giovedì 19 settembre 2013

QUEL PIZZICOTTO IN PIÙ

Mancano pochi giorni e l’Estate se ne va! Anche se intorno a me tutto è ancora di un bel verde brillante si sente che l’Autunno sta bussando alla porta, con la sua arietta frizzantina e la terra che sa di umido e di bosco. In questi giorni la mia presenza sul web è stata altalenante. Per me questo è un periodo un po’ affannoso:  è ricominciata la scuola, catechismo, compiti, gli impegni pomeridiani di mio figlio, vestiti e biancheria estivi da riporre (SIG!)… poi chissà perché in questi periodi già abbastanza incasinati mi vene sempre voglia di grandi pulizie cioè rivoluzionare la casa … mah!

Dopo la pausa estiva è ritornato l’MTChallenge.
Per chi non lo conoscesse, per esempio chi negli ultimi due anni fosse stato in viaggio all’estero (tipo sulla luna), si tratta di una sfida su una ricetta particolare proposta dai giudici. Si può rifarla così come viene data o modificarla rispettando alcune regole ferme.Chi vince farà parte della giuria e quindi dovrà suggerire il piatto per la sfida del mese successivo.

Questo mese la ricetta della sfida è quella dei Ravioli del plin o meglio “Le raviòle del plin”,
piatto della grande tradizione Piemontese proposto dalla vincitrice della gara di Giugno: ELISA di Sapori di Elisa.
Piemontese doc, anzi langarola, e bravissima in cucina,  ha fatto un post davvero bello su questi ravioli, la loro storia, la sua terra e i suoi sapori. Per cui non starò ad aggiungere nulla, anche perché non potrei, quindi vi consiglio di fare un salto da lei per maggiori informazioni. Inoltre ha postato anche un video tutorial su come fare questo benedetto pizzicotto, il plin.

Si, perché questi ravioli hanno una forma particolare: sono piccolini e un po’ ripiegati su se stessi. Per ottenere questa piega bisogna dare in pizzicottino alla pasta mentre si chiudono i ravioli.
Non è facile spiegarlo a parole ma è più semplice di quanto si crede. Andate a vedere il video che è meglio.

L’unica difficoltà l’ho avuta all’inizio, perché mi venivano troppo grossi. Invece devono essere raviolini piccoli, di circa 2cm.  Io sono abituata a fare i ravioli a mano, non ho nemmeno lo stampo, ma quelli classici quadrati.
In questo caso mi mancava l’occhio: bisogna dosare bene il ripieno ma disporlo anche alla distanza giusta, altrimenti rimane troppa pasta e il plin non viene bene.  Comunque pian piano mi sono venuti della dimensione giusta. Basta un po’ di pratica.

Come prima proposta per questa sfida mi sono attenuta alla ricetta indicata da Elisa.
Sebbene parlando con signore del paese sia saltato fuori, come al solito, un tripudio di consigli e varianti all’insegna de “io ci metto anche questo … io li faccio così!”
Non tanto per la pasta, su cui erano tutte d’accordo più o meno, quanto per il ripieno: di arrosto si, ma chi mischia arrosto di vitello e maiale, chi mette della salsiccia cotta, chi aggiunge una cipolla tritata e stufata in padella o un porro, chi unisce un pugno di riso bollito.
Tutte varianti che prima o poi sperimenterò, adesso che ho il plin nelle dita chi mi ferma più!
Ma questa volta ho seguito le indicazioni di Elisa.

La ricetta ve la riporto per comodità, ma ripeto che è la sua, le varianti virtuali le ho messe in corsivo:
 
 
 
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RAVIOLI DEL PLIN.

Per la pasta:
200 g di farina di grano tenero 0,
1 uovo intero +2 tuorli,
Per il ripieno:
300 g di arrosto di vitello,
100 g di salsiccia,
400 g di biete,
1 noce di burro,
2 uova,
formaggio Grana grattugiato,
sale,
noce moscata.

       Per fare l’arrosto:
500g di carne di vitello per arrosto (io avevo un arrosto da circa 800g)
1 spicchio d’aglio,
1 rametto di rosmarino,
1 foglia piccola di alloro,
olio extravergine di oliva,
sale,
pepe,
brodo di carne (o in mancanza di questo, brodo vegetale).
Per il condimento:
sugo d’arrosto,
formaggio Grana grattugiato.

Oppure burro e salvia.



