Ieri era un bimbo timido e molto mammone, ora gironzola per il paese in bicicletta con gli amici e la mamma deve possibilmente evitare di farsi vedere a parte all’ora della merenda.
Il passaggio è stato così repentino che non me ne sono nemmeno resa conto.
Ora è uscito, aveva l’appuntamento con gli
amichetti al campetto. Gli avrò fatto tipo tremila raccomandazioni e stò
lottando con me stessa per non uscire e andargli dietro.
Anche dai nonni si è fatto la sua compagnia di
bambini che lo chiamavano ogni giorno per andare a giocare a calcio, al fiume
a pescare o al parco giochi.È giusto dargli un po’ di fiducia e autonomia, in fondo se non lo facciamo noi che viviamo in un piccolo paese, dove tutti si conoscono e c’è poco traffico … chi lo può fare?
Poi ormai ha quasi nove anni … quasi, tra poco, ma
sono ancora otto … è ancora così piccolo!!!
No, devo darmi un contegno … magari più tardi
faccio una passeggiata col cane e capito PER CASO nei pressi del campetto!!
Sono incorreggibile!
Avevo giurato che non sarei stata una di quelle
mamme apprensive che si rifiuta i vedere crescere il figlioletto. Che poi se
questi vengono su completamente imbranati e senza un briciolo di spina dorsale
la colpa è in gran parte dei genitori, mammina in testa, che non tagliano mai sto benedetto cordone. Poi le mogli si
lamentano che i mariti continuano a essere succubi di mammina!
Nel mio caso non posso dire di avere questo
problema: mio marito è andato via di casa presto e mia suocera non si può
proprio definire ingombrante e apprensiva. Ma d’altro canto nella mia famiglia
siamo tutti un po’ apprensivi, diciamo pure che l’ansia è insita nel nostro
codice genetico. Figurarsi che mia madre riusciva a dirmi “vai piano” anche
quando prendevo il treno per andare a scuola, e ho detto tutto. Quindi io, come
madre di maschio pre-adolescente, devo darmi una bella regolata!
Sono finalmente tornata a casa e ho ripreso
possesso della mia cucina.
Non che al mare non sia stata bene, per carità, ma
è bello anche tornare a casa, perché in fondo è questa per adesso la mia sede
principale.La casa in Liguria è ancora in divenire, prima o poi ci trasferiremo, ma per ora siamo in montagna e mi godo la situazione, poi si vedrà.
Perlomeno qui, sul cocuzzolo della montagna, c’è
una linea internet più che soddisfacente, mentre in questi giorni mi sentivo
isolata dal mondo e piuttosto frustrata perché non sono riuscita a postare
niente, mentre la mia mente contorta e le mie manine hanno continuato a
produrre.
Soprattutto perché ho potuto godere della verdura
fresca dell’orto di mio papà e devo dire che sono tornata carica di cassettine
e borse frigo … quindi ora avrò anche il mio bel daffare per congelare il
congelabile.
Intanto vi do una ricettina facile e veloce, come
sempre del resto.
Ho preso spunto da una ricetta di Cucina Moderna
Serie Oro- crostate e biscotti di qualche anno fa, ma l’ho un po’ modificata,
ça va sans dire, altrimenti non sarei più io.
Ho aggiunto anche i fiori di lavanda, perché in
questi giorni erano in piena fioritura e me ne sono portata un bel mazzo in
montagna. Per me sono il simbolo dell’estate e del mio paese natale.
Poi mi ha sempre incuriosito il loro uso in
cucina, ma non ho mai provato.
Mi sono decisa a provare anche spinta dalla sfida
di Luglio di Colors & Food: vola e giallo. Scelta molto intrigante, quindi
ho provato subito.
L’abbinamento con la crema al limone si è rivelato
molto felice: il profumo della lavanda rimane accennato, mitiga l’asprezza del
limone insieme alle mandorle senza prevaricare.
CROSTATINE CON CREMA DI LIMONE E LAVANDA.
Per la pasta
brisèe di ricotta e mandorle:
250g farina00,200g ricotta,
150g zucchero,
60g mandorle pelate,
1 cucchiaino di lievito in polvere,
un pizzico di sale.
Per la
crema:
2 dl panna fresca,2 uova,
120g zucchero,
50g mandorle pelate,
1 cucchiaio di maizena,
1 limone grande (non trattato),
1 bustina di vanillina,
3-4 spighe di lavanda fiorite.
Innanzi tutto preparare la pasta brisèe: tritare
nel mixer le mandorle con un cucchiaio di zucchero, molto finemente.
Impastare la farina con tutti gli altri
ingredienti, unendo se occorre poca acqua fredda.
Avvolgere l’impasto nella pellicola e mettere in
frigo per mezz’ora.
Nel frattempo preparare la crema: tritare molto
finemente le mandorle con un cucchiaio di zucchero. Scaldare la panna con due
spighe di lavanda ben lavate e asciugate, spegnere e lasciare in infusione
finché è fredda, poi eliminare la lavanda.
Sbattere le uova con lo zucchero e la vanillina,
unire le mandorle e la scorza del limone grattugiata. Spremere il limone,
filtrare il succo e unirlo alle uova insieme alla panna.
Imburrare gli stampini da cartelletta o degli
stampi per crostatina; stendere la pasta sottile e foderare gli stampini. Riempire la pasta con la crema e distribuire
a piacere qualche fiorellino di lavanda.
Infornare a 180° per circa 20 minuti.
