Mi affaccio
un attimo dal mio limbo per partecipare alla sfida di settembre dell’MTChallenge. Anche questo mese sono sul
filo del rasoio.
Sinceramente
stavo per desistere. Ma l’argomento che ci ha proposto Cristina Galliti è molto interessante e goloso: la pasta col pesce.
Per me un
richiamo fortissimo visto che sono nata a due passi dal mare. Solo che abitando
in montagna non è molto facile trovare pesce fresco come si deve, a meno di
ripiegare su quello di fiume che, per carità, è molto versatile e gustoso ma ne
ho un po’ piene le tasche.
Per cui ho
tergiversato fino all’ultimo. Inoltre
questo periodo è un tantino complicato per me e mi sembrava di non avere lo
spirito giusto per approcciarmi a una sfida che merita un certo impegno. Il
pesce va trattato bene e non è facile da cucinare mantenendo il giusto
equilibrio di sapori.
Volevo
proprio gettare la spugna.
D’altro
canto mi sarebbe dispiaciuto non mettermi alla prova. A questa prova.
Per cui il
tarlo della sfida mi ha lavorato nel cervello per tutti questi giorni.
Essendo il
tempo ormai agli sgoccioli mi sono ritrovata a cucinare un semplice sugo di
pesce con gli ultimi pomodori dell’orto e le erbe aromatiche del mio balcone.
In realtà mi
piaceva l’idea di sfilettare un pesce da crudo, operazione che ho fatto poche
volte e su cui necessito di un po’ di pratica. Infine mi hanno regalato dei
coltelli nuovi che non vedevo l’ora di usare.
Ho scelto
l’orata, in primis perché le ho trovate belle, fresche e pescate in Italia,
ottima cosa visto che di solito le trovo di allevamento, poi hanno una polpa
delicata che si sposa bene con gli aromi mediterranei ed è perfetta per una
preparazione che richiede pochi secondi di cottura.
In effetti,
a parte l’operazione di filettatura del pesce e del successivo fumetto di
pesce, il sughetto si deve preparare mentre cuoce la pasta, anzi con la pasta.
Ho cercato di
cuocere i pomodori e il pesce il minimo indispensabile, solo quanto basta per amalgamarli un po', quindi li ho messi a crudo insieme alla pasta che ha finito di cuocere insieme a loro nella padella. Volevo che si sentisse ancora il sapore del pomodoro fresco e che il pesce non si disfacesse troppo.
Ho scelto
gli spaghetti integrali perché ultimamente mi piace il loro sapore e la loro
consistenza, sono ruvidi e corposi e trovo stiano bene con sughi leggeri che
contengono il pomodoro. Li ho fatti cuocere nel fumetto perché assorbissero il
gusto di pesce il più possibile.
Ho usato i
cucunci, i frutti del cappero, perché sono profumati ma di sapore un po’ più
delicato dei capperi veri e propri, cioè i boccioli. Questi arrivano
direttamente dalla Calabria.
Non so se ho
eseguito bene il compito assegnato da Cristina. In effetti mi sento un po’ come
a scuola, visto che lei è una maestra nel cucinare il pesce in tutte le sue
declinazioni.
La pasta è
stata spazzolata e già la prova famiglia è stata superata, ma so che potevo
fare di più, azzardare qualche abbinamento insolito o una tecnica un po’ più
articolata. Invece mi sono rifugiata sotto la coperta della cucina casalinga.
Anche
stavolta.
Aspetto di
sapere cosa ne pensano Cristina e Alessandra.
Intanto ecco
la ricetta.
Spaghetti integrali con sugo veloce all’orata,
pomodoro fresco e erbe aromatiche.
