Mi rendo
conto di stare a metà tra Shakespeare e Marzullo.
Più il secondo, lo ammetto.
Ma questo è
il massimo che il mio cervellino è riuscito a partorire.
Mi ci vuole
riposo. Ma riposo vero. Che per me è cazzeggio puro senza guardare l’orologio,
senza impegni precisi, senza dover fare qualcosa per forza.
Utopia. Pura
e semplice utopia.
Invece quando
ho finalmente un giorno “libero” in realtà lo dedico a dare una parvenza umana
alla mia casa, a tentare di salvare in
extremis le piante che agonizzano disperate, a cucinare qualcosa di furbo da
salvarmi almeno altri due giorni di pranzi e cene. In pratica arrivo la sera
più stanca degli altri giorni.
Ogni tanto
un po’ di relax ci vuole, fa bene al fisico, al cuore e al cervello. ci si
ricarica.
Prendersi anche
solo un paio d’ore per fare qualcosa che ci piace e ci fa stare bene. Coltivare
un passatempo, dipingere, ricamare, ascoltare della musica, spostare il divano
e ballare in salotto, guardare in tv la maratona della serie preferita, leggere
un libro, disegnare, telefonare a un’amica che non si sente da tempo e chiacchierare
per ore, chattare con i vecchi compagni di scuola ritrovati. Piccole cose che
fanno bene.
A me, oltre
a tutto quello elencato sopra, piace leggere e scrivere.
Leggo libri di ogni
genere, vado a lune. Ho libri ovunque, pile sparse su ogni ripiano libero della
casa. E poi blocchi per appunti, quadernetti e fogli e foglietti dove annoto
ricette da fare, schemi di cucito, disegni e schizzi di cose in progetto che chissà se riuscirò mai
a portare a termine. Intanto disegno e volo con la fantasia. Ho un sacco di
racconti scarabocchiati qua e là. Qualcuno è solo una serie di frasi buttate
giù, bozze con mille cancellature. Magari un giorno mi ci dedicherò.
Ultimamente
mi sono convertita agli ebook. Ok lo ammetto sono ancora una carta-dipendente. Mi
piace avere fisicamente il libro, vedere quanto manca alla fine, tornare indietro
e rileggere qualcosa che mi è sfuggito, o mi è piaciuto. Se il libro mi piace
davvero mi accorgo di leggere seguendo le righe col dito o col segnalibro, so che è infantile ma lo
faccio solo se sono molto rapita dalla lettura, come se la volessi vivere
fisicamente. Tutto questo con gli ebook non si può fare. Quindi ne compro
ancora tanti, troppi per le dimensioni di casa mia.
Ma per una
come me che legge più libri contemporaneamente l’ebook è una comodità. Magari leggo
un saggio di fisica (mia passione) e lo alterno, per ovvi motivi a un thriller
o uno di quei romanzi rosa che più scemi non si può. O almeno una volta ci
riuscivo, ora faccio più fatica, sarà la vecchiaia che avanza. La cosa bella
del lettore elettronico è che ci si può portare dietro quanti libri si vuole,
iniziarli, cambiarli come si vuole.
Centinaia di
libri in un piccolo e leggero apparecchietto che sta comodo in borsetta.
Però ci
vuole una custodia per proteggerlo dagli urti.
E qui torna
in ballo il mio amato feltro. Ne ho realizzate due, decorate con figure
stilizzate di cani e gatti, che adoro.
Ho cucito anche
una custodia per occhiali da lettura o magari da sole se ci si appresta a
concedersi un ora di relax all’aria aperta. Le belle giornate stanno ormai
arrivando e una passeggiata col cane e un buon libro ci sta proprio bene.
A chi è ancora
fedele alla carta dedico un piccolo segnalibro da infilare sull’angolo delle
pagine, al posto delle orecchie (orrore).
E visto che
tutto questo è per la rubrica del DIY di MAG ABOUT FOOD, la rivista 2.0 più figa in assoluto che è nata da una costola
dell’MTChallenge, una citazione e un omaggio a quella pazza community non
poteva mancare.
Quindi ecco
l’UOVO da cui è partito l’MTC, al quale è arrivato con l’ultima sfida che si
conclude proprio oggi. Così ho fatto un piccolo segnalibro, che può essere una
fascia raccogli appunti o quaderni per noi che amiamo anche scrivere e leggere
di cucina.
A forma di
uovo ovviamente, fritto, all’occhio di bue o al tegamino che dir si voglia.
Come sempre
non sono sola in questa rubrica un po’ folle, con me c’è il solito gruppo di
matte scatenate.
