto cucinando qualcuna delle sue ricette.
Io ho pensato di fare i canestrelli salati all’acciuga
che lei aveva postato due o tre anni fa sul blog Menù Turistico, dal quale è nato poi l’MTChallenge.
Dopo qualche periodo in cui si limitava a “tramare nell’ombra”
ha ripreso a postare meravigliose ricette con un blog tutto suo: “An old fashioned lady”.
C’erano un sacco di ricette tra cui scegliere, molti
dolci, forse più adatti a un party.
Invece io ho scelto qualcosa di salato. Perché io
preferisco il salato.
Perché adoro la pasticceria salata.
Perché questi biscottini li avevo già
preparati varie volte in tempi non sospetti, quando cioè non avevo ancora il
blog ma ero una semplice navigatrice.
Ma anche perché l’altra sera avevo ospiti a cena e
come aperitivo sono da “porca figura” assicurata, in più sono facilissimi e
velocissimi da fare e si possono
preparare anche il giorno prima.
Che volete farci sono ligure, pratica ed essenziale sino al midollo.
Che volete farci sono ligure, pratica ed essenziale sino al midollo.
Ovviamente non ho resistito e ho dovuto modificare la
sua ricetta. Ma di poco.
Del mio ci ho aggiunto solo i pinoli, che stanno a un
ligure come i ciccioli a un emiliano.
Secondi solo al basilico. E se avessi avuto anche quello …
Secondi solo al basilico. E se avessi avuto anche quello …
Disegno di Mai Esteve |
Canestrelli
salati con acciughe e pinoli.
Ingredienti per circa 30 canestrelli:
130g farina 00,
100g burro,
50g parmigiano grattugiato o grana,
30g pinoli,
2-3 acciughe sotto sale (io 2 cucchiaini di pasta di
acciughe),
qualche goccia di succo di limone.
Frullate finemente i pinoli. Se usate le acciughe
sotto sale sciacquatele bene sotto l’acqua fredda e tamponatele con un pezzo di
carta assorbente, poi riducetele in poltiglia il più possibile omogenea
eliminando ogni traccia di lische. Io ho usato la pasta di acciughe. Mescolate
i pinoli alla farina, unite il burro freddo
a pezzetti e iniziate a lavorali velocemente formando delle grosse
briciole. Unite tutti gli altri ingredienti e impastate il più rapidamente
possibile, unendo se occorre pochissima acqua fredda, giusto un cucchiaio o
due.
Bisogna cercare di lavorare il meno possibile la pasta
altrimenti si brucia il burro …
… ora
io questa cosa ve la dico come da manuale, come viene costantemente riportata in
ogni rivista, libro e trattato di cucina che si rispetti ma sinceramente mi è
sempre sembrata una raffinatezza per iniziati, un abracadabra tanto per farla
un po’cadere dall’alto. Io non ho mai visto la pasta prendere fuoco per
autocombustione spontanea se maneggiata troppo. Tutt’al più potrebbe
ammorbidirsi troppo l’impasto ma tenendolo un po’ di più nel frigo ritorna
bello sodo come deve essere. E vi posso assicurare che al momento dell’utilizzo
e all’assaggio non è che ci sia tutta sta differenza. Ma magari io non ho un
palato così raffinato.
Anche
perché è piuttosto vago il concetto di lavorazione rapida e veloce: dipende
dall’ umidità della farina, se il burro è troppo freddo, se ci sono altri
ingredienti liquidi.
Inoltre
un po’ la si deve lavorare, non possono certo rimanerci grumi di burro o di
altre cose.
Ma
certamente più la si manipola e più si scalda e diventa tutta appiccicosa e
molliccia col rischio di dover aggiungere troppa farina e farla poi rimanere
secca e gommosa in cottura.
Insomma voi lavoratela il meno possibile, appena
avrete una bella pasta liscia, omogenea e compatta smettete, avvolgete tutto
nella pellicola per alimenti e mettete in frigo per almeno mezz’ora. Ma si può
lasciare in frigo la pasta ben sigillata anche per qualche ora così se dovete
preparare un po’ di cose per la cena vi
potete organizzare con i tempi.
Se la pasta fosse davvero troppo molle, aggiungete
pochissima farina e compattatela alla bell’è meglio. Mettetela nel frigo, nella
pellicola per una ventina di minuti, poi stendetela col mattarello e
ripiegatela per tre o quattro volte. Richiudete nella pellicola e via in frigo
fino al momento dell’utilizzo, comunque ancora una mezz’oretta.
Senza tanto stress. Non si incendia il frigo,
tranquilli.
Fine della parentesi tecnico-puntigliosa.
Ora stendete la vostra bella pasta sulla spianatoia leggermente infarinata a uno spessore di circa 4mm. Con degli stampini per biscotti ricavate i frollini che adagerete sulla placca coperta di carta forno. Non hanno lievito, quindi in cottura crescono pochissimo ma voi lasciateli un po’ distanziati fra loro comunque.
Consiglio di tenere la teglia in frigo ancora 15-20
minuti. Così anche se nel formare i biscottini, ritagli compresi, la pasta si
fosse ammorbidita troppo, ecco che ritorna bella e compatta.
Infornate a 180° per circa 10-12 minuti, forno
statico. La placca deve essere posta nel ripiano centrale. Togliete dal forno
appena i biscotti iniziano a dorare in superficie. Lasciateli raffreddare
completamente prima di toccarli: subito saranno ancora morbidi e sembreranno
crudi, ma raffreddandosi diventano belli croccanti e friabili.
BUON COMPLEANNO ALESSANDRA!
Mitici canestrelli di Ale!
RispondiEliminaFabio
il tuo è stato uno dei primi post che ho letto- e uno degli ultimi, ai quali rispondo. Il perchè, lo lascio a quei silenzi così densi di parole di cui noi Liguri siamo maestri, e che tu hai così ben descritto nelle righe di introduzione. Mi limito a dirti che è tutto reciproco, ma veramente tutto, a partire dall'ammirazione sincera per la tua bravura, che si vena di simpatia ogni volta che leggo i tuoi interventi,così intelligenti, così puntuali, così capaci di centrare il bersaglio, con lo stile che ho imparato a riconoscere, in questi mesi (o forse anni) di frequentazione virtuale- e per finire con l'attesa di una buona stella che faccia incontrare due strade così vicine eppure così lontane. grazie, per avermi fatto sentire una persona speciale :-)
RispondiEliminaBuon compleanno anche qui, Ale!
RispondiEliminaBrava Manu, buonissimi!
:*
Un'idea deliziosa e unica questi canestrelli salati, complimenti!!!!!
RispondiEliminaBuonissimi questi canestrelli Manu, sei stata molto brava. E anche i canederli alla ligure, qui sotto sono un piatto delizioso, bacioni e buon we
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