Non voglio certo addentrarmi
in tutte quelle teorie pseudo scientifiche sulle diete depurative o detox. In
giro per il web se ne leggono di ogni e non desidero certo aggiungere altre
chiacchiere alla marea di parole che già ci sono, spesso a sproposito e senza
alcun fondamento scientifico.
Anche perché non ne sarei
all’altezza, non avendo nessun titolo in proposito, inoltre questo non sarebbe
certo il luogo adatto visto che questo è un blog che è l’antidieta per eccellenza.
Del resto il nome lo dice chiaramente: a dieta da lunedì, ma visto che quel
lunedì non arriva mai non comincerò certo oggi che è mercoledì.
Però oggi è il mercoledì di
Idea Menù e un minimo di impegno bisogna pur metterlo, se non altro per essere
all’altezza dei piatti che hanno postato le mie compagne di avventura, Carla,
Consuelo e Linda.
Abbiamo pensato di ideare un
menù “depurativo” visto che le recenti feste ci hanno tutti un po’ stremato tra
dolci e prelibatezze varie. Depurativo però a modo nostro, intanto perché si
sviluppa come al solito in 4 portate. Quindi si tratta più che altro di un menù
un po’ più delicato e leggero, ricco di ingredienti considerati benefici per
l’organismo.
A me è toccato il secondo e
ho subito pensato al pesce, ovviamente una cottura breve e delicata, contornato
da verdure di stagione che pare abbiano proprietà depurative per fegato,
intestino e cistifellea. Queste lasciate crude per non alterare sapore e
croccantezza.
Ho preso spunto dalla mia
adorata cucina giapponese che della leggerezza ne ha fatto una bandiera. La mia
idea iniziale sarebbe stata un semplice sashimi con verdure crude, ma per
consumare il pesce crudo ci vogliono accortezze particolari e tempistiche che
non avevo.
Il pesce è un ottimo alimento
ricco di proteine nobili, sali minerali e vitamine, sufficientemente magro per
farne un alimento adatto a diete ipocaloriche o quantomeno bilanciate. Ma può
dare qualche problemino se non trattato come si deve. La freschezza non sempre
ci mette al riparo, perché anche nei pesci appena pescati possono esserci larve
e batteri che causano disturbi intestinali, una su tutte è la famigerata
anisakis.
Queste larve si distruggono
col calore, quando le carni raggiungono i 60°C e questa temperatura viene
mantenuta per 10 minuti le larve muoiono. Quindi con il pesce cotto non ci
sono problemi, anche se la cottura è breve.
Bisogna invece fare molta
attenzione al pesce crudo. Le larve non muoiono con nessun tipo di marinatura o
condimento: il succo di limone non cuoce in realtà. L’unico modo perché il
pesce crudo sia sicuro è quello di portarlo per un certo tempo a bassissime
temperature, cioè abbatterlo. Con gli abbattitori o surgelatori professionali
si raggiungono rapidamente i -30°C, quindi è sufficiente che questa temperatura
sia mantenuta per 24 ore e le larve sono belle che morte. In pescheria e nei
ristoranti, il pesce che può essere consumato crudo deve avere una certificazione
che ha subito questo trattamento, informatevi sempre e affidatevi a ristoratori
e commercianti fidati.
A casa, nel nostro freezer,
non si hanno queste temperature, al massimo si raggiungono i -20°C, quindi
occorre lasciarlo congelato almeno 4-5 giorni e riportarlo a temperatura ambiente
gradatamente nel frigorifero, senza sbalzi di temperatura drastici. Se non
potete seguire queste indicazioni, niente pesce crudo.
Io ho trovato degli ottimi
branzini di allevamento italiano, freschissimi ma tuttavia non adatti al
consumo crudo, non con le mie tempistiche. Ho quindi sfilettato i pesci, li ho fatti brevemente marinare e poi li ho passati in forno.
Per la salsa d’accompagnamento
mi sono lasciata ispirare da alcune ricette di Heinz Beck, nel suo libro
omonimo. Le sue sono più elaborate e raffinate, ovviamente, mentre io ho dovuto
adeguarle agli ingredienti che avevo, al piatto che avevo in mente ma soprattutto
alle mie capacità tecniche.
Ecco il menù completo, buon appetito.
Antipasto di Carla Polpette di spinaci e patate con salsa allo yogurt
Primo di Linda: Crema di lenticchie, carote e curcuma
Dolce di Consuelo Budino al cocco con salsa di cacao all'acqua
Filetti
di branzino marinati al mirin con insalata di verdure e salsa al
lime e sedano.
Ingredienti per 4 persone:
4 filetti di branzino con la
pelle,
1 bicchierino di mirin,
½ bicchierino di sakè,
erbe aromatiche miste (erba
cipollina, origano, maggiorana, prezzemolo)
1 foglia di alloro,
1 piccolo porro o cipollotto fresco,
2 carciofi,
1 finocchio non tanto grande,
2-3 coste di sedano bianco,
1 carota,
sale affumicato,
olio extra vergine d’oliva,
sale e pepe.
Per
la salsa al lime e sedano:
1 lime non trattato,
4-5 coste di sedano bianco o
verde con le foglie (verde è più aromatico)
200ml di fumetto di pesce o
brodo di verdura*,
2 cucchiai di sakè,
½ cucchiaio di amido di mais
o riso,
1 cucchiaino di aneto fresco
o le barbette verdi del finocchio,
pepe, sale.
Preparate prima la
salsa: grattugiate la buccia del lime ben lavato e tenete da parte. Spremete il
succo.
