“Todo aquel
piense che la vida es desigual,
tiene que saber que no es asi,
que la vida
es una hermosura, hay que vivirla…
Ay, no ha
que llorar,
que la vida
es un carnaval,
es mas bello
vivir cantando.
Oh, oh, oh,
ay,
no hay que
llorar,
que la vida
es un carnaval,
y las penas
se van cantando …”
Forse un po’ brilla. Troppi mojito mi hanno dato alla testa.
Non pensate male di me eh. Per carità!
Ho dovuto fare delle ricerche, per dovere di cronaca, per amore della verità.
Ma
partiamo dall’inizio.
Dovevo
fare il babà. Quello vero. Quello napoletano DOC.
Direte
voi: ma che c’entra?C’entra. Perché non bastava fare un babà qualsiasi. Dovevo fare IL babà per l’MTChallenge di maggio. Cioè quello proposto da Antonietta di La trappola golosa.
Poi però come in ogni sfida che si rispetti dovevo anche cercare un accompagnamento diverso, sfizioso, creativo. Una presentazione degna di cotanta sfida.
E
qui mi sono cascate le braccia.
Che
faccio? Cosa propongo che non abbiano proposto già altre e in maniera
eccellente?Bagna al caffè? Già fatta.
Bagna al tè? Ovviamente un tè aromatizzato e rarissimo … poi rischiavo di dovermelo mangiare tutto da sola.
Crema al cioccolato, al pistacchio, alla rosa canina, alle bacche di … non so cosa!!
Che
caspiterina faccio? Panico.
Poi
mi è apparsa in sogno lei: Celia Cruz, con la soluzione a ogni problema.
In
realtà nel sogno c’ero anche io che ballavo la salsa vestita da creola (io che
sono diafana!) con un buffo cappellino di frutta in testa … una Vanda Osiris
del Caribe … con tanto di bois cubani intorno … ubriaca si ma scema no eh!Avrei preferito sognarmi Amaurys Perez … che balla la salsa … con me ovviamente … ma non si può avere tutto!!
Insomma
sono stata travolta dal ritmo cubano.
Sarà
perché dopo anni di insistenza mio marito ha ceduto e ci siamo iscritti a un corso
di balli latino-americani (mancano giusto i ballerini cubani, purtroppo).Sarà perché ormai in casa nostra non si sente altro che salsa e baciata. Anche in macchina veramente.
Sarà che spolvero al ritmo di 1-2-3 e 5-6-7.
Sarà che grazie al ballo ho perso “addirittura” 3 Kg e dico TRE, evento eccezionale che non capitava da anni!
Insomma
un babà ci sta tutto!
Ma
un Babà al Mojito con frutta tropicale e crema al cocco ci sta ancora meglio!
Per
la crema mi sono fatta ispirare da una ricetta di Omar Busi che ho adattato ai
miei gusti diminuendo il cioccolato bianco e aggiungendo il cocco.
Per
la gelatina invece ho sperimentato una ricetta di Diego Crosara, anche qui con
le eventuali modifiche personali (un tocco di rum non guasta mai).
Per
il Mojito è stato più complicato del previsto. Perché ho scoperto che la
ricetta che conoscevo non sarebbe quella originale cubana, ma una versione
europea. Ho fatto un po’ di ricerche e … sapete com’è, bisogna verificare … poi
mi sogno anche Perez che balla la salsa … col cappellino di frutta in testa!!!!
Non vi sembra una Rueda ?
BABÀ AL MOJITO.
Per il babà (io vi riporto la ricetta
di Antonietta esattamente come l’ha scritta lei in corsivo metterò le mie
considerazioni personali):
Ingredienti
300 g di farina bio tipo 0 Manitoba3 uova cat a grandi
100 g di burro
100 g di latte
25 g di zucchero
10 g di lievito di birra
½ cucchiaino di sale fino.
Lievitino
Sciogliere il lievito di birra con 50 g di latte
tiepido e 1 cucchiaino di zucchero e impastarli con 70 g di farina, tutti presi
dal totale degli ingredienti. Lasciar lievitare fino al raddoppio, coprendo la
ciotola con un telo inumidito (circa
mezz’ora).