Innanzi tutto bisogna preparare l’arrosto: legate la carne e fatela rosolare bene da tutti i lati in una padella o in un tegame che vada anche in forno, con un filo d’olio.
Quando ha una bella crosticina dorata, salate e pepate la carne e mettetela nella teglia con 2 cucchiai di olio, l’aglio e gli aromi (io di solito metto un mazzetto guarnito con rosmarino, alloro, salvia e timo; sedano e  cipolla a rondelle).
A questo punto infornare a 180°. Io bagno la carne con un bicchiere di vino bianco caldo, lo faccio evaporare 10 minuti e poi bagno con poco brodo.
Elisa suggerisce di mettere l’arrosto in forno e bagnare soltanto col brodo dopo 10 minuti di cottura. Poi si prosegue la cottura per circa altri 40-45 minuti.
L’arrosto è pronto quando, bucandolo con una forchetta al centro e premendo ne esce un liquido chiaro, se è rossastro cuocete ancora 10 minuti.

Nel frattempo lavate le bietole e fatele stufare in padella con il burro e un pizzico di sale.
(Qui si poteva procedere anche così: tritate finemente una piccola cipolla o un porro, fatelo rosolare in padella, unite 2 cucchiai di acqua e 1 d’olio e fate stufare finchè non diventa morbida. Dopo unire le bietole tritate e lasciarle appassire. Questa è una variante che mi è stata indicata dalle mie vicine di casa)

Dopo di che preparate la pasta: impastate la farina setacciata con un pizzico di sale, l’uovo e i tuorli. Lavorate la pasta finchè non diventa liscia e omogenea. Avvolgetela nella pellicola e fatela riposare per una mezz’ora.

 Infine tritate finemente l’arrosto con le biete. Io ho usato il mixer. Unire la salsiccia sbriciolata, le uova, il grana e un pizzico di noce moscata. Mescolare bene.

A questo punto bisogna preparare i ravioli: tirare la pasta molto sottile o a mano o con la macchina (se usate la macchina fatela passare anche nell’ultimo spessore).
È meglio fare le sfoglie poche alla volta perché tendono ad asciugarsi. Mantenete la pasta sotto a un canovaccio umido.
Con l’aiuto di uno o due cucchiaini, o anche a mano, formare delle piccole palline di ripieno e disporle sulla sfoglia, a poca distanza l’una dall’altra. Per fare questi ravioli piccolini come da tradizione bisogna fare delle palline piccole, più o meno una nocciolina, distanti non più di 1cm l’una dall’altra.
Piegare la sfoglia, sigillarla bene nel verso della lunghezza, premendo molto vicino al ripieno. Ritagliare la striscia di ravioli in modo che  ci rimanga solo un piccolo bordo di pasta e pizzicare la pasta tra una pallina e l’altra. Dopodiché tagliare i ravioli con la rotella.

Man mano che sono pronti disporli su dei vassoi di carta o dei tovaglioli infarinati.





Lo so, detto così sembra difficile, ma vi assicuro che non lo è, dopo averne fatto qualcuno e aver sbagliato le misure, poi vengono. È che non so spiegarmi meglio.
Comunque, se volete vederlo, c’è il video di Elisa che da una spiegazione pratica.

Lessate i ravioli in abbondante acqua bollente salata, scolateli e conditeli con il  fondo di cottura dell’arrosto, che avrete ridotto in un pentolino, e una bella spolverata di grana grattugiato.

Sono deliziosi anche  semplicemente burro e salvia. Qualcuno li condisce con del buon vino rosso corposo. Elisa sconsiglia i sughi con il pomodoro che sono troppo aggressivi. Ma io li ho assaggiati anche con il ragù e non mi sembravano affatto male, anzi (Eresia ? ).

In realtà una volta si servivano al naturale, sopra un tovagliolo, così si sente meglio il sapore del ripieno. In effetti …

 
 
 
 
 
 

Questa è la mia prima ricetta per l’MTC. Ne ho un’altra in cantiere, spero di riuscire a prepararla in tempo. Vedremo.

24 commenti:

  1. Ciao, ho visto il tuo commento ...sopra al mio e subito sono venuta a curiosare...complimenti per la manualità, sono bellissimi! Brava, brava, brava!

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  2. mi stavo dimenticando...aspetto la prossima....e benvenuta all'MT, ora che sei nel giro è come una droga...non è facile uscirne..eheheh!

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    1. grazie!! All'inizio mi veniveno troppo grandi ma poi pian piano ci sono riuscita! Hai ragione! Queste sfide coinvolgono sempre di più. Anche quando non mi viene in mente nulla di originale. Ma qualcosa devo fare perchè a me piace proprio essere con voi.
      Ora vengo a vedere cosa hai postato tu. a presto

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  3. Complimenti Manu! Che bellissimi ravioli!! :D Sei stata straordinaria, davvero! Un abbraccio di bene e una giornata felice! <3

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    1. Ely, grazie! Sai sempre trovare parole carine e gentili! Ti auguro un buon W.E. Bacioni e a presto.

