Mistero.
Si, perché non c’è piatto più infido e bastardo di questo.
Hai voglia ricorrere a ogni sorta di trucchi e scongiuri.
Non si è mai sicuri della riuscita, e anche quando succede è così breve ed effimera che quasi non si nota.
"Eh, però è un piatto così chic! Un piatto di alta cucina,
per occasioni importanti!"
Ah si, certamente: tutti li a tavola in trepida
attesa. Perché sono gli ospiti che devono aspettare il sufflè non certo il
contrario. Con la cuoca che suda sette camicie e smoccola in cucina, pregando
in aramaico attaccata alla porta del forno.
Poi quell’infidone non si degna nemmeno di arrivare
integro fino in tavola, si accascia prima, durante il tragitto.
Allora perché farlo?
Perché dargli questa soddisfazione?
Perché una volta nella vita bisogna provare l’ebrezza
del rischio.
Ma soprattutto perché questo mese le menti geniali
delle giudici dell’MTChallenge hanno
partorito questa “meravigliosa” idea e proprio non ci si può sottrarre.
In particolare vorrei proprio ringraziare la
vincitrice della scorsa sfida, Fabiana del
blog Tagli e Intagli, perché in
realtà e colpa … cioè, è una sua idea.
La ricetta a dire il vero non è nemmeno così
difficile: c’è una base di besciamella a cui si aggiungono tuorli, un
ingrediente aromatico che da sapore e albumi a neve. Poi via in forno.
Ma è qui che si compie la magia, o non si compie, o
piuttosto si compie ma svanisce in un nanosecondo.
Ma non poteva essere così semplice.
La ricetta da seguire non poteva certo essere
quella classica. Ma via. Non siamo mica a Master Chef. No, no, no. Bisogna
seguire la ricetta di un mostro sacro della cucina, con tanto di proporzioni
esatte fra gli ingredienti, che neanche al CNR son così precisi.
E poi naturalmente ci vuole una salsa … e dico una
SALSA, con tutte le maiuscole, perché non deve sfigurare vicino a cotanto
piatto.
Posso con tutta sincerità dire una cosa alle giudici:
la finite di fumarvi il basilico? Che poi questi sono i risultati.
Comunque io ci ho provato.
In realtà è la seconda volta che mi cimento con
questa preparazione. La prima volta ho seguito la ricetta classica del “Soufflé al parmigiano” (la potete vedere
QUI), presa dal Talismano della Felicità,
e il risultato è stato più che accettabile … da sufficienza, insomma.
Oggi invece ho preparato un sufflè ai broccoli.
Adoro questa verdura. Ho iniziato ad amarla quando
ho vissuto per un po’ in Calabria e lì ho imparato a fare una fantastica pasta
saltata in padella con broccoli, olio, aglio, acciuga, pomodori secchi, qualche
dadino di provola silana e tanto (ma tanto) peperoncino.
Ho provato a ricreare i sapori di questo piatto nel
sufflè.
Per la salsa mi sono ispirata a una ricetta di Gualtiero Marchesi (veramente ne ho mischiate due) del suo Grande Ricettario.
L’accostamento dei sapori è riuscito. Il sufflè ha “soffiato”,
lo giuro, almeno per un po’. Le foto … fanno schifo come al solito …
SOUFFLÈ
DI BROCCOLI E POMODORI SECCHI CON VELLUTATA ALLE ACCIUGHE.
Per
6 soufflè monoporzione:
3 uova grandi,250g broccoli lessati,
200g di panna fresca,
2 cucchiai rasi da minestra di maizena,
2 cucchiai colmi di parmigiano grattugiato,
12 pomodori secchi sott’olio,
1 spicchio d’aglio,
1 peperoncino,
1 cucchiaio d’olio,
20g di burro + quello per imburrare gli stampini,
parmigiano e pangrattato per gli stampini,
sale, pepe.
Per
la salsa vellutata:
30g acciughe sott’olio,1 cucchiaino di capperi sotto sale,
200ml di brodo di verdura (o fumetto di pesce),
1 cucchiaio scarso di maizena,
1 cucchiaino colmo di burro,
4-5 cucchiai di panna.
Imburrare gli stampini da sufflè con del burro
morbido, spennellandolo bene sul fondo e sui bordi fino all’orlo. Cospargere
gli stampini con del pangrattato e del parmigiano. Riporre in frigo fino al
momento dell’utilizzo.
Preparare la base del sufflè stemperando la maizena
con poca panna fredda, unire il resto della panna bollente e cuocere a fuoco
basso, mescolando, finchè diventa una crema liscia.
Fuori dal fuoco incorporare i burro e i tuorli uno
alla volta.
Ripassare i broccoletti in padella con l’olio,
l’aglio e il peperoncino, va bene anche quello in polvere, si deve sentire
appena ma non deve prevaricare.
Frullare i broccoli (eliminando l'aglio e il peperoncino) e unirli alla crema. Aggiungere
il parmigiano e i pomodori secchi ben sgocciolati e tagliati a dadini.Infine unire delicatamente gli albumi montati a neve, facendo attenzione che non si smontino.
