domenica 14 luglio 2013

LAVANDA, LIMONE E LA MAMMA APPRENSIVA.

Mio figlio è diventato grande e non me ne sono accorta.
Ieri era un bimbo timido e molto mammone, ora gironzola per il paese in bicicletta con gli amici e la mamma deve possibilmente evitare di farsi vedere a parte all’ora della merenda.
Il passaggio è stato così repentino che non me ne sono nemmeno resa conto.

Ora è uscito, aveva l’appuntamento con gli amichetti al campetto. Gli avrò fatto tipo tremila raccomandazioni e stò lottando con me stessa per non uscire e andargli dietro.
Anche dai nonni si è fatto la sua compagnia di bambini che lo chiamavano ogni giorno per andare a giocare a calcio, al fiume a pescare o al parco giochi.
È giusto dargli un po’ di fiducia e autonomia, in fondo se non lo facciamo noi che viviamo in un piccolo paese, dove tutti si conoscono e c’è poco traffico … chi lo può fare?

Poi ormai ha quasi nove anni … quasi, tra poco, ma sono ancora otto … è ancora così piccolo!!!
No, devo darmi un contegno … magari più tardi faccio una passeggiata col cane e capito PER CASO nei pressi del campetto!! Sono incorreggibile!

Avevo giurato che non sarei stata una di quelle mamme apprensive che si rifiuta i vedere crescere il figlioletto. Che poi se questi vengono su completamente imbranati e senza un briciolo di spina dorsale la colpa è in gran parte dei genitori, mammina in testa, che non tagliano mai sto benedetto cordone. Poi le mogli si lamentano che i mariti continuano a essere succubi di mammina!

Nel mio caso non posso dire di avere questo problema: mio marito è andato via di casa presto e mia suocera non si può proprio definire ingombrante e apprensiva. Ma d’altro canto nella mia famiglia siamo tutti un po’ apprensivi, diciamo pure che l’ansia è insita nel nostro codice genetico. Figurarsi che mia madre riusciva a dirmi “vai piano” anche quando prendevo il treno per andare a scuola, e ho detto tutto. Quindi io, come madre di maschio pre-adolescente, devo darmi una bella regolata!

Sono finalmente tornata a casa e ho ripreso possesso della mia cucina.
Non che al mare non sia stata bene, per carità, ma è bello anche tornare a casa, perché in fondo è questa per adesso la mia sede principale.
La casa in Liguria è ancora in divenire, prima o poi ci trasferiremo, ma per ora siamo in montagna e mi godo la situazione, poi si vedrà.

Perlomeno qui, sul cocuzzolo della montagna, c’è una linea internet più che soddisfacente, mentre in questi giorni mi sentivo isolata dal mondo e piuttosto frustrata perché non sono riuscita a postare niente, mentre la mia mente contorta e le mie manine hanno continuato a produrre.

Soprattutto perché ho potuto godere della verdura fresca dell’orto di mio papà e devo dire che sono tornata carica di cassettine e borse frigo … quindi ora avrò anche il mio bel daffare per congelare il congelabile.

Intanto vi do una ricettina facile e veloce, come sempre del resto.
Ho preso spunto da una ricetta di Cucina Moderna Serie Oro- crostate e biscotti di qualche anno fa, ma l’ho un po’ modificata, ça va sans dire, altrimenti non sarei più io.

Ho aggiunto anche i fiori di lavanda, perché in questi giorni erano in piena fioritura e me ne sono portata un bel mazzo in montagna. Per me sono il simbolo dell’estate e del mio paese natale.
Poi mi ha sempre incuriosito il loro uso in cucina, ma non ho mai provato.

Mi sono decisa a provare anche spinta dalla sfida di Luglio di Colors & Food: vola e giallo. Scelta molto intrigante, quindi ho provato subito.
L’abbinamento con la crema al limone si è rivelato molto felice: il profumo della lavanda rimane accennato, mitiga l’asprezza del limone insieme alle mandorle senza prevaricare.

 

 
 
 
 
 

 

CROSTATINE CON CREMA DI LIMONE E LAVANDA.

Per la pasta brisèe di ricotta e mandorle:
250g farina00,
200g ricotta,
150g zucchero,
60g mandorle pelate,
1 cucchiaino di lievito in polvere,
un pizzico di sale.

Per la crema:
2 dl panna fresca,
2 uova,
120g zucchero,
50g mandorle pelate,
1 cucchiaio di maizena,
1 limone grande (non trattato),
1 bustina di vanillina,
3-4 spighe di lavanda fiorite.




 
 
 
 


Innanzi tutto preparare la pasta brisèe: tritare nel mixer le mandorle con un cucchiaio di zucchero, molto finemente.

Impastare la farina con tutti gli altri ingredienti, unendo se occorre poca acqua fredda.

Avvolgere l’impasto nella pellicola e mettere in frigo per mezz’ora.

Nel frattempo preparare la crema: tritare molto finemente le mandorle con un cucchiaio di zucchero. Scaldare la panna con due spighe di lavanda ben lavate e asciugate, spegnere e lasciare in infusione finché è fredda, poi eliminare la lavanda.

Sbattere le uova con lo zucchero e la vanillina, unire le mandorle e la scorza del limone grattugiata. Spremere il limone, filtrare il succo e unirlo alle uova insieme alla panna.

Imburrare gli stampini da cartelletta o degli stampi per crostatina; stendere la pasta sottile e foderare gli stampini.  Riempire la pasta con la crema e distribuire a piacere qualche fiorellino di lavanda.