Con questa ricetta partecipo alla sfida di Luglio
di Colors & Food : vola e giallo.
Tesoro, anch'io dico che non sarò una mamma invadente o apprensiva come lo è stata la mia..ma poi chi può dirlo??!! Genitori non si nasce e penso che sia giusto avere qualche preoccupazione o timore quando si vedono i proprio figli crescere..è anche una dimostrazione che ci teniamo a loro e non vogliamo che gli accada niente di brutto!
RispondiEliminaStai tranquilla e vedrai che con la buona educazione che gli hai dato non dovrai temere niente!
Buonissime le tue tartarelle..quasi quasi faccio un salto da te ad assaggiarne una ^_^
la zia Consu
Ciao Consu, è sempre un piacere vederti. Vieni quando vuoi. Per le tortine mi sa che arrivi tardi...ci hanno pensato mio figlio e gli amichetti...a volte le mamme servono!
EliminaCiao Manuela mi sono messa fra i tuoi lettori, magari quando verrai in Liguria avremo modo di conoscerci... e poi queste belle crostatine erano così invitanti, mi hanno dato un dolce benvenuto sul tuo blog... e il tuo ometto lascialo volare da solo, tutto quello che gli hai insegnato lo guiderà nella vita, senza incertezze. Ti abbraccio e ti aspetto ancora da me, se ti fa piacere, bacio
RispondiEliminaCiao Carla. Grazie per essere passata. Io sono un po severa e sbraito e tutto spiano, per ora è servito, speriamo anche quando sarà più grande!
EliminaMi piacerebbe davvero conoscerti meglio, anzi sarebbe bello fare "un'incontro al vertice" con le blogger di Liguria e dintorni, ma anche oltre perchè no!Chissà...!
uh mamma...come ti capisco bene...il mio ne ha ott e sto vivendo anche io le tue stesse ansie e questa estate cerchiam di dargli fiducia e renderlo piu' autonomo ora che e' in vacanza in un paese.ma quanto e' dura!!mi sono talmente immedimata in te che non ho commetatao queste crostatine dal sapore delicato e raffinato
RispondiEliminaciao Lucy! Che piacere vederti.Quella dei nosrti figli è un'età particolare: vorrebbero fare i grandi ma sono ancora piccoli e a volte è dura frenarli. Si va per tentativi.Ciao a presto.
EliminaCara manu, le tue tartellette sono meravigliose, mi sembra di sentire il profumo della lavanda...
RispondiEliminaBravissima, bella ricetta e bellle foto.
Per quanto riguarda le ansie di mamma, detto da una che ha una figlia di nemmeno dieci anni che già si atteggia a preadolescente, ti dico solo che ti capisco!
Un bacione
Bettina
Grazie Bettina, per i tuoi complimenti e per la solidarietà! Dobbiamo tenere duro!
EliminaHo provato a iscrivermi tra i tuoi lettori fissi ma non li ho trovati, scusa ma sono ancora un po' imbranata, comunque ti ho messo tra i preferiti così ti trovo subito.
Ciao, torna quando vuoi.
eccomi eccomi Manu, ho letto tutto d'un fiato il tuo racconto sull'autonomia del pargolo, dato che anch'io sono alle prese con l'argomento: il mio ne ha 11 ma è solo da un annetto che mi chiede di andare in piazzetta a giocare con gli amici. E' a 50 metri da casa, ma anch'io non mi rassegno a non andare a vedere "dov'è"...
RispondiEliminaChe belle queste crostatine al profumo di limone e lavanda, un'idea davvero freschissima e piena di profumi dell'estate, GRAZIE!!
ciao Cinzia! Ben trovata! Nei paesi piccoli, per fortuna o purtroppo, iniziano presto a scalpitare, perchè di solito stanno tutti insieme, piccoli e grandicelli. Quindi a novea nni si sentono già grandi ed è dura tenerli a freno.Io ci scherzo ma fremo!
EliminaPer fortuna nei paesi sono un po' nipoti di tutti e c'è sempre qualcuno che controlla e riferisce!Grazie a te per l'ospitalità sul blog,ormai è diventato un appuntamento fisso.
Ciao Manu, eccomi ancora. Se ti fa piacere essere mia followers, devi andare in fondo alla barra laterale e cliccare su "unisciti a questo sito", c'è una piccola procedura da seguire, facile facile, la stessa che ho seguito per mettermi fra i tuoi lettori. Ti abbraccio a presto, buona serata
RispondiEliminaBella idea mettere la crema alla lavanda nelle crostatine. In Provenza ho visto che usano i fiori di lavanda perfino nel paté di carne. :-)
RispondiEliminaciao benvenuta! Io non avevo mai usato la lavanda in cucina anche se ne avevo letto parecchio. non si finisce mai di imparare.
Elimina..tanto non mi piace il profumo di lavanda che dilaga nelle preparazioni industriali (soprattutto per la pulizia..)quanto mi piace quello del fiore naturale..in questi dolcetti è il tocco che le rende speciali!!!
RispondiEliminaQuando ho deciso di mettere i fiori nei dolci non ero sicurissima del risultato, avevo proprio paura che tra lavanda e limone avessero un odore un po' da detersivo ... invece sono buoni e delicati! Ciao e grazie della visita.
RispondiEliminaSono così carine! Devono essere davvero molto buone! A casa ho giusto della lavanda che vaga in dispensa da un pò, adesso gli ho trovato uno scopo!
RispondiEliminaCiao. Prova poi fammi sapere mi raccomando!Grazie di essere passata.
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