Eliana ha
realizzato dei segnalibri specialissimi, altro che feltro e colla a caldo:
degli oggettini delicati e di classe ma anche simpatici e buffi.
Curiosi? Andate
a vedere subito QUI allora.
Gaia ha
pensato al Relax con la R maiuscola: la tanto anelata pennichella pomeridiana
che di solito è funestata da rumori molesti ed eccessiva luce. Per quest’ultima
ci ha pensato lei QUI. Vedere per credere.
E mentre si
schiaccia un pisolino perché non cercare di sognare qualcosa di bello? Chiara
ci agevola con il suo fantastico Acchiappasogni.
Occorrente per tutti i lavori:
feltro o
pannolenci in due o tre colori,
filo da
ricamo in tinta,
colla a
caldo.
Per la cover del Kindle modello a busta con
apertura in alto:
Misurate il
vostro e-reader e aggiungete un paio di cm per parte sia in altezza che in
larghezza: il mio per esempio misura 11,5 cm in larghezza e 16,5 cm in altezza,
quindi per la copertina a busta verticale ho calcolato due volte l’altezza del
Kindle, più circa 7-8cm per il ripiego, più 2-3cm dello spessore. Alla fine ho
ritagliato un rettangolo di cm 15 x 44 circa. Piegatelo come nella foto e
cucitelo nei due bordi laterali aperti con il punto festone. Proseguite a punto
festone anche sulla parte che andrà a fare da risvolto.
Se si
desidera applicare una decorazione alla custodia conviene procedere prima di
cucire i due bordi lunghi laterali.
Io ho
scaricato dal web dei disegni stilizzati di cani e gatti, li ho modificati a mio
piacimento ricavando sagome di carta da usare come modello. Li ho appoggiati su
dei ritagli di feltro, fermati con spilli e ho ritagliato tutto intorno con
forbici affilate.
Le sagome si
possono applicare con la colla a caldo o con la colla per tessuti, oppure con
dei punti decorativi: per esempio il semplice punto dritto realizzato con un
colore contrastante.
Io ho scelto
sagome di cani, gatti e relative impronte. Ma ci si può sbizzarrire con
uccellini, farfalle, fiori, se poi si è bravi a disegnare la fantasia non avrà
limiti. Conviene sempre scegliere disegni semplici e con pochi particolari perché
si ritagliano più facilmente dal pannolenci.
Per la cover con apertura laterale il procedimento è
sostanzialmente lo stesso: ho ritagliato stavolta un rettangolo di cm 37x19. Ho
piegato di 1/3 circa il lato lungo e cucito i bordi in alto e in basso e poi rifinito anche il resto sempre con il
punto festone. Anche in questo caso ho applicato le decorazioni prima di
chiudere i lati aperti.
Per il porta
occhiali:
misurate
grossomodo i vostri occhiali, larghezza, lunghezza e spessore. Ritagliate dal
feltro un rettangolo un 2-3 cm più largo degli occhiali e lungo un paio di cm in
più del doppio della loro lunghezza. Il mio rettangolo sarà quindi cm 8x
32circa.
Piegatelo a
metà ottenendo un rettangolo di 16x8cm e chiudetelo nei due lati lunghi col
punto festone. Prima applicate le eventuali decorazioni.
Per il
segnalibro zampina:
ritagliate
dal pannolenci due quadrati di cm 9x9 circa. Arrotondate un angolo ottenendo un
triangolo con la base molto bombata, come nella foto.
Decorate una
o tutti e due le parti, sovrapponetele con le decorazioni all’esterno e cucite
i due lati dritti perpendicolari sempre a punto festone.
Per l’uovo
segnalibro- raccogli fogli:
ho semplicemente
disegnato un uovo all’occhio di bue. Ho ritagliato due volte l’albume sul panno
bianco, una volta il tuorlo sul panno giallo e una volta su un foglio di
ovattina piatta. Ho cucito il tuorlo a uno degli albumi inserendo sotto l’ovattina,
ho usato un filo giallo in tinta.
Volevo ottenere
qualcosa che si potesse adattare a libri di diverso spessore, a blocchi per
appunti o fogli sparsi.
Così ho praticato
due tagli paralleli sul pezzo di albume inferiore e ci ho inserito il nastro. Una
delle due estremità del nastro l’ho bloccata all’albume con la colla a caldo, l’altra
è rimasta libera di scorrere. Ho cucito sopra l’albume col tuorlo, senza
prendere il nastro libero.
Sono delle bellissime idee e la tua realizzazione è impeccabile!
RispondiEliminaNice blogg post
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