Infornare a 180° per circa 20 minuti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Con questa ricetta partecipo alla sfida di Luglio di Colors & Food : vola e giallo.

17 commenti:

  1. Tesoro, anch'io dico che non sarò una mamma invadente o apprensiva come lo è stata la mia..ma poi chi può dirlo??!! Genitori non si nasce e penso che sia giusto avere qualche preoccupazione o timore quando si vedono i proprio figli crescere..è anche una dimostrazione che ci teniamo a loro e non vogliamo che gli accada niente di brutto!
    Stai tranquilla e vedrai che con la buona educazione che gli hai dato non dovrai temere niente!
    Buonissime le tue tartarelle..quasi quasi faccio un salto da te ad assaggiarne una ^_^
    la zia Consu

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    1. Ciao Consu, è sempre un piacere vederti. Vieni quando vuoi. Per le tortine mi sa che arrivi tardi...ci hanno pensato mio figlio e gli amichetti...a volte le mamme servono!

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  2. Ciao Manuela mi sono messa fra i tuoi lettori, magari quando verrai in Liguria avremo modo di conoscerci... e poi queste belle crostatine erano così invitanti, mi hanno dato un dolce benvenuto sul tuo blog... e il tuo ometto lascialo volare da solo, tutto quello che gli hai insegnato lo guiderà nella vita, senza incertezze. Ti abbraccio e ti aspetto ancora da me, se ti fa piacere, bacio

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    1. Ciao Carla. Grazie per essere passata. Io sono un po severa e sbraito e tutto spiano, per ora è servito, speriamo anche quando sarà più grande!
      Mi piacerebbe davvero conoscerti meglio, anzi sarebbe bello fare "un'incontro al vertice" con le blogger di Liguria e dintorni, ma anche oltre perchè no!Chissà...!

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  3. uh mamma...come ti capisco bene...il mio ne ha ott e sto vivendo anche io le tue stesse ansie e questa estate cerchiam di dargli fiducia e renderlo piu' autonomo ora che e' in vacanza in un paese.ma quanto e' dura!!mi sono talmente immedimata in te che non ho commetatao queste crostatine dal sapore delicato e raffinato

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    1. ciao Lucy! Che piacere vederti.Quella dei nosrti figli è un'età particolare: vorrebbero fare i grandi ma sono ancora piccoli e a volte è dura frenarli. Si va per tentativi.Ciao a presto.

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  4. Cara manu, le tue tartellette sono meravigliose, mi sembra di sentire il profumo della lavanda...
    Bravissima, bella ricetta e bellle foto.
    Per quanto riguarda le ansie di mamma, detto da una che ha una figlia di nemmeno dieci anni che già si atteggia a preadolescente, ti dico solo che ti capisco!

    Un bacione
    Bettina

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    1. Grazie Bettina, per i tuoi complimenti e per la solidarietà! Dobbiamo tenere duro!
      Ho provato a iscrivermi tra i tuoi lettori fissi ma non li ho trovati, scusa ma sono ancora un po' imbranata, comunque ti ho messo tra i preferiti così ti trovo subito.
      Ciao, torna quando vuoi.

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  5. eccomi eccomi Manu, ho letto tutto d'un fiato il tuo racconto sull'autonomia del pargolo, dato che anch'io sono alle prese con l'argomento: il mio ne ha 11 ma è solo da un annetto che mi chiede di andare in piazzetta a giocare con gli amici. E' a 50 metri da casa, ma anch'io non mi rassegno a non andare a vedere "dov'è"...
    Che belle queste crostatine al profumo di limone e lavanda, un'idea davvero freschissima e piena di profumi dell'estate, GRAZIE!!

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    1. ciao Cinzia! Ben trovata! Nei paesi piccoli, per fortuna o purtroppo, iniziano presto a scalpitare, perchè di solito stanno tutti insieme, piccoli e grandicelli. Quindi a novea nni si sentono già grandi ed è dura tenerli a freno.Io ci scherzo ma fremo!
      Per fortuna nei paesi sono un po' nipoti di tutti e c'è sempre qualcuno che controlla e riferisce!Grazie a te per l'ospitalità sul blog,ormai è diventato un appuntamento fisso.

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  6. Ciao Manu, eccomi ancora. Se ti fa piacere essere mia followers, devi andare in fondo alla barra laterale e cliccare su "unisciti a questo sito", c'è una piccola procedura da seguire, facile facile, la stessa che ho seguito per mettermi fra i tuoi lettori. Ti abbraccio a presto, buona serata

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  7. Bella idea mettere la crema alla lavanda nelle crostatine. In Provenza ho visto che usano i fiori di lavanda perfino nel paté di carne. :-)

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    1. ciao benvenuta! Io non avevo mai usato la lavanda in cucina anche se ne avevo letto parecchio. non si finisce mai di imparare.

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  8. ..tanto non mi piace il profumo di lavanda che dilaga nelle preparazioni industriali (soprattutto per la pulizia..)quanto mi piace quello del fiore naturale..in questi dolcetti è il tocco che le rende speciali!!!

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  9. Quando ho deciso di mettere i fiori nei dolci non ero sicurissima del risultato, avevo proprio paura che tra lavanda e limone avessero un odore un po' da detersivo ... invece sono buoni e delicati! Ciao e grazie della visita.

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  10. Sono così carine! Devono essere davvero molto buone! A casa ho giusto della lavanda che vaga in dispensa da un pò, adesso gli ho trovato uno scopo!

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    1. Ciao. Prova poi fammi sapere mi raccomando!Grazie di essere passata.

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