Riempire gli stampini fino a 2/3 dell’altezza.
Infornare a 200°, forno caldo e statico, per circa
15-20 minuti. Devono essere ben dorati in superficie. Servirli subito (SUBITO)
con la salsa tiepida.
Per la salsa:
Dissalare i capperi e sgocciolare le acciughe.
Frullare tutto con la panna.In un pentolino sciogliere il burro e stemperarvi la maizena, unire il brodo e portare a bollore mescolando, finchè si forma una salsa morbida e liscia. Unire le acciughe frullate e mescolare. Cuocere ancora per un minuto.
Servire calda o tiepida.
In accompagnamento, ci sarebbe stata magnificamente una fetta di provola silana, appena scottata sulla piastra. Tanto per completare l’operazione “amarcord”. Ma non l’ho trovata e non ho voluto sostituirla con nient’altro.
Brava Manu...ma quanto è buono! Bravissima!!!!! Baci e buona serata:)
RispondiEliminaCiao Simona! Grazie per esserci sempre! Non sai il piacere che mi fa.
EliminaMa quindi tu sei veramente intrepida e temeraria!!!!!!
RispondiEliminaEsilarante la tua introduzione....in effetti da brave liguri con il basilico abbiamo discreta dimestichezza, in tutte le sue forme!:))
Non devo neanche precisarlo, se c'è " un'innocente" quella sono io!
Per il resto....sei una grande!
Già il tuo racconto della pasta ai broccoli, con tutti i profumi di Calabria, mi aveva parecchio esaltata( non è che si possono fumare anche quelli?!!), quando poi hai rivelato che gli stessi sapori avrebbero interpretato il tuo soufflé....mi hai stesa!
Mi piace l'idea di un piatto sofisticato, raffinato, francesissimo che si innamora dell'intensità e unicità dei nostri prodotti, un soufflé che diventa calabrotto e super speciale......ma che grande, divertente, squisita idea!!!!!!!
Troppo tosta e sfiziosa e naturalmente appoggio la super trovata della provola silana appena piastrata.
I francesi se vogliono devono venire a mangiarsela qui.
Molto creativa, interessante, hai strizzato l'occhio al mio palato, di brutto!!!!! Mille grazie:)))
Sono una ligure DOC anche io...e il basilico è nel mio DNA ,-)!!! Ma la Calabria mi ha lasciato splendididi ricordi. Sono contenta di sapere che ti ho stuzzicato. Grazie per il tuo entusiasmo.
EliminaUna meraviglia di abbinamenti, sarei proprio curiosa di assaggiare questa bontà e non ti preoccupare per le foto, l'importante è la ricetta!
RispondiEliminaGrazie Monica. piacere di conoscerti. Sono passata da te e sei davvero brava. Adesso vado anche a votare la tua ricetta per il contest do Sale e Pepe!!
Eliminaanche io no mi ci ero mai cimentata,visto che chi lo aveva fatto si lamentava dell'ammosciamento del soufflü appena fuori dal forno...ma come te,se non si prova....e il tuo è magnifico! Adoro tutti gli ingredienti che hai utilizzato.quindi bravaaaaa!!!!
RispondiEliminaNon so come abbiano fatto alcune concorrenti a forografarli così in fretta e così bene. i miei erano già seduti ancora prima che prendessi la macchina fotografica!!
EliminaHai ragione, è una preparazione bastardissima ed effimera, ma quanto è buono?
RispondiEliminaE che meraviglia è la tua versione, con broccoli (slurpppp) e pomodori secchi (doppio slurp)?
E quella vellutata che completa il tutto... da haute cuisine!!!!
Grazie mille per tutti questi complimenti. Grazie anche per esserti unita al mio blog. Mi ha fatto proprio piacere!
Eliminafumarsi il basilico è SUBLIME!!!!
RispondiEliminama il tuo soufflè lo è di più: giochi con i sapori decisi e lo fai con grande disinvoltura e maestria (Marchesi non è propriamente da tutti, diciamocelo, visto che siamo tra noi ;-)). l'abbinamento broccolo/acciuga è un classico, mentre non conoscevo quello dei pomodori secchi che, ovviamente, mi convince e mi intriga. Col soufflè non era facile, intraprendere una strada così originale e così connotata come quella dei sapori calabresi e invece sei riuscita a tirar fuori un piatto goloso e per di più raffinato. Che cosa si può volere di più? Bravissima!
Come dicevo a Fabiana...anche io di basilico me ne intendo ... da buona savonese, anche se trapiantata altrove.
EliminaLa Calabria mi ha insegnato tanto e altrettanto lo sta facendo il Piemonte, ma in fondo rimango una "pescella" !!!
Sono contenta che i miei esperimenti ti siano piaciuti.
Bravissima...io mi stò ancora attrezzando...c'è poco tempo ma fino ad ora ne ho avuto ancora di meno...
RispondiEliminaOttimi i sapori ed anche la riuscita...forse si è un pò seduto ma alla fine a me sembra perfetto!!!
A presto!!!
Si, non ha resistito che qualche secondo, poi ... è crollato!!
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