Primo impasto
Versare in una ciotola il resto della farina (230 g),
fare la fontana, versarci il lievitino e le tre uova. Impastare schiacciando
ripetutamente nella mano l’impasto per amalgamare le uova e aggiungere un
cucchiaio alla volta di latte per ammorbidirlo un po’, man mano che se ne senta
la necessità, facendo attenzione a non renderlo molle; poi impastare
energicamente, sbattendolo verso la ciotola per una decina di minuti. (io praticamente non ne ho quasi più aggiunto
perché l’impasto era già molto umido, probabilmente la mia farina assorbiva
poca umidità, ho fatto fatica a
staccare l’impasto dalle mani, mi sono dovuta aiutare con pochissima farina). Coprire e lasciar lievitare per 80/90 minuti e comunque fino al raddoppio. (circa 2 ore)
Secondo impasto
In una ciotolina lavorare il burro a pomata,
impastandolo con il restante zucchero (20 g) e il sale. Aggiungerlo al primo
impasto una cucchiaiata alla volta facendo assorbire bene prima di aggiungere
la successiva. Lavorare per 5 minuti nella ciotola, poi ribaltare l’impasto su
un piano da lavoro e iniziare a lavorare energicamente piegandolo e sbattendolo
più volte per 15/20 minuti. Qui bisogna avere tenacia e resistenza perché
questa è quella fase in cui è possibile ottenere un babà spugnoso e morbido,
capace di assorbire e trattenere la bagna.Quando inizierà a staccarsi dalle mani e piegandolo manterrà una forma tondeggiante, senza collassare e vedremo l’accennarsi di bolle d’aria il nostro impasto è pronto.
Tenacia e resistenza davvero!
Perché non so a voi ma a me l’impasto è venuto molto molle e
appiccicoso e si attaccava alle mani e al pano di lavoro come colla. Meno male
che avevo seguito il consiglio di Antonietta di non usare la spianatoia di
legno, infatti si sarebbe appiccicato troppo. Ho impastato sul ripiano in marmo
della mia cucina, ma anche un ripiano in formica va benissimo, purché liscio e
non poroso.Comunque bisogna avere pazienza e lavorare energicamente senza cedere alla tentazione di aggiungere troppa farina, altrimenti si alterano le proporzioni degli ingredienti. Giuro che ne ho aggiunta pochissima, solo un paio di cucchiaini. Ma rischiavo di impazzire!
Per poterlo sistemare agevolmente nello stampo
preventivamente imburrato, staccare dalla massa dei pezzi di pasta
schiacciandoli con pollice e indice, come volessimo strozzarli, ottenendo così
6 palline.
Una volta completato il giro, con l’indice sigillare
gli spazi tra una pallina e l’altra, coprire con un telo umido e lasciar
lievitare in forno spento con luce accesa per 2 ore, fino a triplicare di
volume.
Io ho usato uno stampo da budino in
alluminio, che essendo molto alto e stretto frega un po’, nel senso che mi
sembrava che l’impasto ci stesse comodo, invece si è gonfiato talmente che è
uscito dai bordi. Sembrava un panettone!
Avrei dovuto metterne meno e cuocere
un paio di babà singoli.
“Lievito…sto lievitando…svulazzo!!”
Accendere il forno a 220°, raggiunta la temperatura
infornare, abbassare a 200° e cuocere per 25 minuti.
Dopo circa 10 minuti di cottura coprire con un foglio
di alluminio, per evitare che la superficie scurisca.
Il mio forno è un po’ troppo aggressivo
e tende a cuocere in fretta in superficie che si secca e poco all’interno,
quindi dopo 10 minuti di cottura ho abbassato ulteriormente la temperatura a
180°. Ho prolungato perciò la cottura di altri 5 minuti circa, mettendo lo
stampo un po’ più in basso e lasciandolo coperto con l’alluminio, così si è
cotto uniformemente anche sotto e dentro.
A cottura ultimata lasciar
intiepidire per 15 minuti e capovolgere il babà possibilmente in una ciotola
larga e bassa.
Per la bagna al Mojto.
Ingredienti:1lt acqua,
400g zucchero,
1dl rum chiaro,
2 lime (i miei erano piuttosto piccoli),
½ limone,
1 rametto di menta fresca.
Spremere
i lime e il limone, mettere il succo in un bicchiere grande con un cucchiaino
di zucchero e le foglie di menta. Mescolare energicamente e unire il rum.
Lasciare in infusione per 10 minuti.
Portare
a bollore l’acqua con lo zucchero rimanente, unire la miscela di rum
filtrandola con un colino. Lasciare che prenda bene il bollore poi abbassare la
fiamma e far sobbollire per almeno 10 minuti, anche 20, in modo che l’alcol
evapori del tutto e il liquido si riduca un pochino.Spegnere e unire anche le foglie di menta, far intiepidire.