Ingredienti
per 2 persone:
160g
spaghetti integrali,
1 orata,
2 pomodori
maturi e sodi,
3-4 cucunci
sotto sale (frutti del cappero),
4-5 rametti
di prezzemolo,
qualche
stelo di erba cipollina,
3 rametti di
basilico,
1 spicchio
d’aglio,
1 gambo di
sedano,
1 scalogno,
½ carota
piccola,
½ bicchiere di vino bianco secco,
olio
extravergine d’oliva,
sale.
Per prima
cosa occorre pulire e sfilettare l’orata.
Eliminate le
squame raschiandole con un coltellino, con le forbici eliminate le pinne
dorsali e laterali. Evisceratela e lavatela molto bene anche all’interno.
Tagliate via la testa ma tenetela da parte.
Con un
coltellino affilato praticate un incisione sul dorso dalla testa alla coda,
infilate delicatamente la lama tra la carne e la lisca, lentamente staccate il
filetto superiore.
Sempre
procedendo dall’attaccatura della testa alla coda staccate la lisca dal filetto
inferiore. Eliminate le eventuali spine rimaste con una pinzetta.
Non buttate
via nemmeno la lisca, recuperate il più possibile tutti gli scarti, eccetto le
viscere naturalmente, serviranno per un fumetto di pese veloce.
Mettete i
filetti di pesce in frigo coperti con la pellicola.
Preparate un
fumetto leggero di pesce.
Pulite la
carota, il sedano e lo scalogno. Metteteli in una pentola con 3 litri di acqua
fredda, mettete anche i gambi del prezzemolo e gli scarti del pesce ben lavati.
Portate ad
ebollizione, unite mezzo bicchiere di vino bianco e fate sobbollire per circa
un’ora. Schiumate di tanto in tanto.
Filtrate
eliminando gli odori. Recuperate la polpa che è rimasta attaccata alla lisca, nelle
guance e nella testa del pesce e tenetela da parte.
Tenete da
parte circa mezzo litro di fumetto, il resto mettetelo in una pentola e
salatelo leggermente, servirà per cuocervi gli spaghetti.
Preparate il
sugo.
Sbollentate
i pomodori, spellateli, eliminate i semi e tagliateli a dadini non troppo
piccoli. Sciacquate i capperi e spellate lo spicchio d’aglio.
Lavate,
asciugate le erbe aromatiche. Tritate il prezzemolo fine con l’erba cipollina.
Spellate i
filetti di pesce e tagliateli a straccetti, quando sono ben freddi l’operazione
è più facile.
Portate a
bollore il fumetto di pesce leggermente salato, se fosse poco allungatelo con
dell’acqua. Versate gli spaghetti.
In una
padella capiente scaldate l’olio con l’aglio e i cucunci, unite la polpa del
pesce cotta e un cucchiaino di erbe aromatiche tritate.
Mettete
nella padella calda i pomodori, unite il pesce crudo e un pizzico di sale.
Eliminate
l’aglio.
Scolate gli
spaghetti ancora ben al dente e versateli nella padella con un mestolino di
fumetto caldo tenuto da parte. Terminate la cottura degli spaghetti e del pesce,
mantecandoli nella padella, se occorre unite altro fumetto.
In pratica
pomodori e pesce devono cuocere nei pochi minuti di mantecatura della pasta. Aggiustate
di sale all’ultimo.
Alla fine
unite poco prezzemolo ed erba cipollina tritati e qualche foglia di basilico
spezzettato con le mani.
un'ottima pasta, cos'hai da preoccuparti? gusti mediterranei centratissimi, ottimi i cucunci e bene che tu abbia sottolineato che hai scelto le orate fresche piuttosto che d'allevamento, tutta un'altra cosa! Anche gli spaghetti integrali con la loro nota dolce si integrano bene in un sughetto sì delicato ma saporito. Brava!
RispondiEliminabadando alla sostanza (anche le mie foto non sono e non saranno mai da copertina) la tua pasta la mangerei molto ma molto volentieri!!
RispondiEliminache meraviglia questa pasta! direi che ti sei affacciata dal limbo ma in grande stile!!
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