Lavate il sedano e
ricavatene il succo con una centrifuga, unite il succo del lime. Se non la
possedete, togliete i filamenti al sedano, tagliatelo a dadini e frullatelo finemente
con il succo di lime, filtrate.
Scaldate il
fumetto di pesce con il sakè, fate evaporare l’alcool. Unite il succo di lime e
sedano e stemperatevi delicatamente l’amido di riso facendo attenzione a non
far grumi: conviene sciogliere l’amido con un cucchiaio di brodo caldo e poi
metterlo nel composto. Fate addensare leggermente la salsa, unite la scorza del
lime, l’aneto o il finocchietto tritato e aggiustate di sale e pepe. Se la
salsa risultasse troppo acidula a causa del lime unite anche ½ cucchiaino di
zucchero di canna o miele d’acacia quando è ancora calda. Lasciate raffreddare.
Se volete una salsa più corposa potete unite un cucchiaio di yogurt bianco
compatto.
Mescolate il sakè
e il mirin, unite un cucchiaino di olio e un pizzico di sale e pepe. Disponete
i filetti in un piatto fondo e irrorateli con la marinata, fateli insaporire
per mezz’ora in frigo coperti con la pellicola.
Tritate le erbe
aromatiche, dovrete averne due cucchiai abbondanti, mescolatele a mezzo
cucchiaino scarso di sale grosso affumicato, cospargete il mix sul fondo di una
pirofila foderata di carta forno grande abbastanza perché il pesce ci stia in
un solo strato.
Sgocciolate bene
il pesce dalla marinata, adagiatelo sul mix di erbe dalla parte della pelle. Infornatelo
a 200° per circa 10-15 minuti. Se avete un termometro da cucina controllate che
abbia superato i 70°C al cuore del filetto.
Nel frattempo
preparate le verdure: mondatele e lavatele bene. Tagliatele a julienne sottile,
mescolatele e distribuitele nei piatti di portata. Salate e pepate leggermente
e condite con un filo d’olio d’oliva (facoltativo visto che il pesce è già
saporito e c’è la presenza di una salsa).
Con un coltello
affilato tagliate i filetti in bocconcini o straccetti eliminando la pelle e le spine,
distribuite il pesce sopra le verdure. Servite accompagnando con la salsa.
Oppure servite
semplicemente il filetto intero con l’insalata a fianco irrorando bene di salsa
e olio d’oliva a crudo,
Questo può
diventare un piatto unico semplicemente considerando le dosi indicate per due
persone anziché quattro.
*avendo sfilettato i branzini interi da
crudi, con le teste, le lische e i classici odori, ho preparato un fumetto di pesce
ristretto, che poi si può congelare in bottigliette di plastica da mezzo litro
o in contenitori più piccoli, e tenerlo
pronto in freezer. Si mantiene per circa un mese, massimo due. Se lo fate
ridurre molto diventa una sorta di sciroppo gelatinoso e potete congelarlo nelle vaschette del
ghiaccio, tanto ne basta poco per dare sapore, diventa praticamente un dado.
Per preparare il Fumetto di
pesce:
pulite e tagliate a pezzi due coste di sedano,
mezza cipolla o un piccolo porro, una piccola carota. Mettete in una pentola
con le teste e le lische di 2-3 branzini, orate o sogliola (no pesce azzurro) unite un
cucchiaio di olio d’oliva e fate tostare leggermente a fuoco vivo.
Bagnate con un bicchiere di vino bianco,
fate evaporare l’alcol e coprite con abbondante acqua calda. Portate ad
ebollizione, unite un mazzetto di erbe aromatiche (timo, alloro, salvia e gambi
di prezzemolo) e fate sobbollire per un’ora e mezza abbondante schiumando
spesso.
A questo punto filtrate attraverso una
garza o un setaccio molto fine e fate raffreddare, mettetelo in frigo per
qualche ora e filtrate nuovamente: le impurità e il grasso tendono a salire in
superficie col freddo. Adesso avete il vostro brodo o fumetto di pesce.
Se volete il fondo di pesce, occorre
ridurlo a fuoco basso ulteriormente per almeno un’altra ora finché non diventa
sciropposo, una volta freddo da frigo diventa quasi una gelatina, anche questa si può congelare in piccole porzioni, per utilizzarla basta farla sciogliere in acqua calda per avere un ottimo brodo di pesce,
Per maggiori informazioni circa il consumo del pesce crudo potete leggere qui:
Gazzetta Ufficiale - Circolare Marzo 1992
http://www.rivistadiagraria.org/articoli/anno-2010/il-pesce-crudo-e-il-problema-anisakis/
Wow Manu, ma che bella ricettina, io che adoro il pesce dovrò proprio tenerla in considerazione. Come va? iniziato bene l'anno freddo a parte? Un abbraccione a presto :)
RispondiEliminaQuesto piatto è davvero elegante, gustoso e prelibato! I miei complimenti x inpiattamento, scelta dei sapori e della salsa di accompagnamento molto particolare!
RispondiEliminaInoltre i suggerimenti x il fumetto sono eccellenti..che dire, sei esagerataaaa
Che meraviglia di piatto, per me un perfetto piatto unico. Grazie per tutte le interessanti e accurate informazioni!
RispondiEliminaBaci
Anche io non riesco a levarmi di dosso il post influenza, aspetto la primavera....
RispondiEliminaComplimenti per il tuo bellissimo blog! ti seguo!
RispondiEliminaSe ti va di ricambiare passa da me:
http://marycosmesi.blogspot.it