A
questo punto bisogna bagnare il babà. Versare lo sciroppo sul babà ancora
tiepido, anche il babà deve essere tipeido. Veramente il mio era freddo perché
l’ho preparato la sera prima, una volta cotto e freddo l’ho messo in un
contenitore ermetico. Poi la mattina dopo l’ho preparato.
Io
avevo qualche remora a usare tutta quella bagna. Non amo molto i dolci troppo
inzuppati, che grondano sciroppo a ogni morso, ma mi sono fidata.In effetti ci vuole, soprattutto se lo si inzuppa da freddo, dopo che si è ulteriormente asciugato.
Ogni 15 minuti circa bisogna raccogliere lo sciroppo che è fuoriuscito dal dolce e irrorarlo nuovamente. Questo finchè il dolce tende a non espellere più liquido. Ci vogliono più o meno un paio d’ore di riposo e “bagnetti” in luogo fresco, poi è pronto per essere servito con la sua cremina di accompagnamento e tutto il resto.
Cremoso allo yogurt,
cioccolato bianco e cocco (da una ricetta di Omar Busi).
150g
yogurt bianco,300g cioccolato bianco (io solo 100g),
100g mascarpone (io 200g)
1,5dl panna (io 2dl)
5g gelatina in fogli,
2 cucchiai di cocco rapè.
Ammollare
la gelatina in acqua fredda. Sciogliere il cioccolato bianco a bagnomaria co 2
cucchiai di panna.
Frullare
lo yogurt con il cocco. Lavorare il mascarpone con un cucchiaio in modo che
diventi più cremoso. Incorporare lo yogurt al cocco.Sciogliere la gelatina strizzata con due cucchiai di panna, lasciare intiepidire e unirla allo yogurt, unire anche il cioccolato fuso tiepido.
Montare la panna rimasta e incorporarla delicatamente al composto.
Lasciare la crema in frigo fino al momento di usarla, comunque almeno mezz’ora.
300g polpa di ananas fresco,
150g zucchero,
1 cucchiaio di miele d’acacia,
2 cucchiai succo di limone,
2 cucchiai di rum.
Questa
si deve preparare il giorno prima.
Frullare
la polpa dell’ananas ben pulita con un cucchiaio di zucchero.Mettere il frullato in un pentolino con lo zucchero, il miele e il succo di limone, portare a bollore, abbassare la fiamma e cuocere a fuoco dolce per almeno mezz’ora mescolando spesso.
Deve sobbollire, meglio usare uno spargi fiamma.
Infine unire il rum e cuocere ancora 5 minuti a fuoco vivo, mescolando.
Questa gelatina non si addensa tantissimo.
Completiamo il dolce:
Mettete
il babà nel piatto di portata, spennellatelo generosamente con la gelatina
sciolta in un pentolino (ma questa non diventa mai troppo soda).
Guarnite
con ciuffi di crema e frutta fresca tropicale a fettine: lime, cocco, ananas, melone
nel mio caso, ma anche mango, papaia eccetera.Completate con un rametto di menta.
Servite con la crema e la gelatina in accompagnamento e naturalmente con il rum che gli amanti del babà alcolico aggiungeranno a piacere.
Ma
la vera chicca è irrorare la propria fetta con il Mojito vero e proprio,
ovviamente senza il ghiaccio. Poi vai di salsa!!!
Eccovi
la ricetta del Mojito, quella
originale (pare, secondo Wikipedia) di Attilio De la Fuente, barman della La Bodeguita
del medio a L'Avana,
inventata addirittura negli anni 20’.
Anche qui vi
do la ricetta che ho trovato su Wikipedia. Ma in giro ce ne sono tantissime un po’ diverse, perché tutti giurano di conoscere la ricetta del vero Mojito.
Quando andrò a Cuba (perché prima o poi ci vado!!) la prima cosa che farò è andare alla Bodeguita del medio e verificare di persona, nel frattempo mi toccherà fare un po’ di sperimentazioni. Per spirito di ricerca, sia chiaro.
Ricetta
originale
- Rum bianco cubano (5cl.)
- ½ lime;
- 2 cucchiaini di zucchero di canna raffinato
bianco
- un rametto di menta (6-8 foglie)
- ghiaccio a cubetti
- acqua gasata (o acqua di
Seltz o
soda).