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  4. Manu....BRAVISSIMA!!!!!!!!!!:) sono perfetti!!!!
    Io con la pasta fresca non ci so proprio fare!! Un bacione!

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    1. e meno male che qualcosa in cui non ci sai fare c'è...;-) a parte gli scherzi, tu fai già tante cose splendide!! Hai un gusto impeccabile. Va bene così.

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  5. Tesoro mio ma che meraviglia :-D Complimenti davvero e sono certa che con le tue varianti diventeranno ancora + gustosi :-D
    Sono appena tornata a casa dal corso e sono stanchissima ma dopo 2 giorni di latitanza non potevo non passare a trovarti..ho letto il tuo commento e ti dico che non devi essere invidiosa perché se vuoi al prox rinfresco te ne spedisco un panetto ^_* (e ti avverto che se lo vuoi è bene che te lo dia subito perché non so quanto riuscirò a mantenerlo in vita..sono un po' pessimista O_o)!!!
    Puoi contattarmi ibiscottidellazia@gmail.com
    Ti auguro una buona notte <3
    la zia Consu

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    1. Grazie Consuelo sei davvero un'amica. E non è una cosa tanto per dire. La mail me la segno volentieri perchè mi piacerebbe proprio fare due chiacchiere fra noi. Il lievito madre mi fa una gola pazzesca... ma quanto durerebbe nelle mie mani??

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    2. Grazie a te Manu e quando vorrai scrivermi sarà un vero piacere..anche solo x le chiacchiere ^_^
      Il lievito madre l'ho rinfrescato ieri sera..speriamo bene! Stamani è già bello gonfio ma non come quello di Sara Papa :-(
      Un bacio amica mia <3

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  6. E io spero davvero di vedere un 'altra versione- e un altro post: perchè sei bravissima, non solo nella parte manuale, ma anche nel tuo modo di scrivere e di raccontarti. Hai un approccio alla cucina lieve, simpatico, autoirinico, che, fra tutti, è quello che preferisco e che mi porta a cliccare sui lettori fissi e a seguirti con allegria. Grazie davvero!

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    1. Grazie a te. sono davvero onorata di averti tra i miei lettori. Sono contenta di piacerti per come sono: un po' frivola, un po' giocherellona... non riesco mai a prendermi troppo sul serio, magari a qualcuno può dar fastidio. Ma sono così non posso farci niente. Quando cucino non sono seria ma faccio sul serio, per come riesco e per come son capace. Pronta ad imparare, ma senza pretendere troppo. A presto.

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  7. Sembrano difficili ma in realtà non lo sono. Come tutte le cose occorre allenamento.Certo, quelli che fa mia madre in un'ora io li faccio in tutto il pomeriggio...ma son dettagli!

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    1. Grazie di essere passata a trovarmi e per i complimenti!

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  9. Il bello di questa ricetta è proprio quello che racconti delle signore del paese: come ho detto nel mio post, le varianti sono infinite, in base a esigenze, gusti e tradizioni che cambiano di casa in casa. Grazie per aver provato la mia variante ed ora attendo le altre versioni, perché vista la tua manualità son sicura che saranno ottime proposte ;)

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    1. Ormai non mi fermo più!! ;-) Grazie a te per avermi insegnato!

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  10. Questa cosa del tovagliolo me la ricordo, me ne parlò un caro amico tanti anni fa e da allora li ho sempre voluti provare questi ravioli. Proverò anche io la versione classica mi sa.

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    1. Io l'ho scoperta leggendo il post di Elisa, prima non la sapevo. Ma in effetti così al naturale risalta il gusto del ripieno! Ciao a presto e grazie di essere passata.

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  11. In effetti coi primi si fa un po' di esperienza, po si capisce la tecnica. Ottimo piatto.

    Fabio

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  12. Ciao Fabio, Mi fa piacere conoscere te e Anna Luisa. Sono passata da voi e avete fatto due versioni dei plin davero fantastiche. Questa edizione dell'MTC mi ha divertito parecchio e confesso che mi sono annotata un sacco di ricette!!
    Ciao. grazie della visita, tornate quando volete, mi fa piacere.

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  13. Mi stava sfuggendo questa versione...anche tu sei rimasta pul piccino..molto carini e buoni!!
    Brava!!!

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  14. ti sono venuti una meraviglia, nonostante fosse la prima volta!
    bravissima!!!!

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Spero vi siate divertiti qui da me. La mia porta è sempre aperta a tutti quelli che vogliono condividere con me la passione per la cucina e i libri. In amicizia e serenità. Sarò felicissima se mi lascerete un commento, un'opinione, un consiglio ...anche solo un saluto! Fa davero piacere avere un segno del vostro passaggo qui.