E pensare che nemmeno mi piaceva tanto. Ma non avevo assaggiato questo.
Quello di Antonietta. Non la ringrazierò mai abbastanza per avermi insegnato un impasto così soffice e saporito che è buono anche da solo, senza bagna, senza liquore senza tante creme.
Basta un velo di marmellata.
Poi volendo si può arricchire l’impasto con uvetta, gocce di cioccolato. Ma anche confezionare piccole briochine farcite con marmellata, nutella o quello che la fantasia e la gola ci suggerisce.
Ma la morte sua è proprio l’inzuppo, alcolico o no.
Poi ci si può sbizzarrire all’infinito con gli accompagnamenti.
Se siete a corto di idee andate a farvi un giretto nella pagina degli sfidanti dell’MTChallenge di questo mese. C’è da restare a bocca aperta … col bavino di acquolina che scende!!!
Io ho dato solo un’occhiata veloce qua e la, ma ci sono veramente cose meravigliose.
Ieri
non ho resistito e li ho rifatti. LI, al plurale, perché questa volta ho
provato a fare la versione monoporzione. Quelli classici a funghetto.Non avevo gli stampini appositi. In realtà ero convinta di averli. Poi mi sono ricordata che li ho nella casa al mare (e mai usati) … eh certo, al mare i babà riescono meglio, lo sano tutti!
Così ho usato dei vasetti di terracotta della misura giusta. Semplici vasi da fiori.
Li avevo già usati per fare il pane gallese (QUI trovate il post, se vi va).
Per poterli usare vanno prima pretrattati: vanno lavati molto bene con acqua e sapone di marsiglia, sciacquati bene e lasciati in ammollo per almeno 3 ore (meglio una notte) in acqua pulita.
Poi si spennellano bene dentro e fuori con olio d’oliva e si fanno asciugare a 200° per 15-20 minuti. Bisogna ripetere spennellatura e cottura ancora un paio di volte.
Questo la prima volta. Poi basta tenerli in ammollo 10 minuti e ungerli bene con olio o burro e sono pronti.
Adesso mettiamoci al lavoro.
BABÀ ALLA CREMA DI RISO E
MANDORLE E COMPOSTA DI CILIEGIE AL MARSALA.
Per il babà:
Per
gli ingredienti e l’impasto vedere la ricetta del post precedente.Se siete possessori di lievito madre andate a leggervi il post di Antonietta che prepara i babà sia con lievito di birra che con lievito madre.
Questa volta io ho dimezzato le dosi. In famiglia siamo solo in tre e siamo reduci dall’orgia del babà al mojito precedente.
Però mi sono venuti 7 bei babà soffici soffici.
Bisogna
ungere bene di burro gli stampini da babà o nel mio caso i vasetti di
terracotta.
In
mancanza di entrambi potete usare gli stampini di alluminio usa e getta, sempre
ben imburrati. Non rendono bene perché la forma non è la stessa, rimane più una
brioche tonda, ma il sapore non cambia e sopperisce la mancanza di stile … poi
come dico sempre io in mancanza dei cavalli trottano gli asini!Visto che l’impasto era molto morbido io per sicurezza li ho foderati anche con carta forno umida e spennellata di burro. Ma non occorreva perché l’unico che ho provato a fare senza è riuscito benissimo.
Quindi si fanno le palline di impasto, si mettono all’interno dei vasetti e si lasciano lievitare per circa due ore o finchè la pasta non ha triplicato il volume e formato il classico funghetto.
Infine si infornano a 200° per circa 20 minuti, abbassando la temperatura a 180° dopo 10 minuti. Visto che si stavano colorando in fretta in superficie li ho coperti con la carta di alluminio e spostati un po’ più in basso. Li ho cotti ancora 5 minuti, poi ho spento il forno, l’ho aperto per metà e li ho lasciati ancora al’interno 5 minuti.
Tolti dal forno, vanno fatti intiepidire prima di poterli sformare.
Per la composta di
ciliegie:
500g
ciliegie snocciolate,100g zucchero,
un pizzico di cannella,
2 cucchiai di Marsala secco.