Si prepara ponendo sul fondo del bicchiere due cucchiaini di zucchero di canna bianco e il succo di mezzo lime. Gli ingredienti vanno amalgamati insieme e a questo punto si aggiunge la menta che non deve essere pestata ma solo leggermente premuta e mescolata insieme al succo e allo zucchero (questo accorgimento fa sì che dalla menta non si sprigionino le note amare), successivamente si unisce il ghiaccio, il rum bianco (o Havana Club 3 anni) e infine l'acqua gasata. Il composto ottenuto viene poi servito con una cannuccia e un rametto di menta decorativo.
L'unica
opzione permessa a Cuba è l'aggiunta finale di Angostura, si ottiene così un
"Mojito criollo".
NB: la hierba
buena a Cuba è un'erba spontanea che si trova facilmente, il suo aroma
è più delicato e meno persistente della menta selvatica o mentuccia che si
trova in Italia.
Ricetta europea
Al di fuori
di Cuba il Mojito si è ormai diffuso in una variante non corretta conosciuta
come "versione europea" o "Mojito sbagliato" oppure
"Mojito pestato". Si prepara ponendo sul fondo del bicchiere il lime a pezzi e lo zucchero di canna grezzo. A questo punto si amalgama il tutto schiacciando vigorosamente con il pestello (muddler) aggiungendo poi la menta premuta delicatamente, il ghiaccio tritato e infine il Rum bianco. Tecnicamente dunque il cocktail che si ottiene con questo sistema non è un Mojito, bensì una Caipirissima alla menta (però io sapevo che la Caipirissima si fa con la vodka, boh!)
Questo è ciò
che insegna Wikipedia.
Secondo altre fonti menta pestata, succo di lime, zucchero e rum ne farebbero un Julep. I Julep sono long drink caratterizzati dalla presenza di menta, un succo di frutta a piacere e un liquore. Si servono in grandi bicchieri colmi di ghiaccio tritato.
Se c’è
qualcuno in grado di smentire o confermare tutto questo … e magari fare un po’ di
chiarezza in tutta questa confusione … è il benvenuto, nel frattempo voi come
me andate per tentativi … ma poi non guidate mi raccomando ;-) !!!
Ballate
piuttosto … que la vida es un carnaval!
Ciao Manu ela! Ti è venuta un'idea eccezionale! Immagino quanto sia buono, complimenti!
RispondiEliminaChe idea geniale Manu!!!! Sai che no ho mai assaggiato il babà??
RispondiEliminaUn bacione cara! Buona serata!
Wow Manuela bravissima!! Il Mojito è il nostro cocktail preferito e l'idea di questa bagna è stata davvero geniale: chapeau :) Bello che l'ispirazione ti sia venuta dal ballo!!
RispondiEliminaBuenas noches!!
Un lavorone che ti ha dato dei frutti meravigliosi ^_*
RispondiEliminaNon ho mai fatto il babà ma il tuo è strepitoso..non so cosa darei x assaggiare ^_*
sabato a mezzogiorno siamo stati invitati da una coppia di amici di mio marito, che io conosco poco, per una grigliata (loro 3 figli di 2-5 e 8 anni e noi 2 figli di 5 e 8 - TUTTI MASCHI). Lui era al barbecue, i 3 figli si stavano rinorrendo e i nostri 2 si sono subito uniti nella mischia. Lei, appena mi ha visto e con occhi imploranti mi ha detto "ci facciamo un mojito? " :-D è già mia amica :-D Insomma, tutto questo per dirti che col mojito sfondi una porta aperta!! Il tuo babà al mojito è una meraviglia e quando ho visto che avevi fatto un babà usando gli stessi ingredienti son volata qua! senti, strepitoso anche il cremoso allo yogurt e cocco.. tutti i sapori meravigliosamente amalgamati ed equilibrati!! fantastico!
RispondiEliminanon sono in grado di smentire, ma mi sottoporrei volentieri ad un test di prova, vista la mia passione per il mohito: tant'è che la mia prima idea di babà era stata proprio questa e mi stupivo che non ci pensasse nessuno. Poi, come sempre, arrivate voi- e io mi taccio. Il cremoso allo yogurt e cioccolato bianco è strepitoso e approvo anche le tue variazioni: m tutto l'insieme è un'esplosione di sapori caraibici, scelti con coerenza e armonizzati con maestria. L'unica controindicazione, potrebbe essere il mantenimento dei -3 kg... ma qualcosa mi dice che ballerai di più! Complimenti!
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