Snocciolare le ciliegie è davvero noioso, ma inevitabile purtroppo, non è bello mangiare e sputare quando ci si avventa su un dessert godurioso come questo.
Mettete le ciliegie in un pentolino con lo zucchero e il liquore. Portate a bollore e cuocere per circa 30-40 minuti, dipende da quanto sono sode le ciliegie, mescolando delicatamente. A pochi minuti dalla fine unire la cannella.
Per avere qualche ciliegia intera nella composta iniziare a cuocerne 2/3 poi unire le restanti a 10 minuti dalla fine. In questo modo si sfaldano meno. Però la composta va consumata entro pochi giorni e tenuta in frigo.
Crema di riso alla
mandorla.
300ml
latte di riso bio alla mandorla non zuccherato,3 cucchiaini di farina di riso,
1 cucchiaino di zucchero,
1 foglio di gelatina,
1 cucchiaio di Marsala secco,
qualche goccia di essenza di mandorle (o di vaniglia),
200ml panna fresca da montare.
Ammollate
la gelatina in acqua fredda.
Stemperate
la farina e lo zucchero con poco latte in modo da non avere grumi. Unire il
restante latte, metà della panna e l’essenza di vaniglia.Portate a bollore, poi abbassate la fiamma e fate sobbollire mescolando continuamente per circa 5 minuti. La crema deve iniziare ad addensarsi e deve velare il cucchiaio, tipo la crema inglese. Sciogliete la gelatina strizzata nel liquore, unitela alla crema ancora calda.
Fate raffreddare coperto, mescolando di tanto in tanto, così non si forma la crosticina in superficie.
Montate la panna rimasta e incorporarla delicatamente alla crema fredda.
Lasciare in frigo fino al momento di usarla.
Per la bagna:
½
litro d’acqua,200g zucchero,
½ bicchierino di Marsala secco,
una scorzetta di limone (solo la parte gialla).
Portare a bollore l’acqua con lo zucchero e la scorza di limone, quando lo zucchero è sciolto unire il liquore e far sobbollire per 10 minuti.
Se riuscite a recuperare il sughetto lasciato dalle ciliegie durante la snocciolatura potete usarlo per insaporire la bagna e dare un tocco di colore.
Completiamo il dolce:
bagnate
i babà, possibilmente ancora tiepidi con lo sciroppo preparato.Disponeteli nei piatti aperti in mezzo verticalmente.
Lucidate la superficie esterna con un po’ della parte più liquida della composta di ciliegie, magari sciolta con un paio di cucchiai di sciroppo.
Completare con la crema ben fredda, la composta di ciliegie tiepida e qualche ciliegia fresca.
A parte servire il Marsala secco, da aggiungere a piacere.
Questa che segue è una presentazione del tutto fuori dai canoni.
Non
valevole per il contest, ovviamente.
È
solo un esempio per un impiattamento diverso.
Ma
mi piaceva l’idea di trasformare il babà in un dolce al cucchiaio.
Quindi
ci ho provato e ho voluto farvela vedere. Non ha bisogno di tante spiegazioni.
Solo di un bel cucchiaino da affondare nel bicchiere. È meglio servirla ben
fredda.
Adesso vi saluto.
Vado
a festeggiare con tanto di babà il mio anniversario di matrimonio.
Oggi
sono 13 anni … volati in un lampo.
Guardando
indietro sicuramente cambierei qualcosina, ma non la persona con cui li ho
trascorsi e che mi incoraggia in ogni cosa che faccio o che penso di fare.
Anche
questo blog, che ogni tanto è un po’ un terzo incomodo.
Grazie
maritino mio … so con quale “spirito di sacrificio” e amore coniugale affronti
questa avventura del blog e soprattutto le sfide sempre più impegnative dell’MTChallenge!!
Dietro
una “grande” food blogger c’è sempre un grande marito … nel senso di sovrappeso
e probabilmente con la glicemia alta, visto gli ultimi sviluppi.